Com’è possibile che una delle auto più rare in America sia una Pontiac Fiero? Vi raccontiamo di quando la GM copiò spudoratamente Ferrari, vantandosene anche.
Vi chiedo un attimo di raccoglimento, di concentrazione e di far volare la fantasia (cit.). Siete nella vostra casa a Honolulu. Vi svegliate la mattina, indossate la vostra camicia Hawaiiana di dubbio gusto e vi aggiustate il baffo con l’apposito rasoio. Fate colazione e prima di varcare la porta di casa prendete le chiavi della macchina, uscite e sul vialetto trovate questa.
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Sembra tutto al posto giusto vero? E invece no, quella che state guardando non è la vostra solita Ferrari 308 GTS con cui andate a soccorrere donzelle e a risolvere casi misteriosi, ma una Pontiac Mera, un ferraccio che la GM costruì in maniera ufficiale negli anni ’80. Se, come me, volete saperne di più, continuate a scorrere.
La Pontiac Fiero era una vettura “sportiva” commercializzata a metà degli anni ’80 da Pontiac, marchio del gruppo General Motors, assieme a Lotus e Opel. Abbiamo messo tra virgolette il termine “sportiva” perché era concepita per rientrare nei limiti di consumo imposti a seguito della crisi energetica che all’epoca attanagliava il mondo. Per quella sportivona della Fiero erano disponibili due motori, un quattro cilindri 2.5 litri da 98cv e un 2.8 V6 da 140cv, entrambi montati in posizione centrale, come una Toyota MR2. Il tutto su una vettura da quasi 1300 kg. Avete capito bene, 98cv (oppure 140cv) su 1300kg.
Per quanto riguarda l’handling la Fiero condivideva la maggior parte dei componenti con le vetture dell’epoca, ovvero baracconi americani da quasi due tonnellate. Quindi come fare a darle un pizzico di brio in più? Semplice, trasformandola in una Ferrari vettura con design e fascino esotico. Come? Rimpiazzando la carrozzeria con pannelli in fibra di vetro che ricordavano leggerissimamente una Ferrari 308. Ma non tanto eh, solo un po’, vi sfidiamo a trovare le differenze. Per la Mera Pontiac fece produrre anche dei nuovi cerchioni a cinque razze a forma di stella (indovinate simili a quelli di quale auto) e molti proprietari appiccicavano sulla propria Mera i badge Ferrari rendendo veramente difficile distinguere le due auto ad un primo colpo d’occhio (anche se bastava guardare dentro al finestrino per riconoscere gli orrendi interni americani).
Ne sono state realizzate ben 247, di cui 88 con denominazione “Pontiac Mera” e 159 con denominazione “Pontiac Fiero Mera”, vai a capire perché. Alla fine della fiero venne recapitata ai capi della GM una letterina con il timbro dell’ufficio postale di Maranello, intimandogli di smetterla con quella pantomima pena subire ogni tipo di azione legale. Fu così che finì l’avventura di questa Pontiac simil-Ferrari, che tutt’ora rimane in assoluto una delle vetture di produzione americana più rare al mondo ma che potete trovare alla congrua cifra di circa 15-20 mila dollari. Nonostante sia effettivamente più rara di una Ferrari 308, rimane ancora una sua alternativa più abbordabile.
Oltre agli interni orridi che farebbero pena a una panda, cristo una 208 turbo con un 2000 tirava fuori 240 cavalli, 155 la carburatori. Hei ci serve un minimo di potenza… mettiamogli su un 2.8 e facciamo una bestia da 1300 kg. Gli hamburger danno alla testa.
Aggiungerei una d tra la r e l a!allora il nome sarebbe giusto!
Ne ho avuta una quindici anni fa, pagata 11800 euro e rivenduta quasi subito a 13000. Allora avevo anche una punto prima serie da 75 cv, che andava molto meglio !!