Un’automobile rossa passa, un bambino si gira, la indica e si emoziona. Non ricordo quando è passata la macchina rossa che mi ha portato qui, ma quel bambino è ancora dentro di me con gli occhi sgranati a guardarla.
Prima di parlare della festa e del casino che spero faremo, voglio fare il romantico e cercare di convincervi con l’antica arma della compassione per farvi venire a Bologna il prossimo 11 Maggio alla nostra prima festa.
RollingSteel.it, 3 anni di fatiche.
Tre anni fa nasceva RollingSteel.it. Forse molti di voi non se lo ricordano ma nel suo primo anno di vita il sito era così:
Ma da dove nasce questo folle progetto che mi ha risucchiato la vita?
Niente di più semplice: dall’insoddisfazione. Insoddisfazione per una carta stampata diventata noiosa, probabilmente perché racconta di un mondo dell’automobile diventato troppo pulito, green, eco e quindi… palloso.
Se a tutto questo uniamo una profonda insoddisfazione dal punto di vista lavorativo (all’epoca ero demansionato in un’azienda metalmeccanica) non ho potuto far altro che reagire andando incontro alla mia più grande passione: i motori (auto, aerei, aeroplani, scooter elaborati).
In questa situazione ho deciso che per ovviare a tale noia avrei iniziato a scrivere io a modo mio, come diceva quel tipo là, ho voluto essere io il cambiamento che desidero, ho voluto rendere felice il bambino emozionato che è ancora dentro di me. Ho deciso di utilizzare un linguaggio nuovo, diverso, a tratti salace e irriverente, ma sempre leggero. Non recensioni ma storie. Non dettagli tecnici ma pillole di cultura meccanica raccontate in modo che chiunque le sappia capire ed apprezzare, anche la nonna.
Una sera, mentre ero sotto la doccia, sono stato colto da una folgorante idea che mi ha portato mezzo nudo davanti alla mia coinquilina dell’epoca: “apro un sito! come ho fatto a non pensarci prima!”. Poi l’ho trombata. No, non è vero, poi sono tornato sotto la doccia a sciacquarmi ma da quella sera tutto è cambiato: nel giro di qualche giorno mi sono informato, ho iniziato a contattare alcuni amici e di lì a poco RollingSteel era online con il suo primo articolo; non ringrazierò mai abbastanza Andrea (all’epoca uno sconosciuto, ora un amico) per avermi dato disponibilità della sua Honda S2000 ed aver così contribuito a farmi iniziare.
Da quel giorno di tempo ne è passato parecchio, di articoli ne ho pubblicati un botto e spero di continuare così. Di sicuro ce ne sono stati alcuni che hanno lasciato il segno più di altri, tipo quello dello ZIP SP di Sanchini che in una sola sera venne condiviso 10mila volte, o quello dedicato ad una incredibile MX-5 che mi fece talmente innamorare della macchina che alla fine ne ho presa una.
Rileggere oggi questi articoli, soprattutto vedendo come si sono sviluppate le cose mi fa un po’ sorridere. In loro vedo una semplicità ed una leggerezza che oggi spesso faccio fatica a tirare fuori: pensate all’articolo dedicato alla Integra, in poche righe semplicemente dichiaravo il mio amore eterno per lei.
http://rollingsteel.it/auto/honda-integra/
Il 2018.
Il 2018 è stato l’anno della svolta: è stato l’anno dei patacchi, l’anno in cui abbiamo coniato il termine ‘ferro del dio’ e assieme ad alcuni ragazzi che con il tempo sono entrati a far parte del progetto
il sito ha preso una piega diversa. Anche il pubblico è aumentato in maniera incredibile: ora pubblichiamo di più, più continuativamente e abbiamo ampliato le tematiche che trattiamo, includendo l’altra mia grande passione, gli aerei (grazie anche a Matteo, non presente tra i bimbi da famiglienumerose.org lì sopra) o raccontando aneddoti dedicati al mondo del rally fino a spaziare alla cultura pop del mondo dell’automobilismo.
Poi, il Seeger Garage
Il 2018 è stato anche l’anno in cui ho conosciuto i regaz del Seeger Garage, un branco di folgorati che hanno preso un capannone alle porte di Bologna e dentro il quale hanno creato un’ambiente simile a quello che potete vedere guardando l’officina di Han in Tokyo Drift. Non è solo un capannone, è un punto di ritrovo di appassionati per appassionati, con videogiochi, musica, viavai continuo di fulminati e pieno di tutti gli attrezzi per poter mettere mano alla propria macchina in compagnia… insomma una figata.
Con loro ho avuto modo di mettere mani su un paio di ferri assurdi, su tutti la mitica Fiat 128 Turbo che è stata anche protagonista di un cortometraggio che ha visto me e la mia famiglia riuniti dietro la macchina da presa:
È allora con somma gioia che vi voglio invitare alla nostra prima festa: l’appuntamento è per il prossimo 11 Maggio 2019 a Osteria Grande, in Via Sicilia 5/a al Seeger Garage. Non lo chiamo evento ma la chiamo festa perché è questo che sarà: una festa aperta a tutti gli appassionati che vorranno venire a fare due chiacchiere con noi di RollingSteel o a conoscere più da vicino quella figata che è il Seeger Garage. Ci sarà da mangiare, ci sarà la musica (rigorosamente anni ’90 a parte Bocciofili di Fedez), ci saremo noi e sì, ci saranno anche un botto di ferri del dio, vi aspettiamo!
QUI L’EVENTO FACEBOOK, PER DUBBI SCRIVETE O SULL’EVENTO O A INFO@ROLLINGSTEEL.IT
… ma come ho fatto a non accorgermi prima di questo sito?!
Da oggi, però, non vi mollerò più.
Ho cominciato a leggere qualcosa: Ok – d’accordo su quasi tutto.
Non sono più un giovanotto (classe 1946), perciò mi permetterò qualche pensiero critico e personale in special modo per quanto al Burnout e alle ruote fumanti.
Mi ritrovo, invece, completamente nel tipo che guida automobili che ti chiedono di sorrider loro e alle quali tu non chiedi solamente di portarti da qui a là.
E le mie automobili lo meritano: una Crossfire fine 2003 (una delle primissime, l’ho voluta subito) con 260.K/ km.) che non venderò mai, anche perché funziona perfettamente oltre a piacermi ancora “una cifra” e ad essere l’unica nella mia città (70.000 abitanti), e una Morgan Plus 4 del 1993 (BRG con 100.K/km). Invendibile anche questa. Come si fà a rinunciare a giocare?
Be’ ora vi seguirò.
Ci si legge.
Ciao.
Silvano Pedrabissi