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Rollingsteel propone: un monoblocco V10 Porsche Carrera GT

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C’è qualcosa di magico e intrigante nell’architettura V10. Sarà che solo a dire vudieci riesco a sentire i cordiali saluti di Gianfranco Mazzoni o le urla dei motori da Formula 1 dei primi anni 2000, la verità è che questa architettura, tanto esotica che alla fine della fiera è sempre stata appannaggio delle auto da corsa, quelle poche volte che è finita su un’auto stradale ha dato vita a mezzi incredibilmente desiderabili e ignoranti. Non ci credete? Beh, non vi preoccupate, vi rinfresco la memoria io:

BMW M5

BMW M6

DODGE VIPER RT/10 – GTS

LEXUS LFA

AUDI RS6 (che poi era il V10 della Lambo Gallardo… biturbo)

Tutte queste auto sono accomunate dal motore V10, garanzia di prestazioni, di collegamento con il rinomato mondo delle corse e, cosa più importante, di rumore. Pochi motori riescono a suonare come un V10 a pieni giri: caratterizzato da una meccanica complessa, da un funzionamento poco regolare e complicato da mettere a punto, il V10 ripaga tutti questi sforzi e problematiche con un latrato unico, uno straziante lamento metallico, un sound così profondo e ricco di vibrazioni e sonorità che andrebbe inciso su un disco e spedito nello spazio nella speranza che qualche intelligenza extraterrestre lo ritrovi, altro che “ciao come va?” in tutte le lingue del mondo, ve lo diamo noi il buongiorno, a botte di V10.

Bene, fra tutte le auto mosse da motore V10, una delle più esotiche e desiderabili è senza dubbio la Porsche Carrera GT, il ferro con cui Porsche ha sconvolto i sogni di un’intera generazione nel 2003, dando finalmente a tutti una valida alternativa alla Ferrari Enzo, bolide proibito di Maranello presentato poco prima, nel 2002.

Nota a molti per il triste incidente che ci obbliga a coniugare al passato il verbo essere quando si parla di Paul Walker, la Carrera GT ha una storia piuttosto affascinante, per lo più legata al suo portentoso propulsore: sviluppato inizialmente da Porsche per motorizzare la Footwork di Formula 1, alla fine il V10 venne accantonato per poi – come spesso accade quando si parla di Porsche – venir rispolverato con l’idea di piazzarlo su un prototipo destinato alla 24 ore di Le Mans alla fine degli anni ’90. Anche di questo non se ne fece nulla – qualcuno dice sotto la spinta di Volkswagen, che non voleva un’auto del gruppo VAG a mettere i bastoni fra le ruote alla bella Audi R8 – ma, visto che di stare in un angolo questo motore proprio non ne voleva sapere, alla fine Porsche lo montò su un prototipo che venne presentato al mondo al Salone di Parigi del 2000.

– e la Volkswagen MUTA –

Urla, mutande lanciate, assegni volanti: la risposta del pubblico a questo incredibile esempio di design automobilistico fu tale che Porsche fu praticamente obbligata a produrre in serie la Carrera GT, non senza l’aiuto della neo arrivata Cayenne, primo suv di Porsche che, anche se all’epoca ci fece bestemmiare in turco, alla fine diede a Porsche quella liquidità necessaria per produrre auto, per l’appunto, come la Carrera GT.

– sei brutta come il peccato ma ti perdoniamo –

Ora, senza stare ad elencare le caratteristiche della Carrera GT, vogliamo soffermarci sul suo straordinario motore, un V10 a 68° straordinariamente aspirato, interamente in lega leggera di alluminio da 5,6 litri di cilindrata e capace di 612 cv a – udite udite – 8.000 lancinanti giri al minuto, regime al quale il V10 fa un rumore che lo sentono solo i cani.

Questa incredibile quantità di potenza veniva trasferita sulle sole ruote posteriori attraverso un cambio manuale a sei rapporti – leggendaria la leva del cambio con il pomello in balsa, un po’ come sulle vecchie 917 da corsa – dando così vita ad una vera auto da maschio alfa, da trattare con i guantini e da rispettare in maniera devota, data anche la poca elettronica che all’epoca separava quest’auto da un imminente disastro.

Prodotta in appena 1.270 esemplari, nel 2003 per portarsi a casa una Carrera GT servivano circa 450.000 euro ma, come tutte le Porsche – e le auto d’epoca in generale – il valore di quest’auto è aumentato a dismisura con il tempo e oggi per accaparrarsene una servono ALMENO 800.000 euro e baciarsi i gomiti.

Ad ogni modo, non temere, non tutto è perduto, perché da oggi, grazie a rollingsteel, anche tu potrai costruire la tua personale Carrera GT a rate, un po’ come se fosse una di quelle collane che escono in edicola ogni tanto: la prima uscita costa solo una cifra compresa fra i 3.000 e i 5.000 € e comprende un bel monoblocco nuovo di pacca. Considerando che il motore nel suo complesso pesava 205 kg e che quindi questo monoblocco non sarà più di 60-70 kg (forse anche meno) e che l’alluminio viene venduto a circa 2,5 €/kg (4 €/kg se parliamo di leghe più ricercate come l’Alusil) non state proprio facendo l’affare della vita ma, si sa, al cuore non si comanda. Solo non cercate di giustificare questo scellerato acquisto dicendo che vi serviva un po’ di alluminio perché non vi crede nessuno.

Se poi qualcuno (tipo la donna con cui condividete il frigo) vi dovesse chiedere “sì, ok, ma a cosa serve?” beh, a voi la scelta. Possiamo suggerirvi di venerarlo, in ginocchio, tre o quattro volte al giorno; parlargli dolcemente facendo autoerotismo virulento; interrogarlo come vostro oracolo personale allo scopo di raggiungere l’illuminazione. Oppure potete partire da lì per costruirci intorno una Carrera GT tutta intera. Fateci quel che volete, ma, per pietà, non umiliatelo trasformandolo in un tavolino o infilandogli bottiglie nei cilindri. Non si fa così. Non con lui.

Il monoblocco andrà all’asta a partire da oggi nel corso di un’asta che si terrà in Germania (23-30 giugno 2021) e che vedrà battere altri oggetti molto interessanti (potete vederli QUI assieme al monoblocco in questione, segnaliamo libretto di uso e manutenzione di una 911 GT1, sai mai che tu abbia perso il tuo) tra i quali purtroppo non figurano quelli per rimettere in sesto questo V10. Insomma, per poco meno di 10.000 € state comprando un inutilissimo pezzo di alluminio che, non so il motivo, sento di desiderare fortissimo. Voi no?

Articolo del 23 Giugno 2021 / a cura di Il direttore

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  • Francesco

    Io…io…. ormai per colpa vostra sono non vedente da tempi immemori… ! Pelle d’oca e brividi a sentir miagolare quel V10….

    Grazie delle multipli emozioni suscitate !!! V10 adoro <3

  • Salvatore

    Sempre i migliori direttore!! Non mollate mai con RS.

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