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La migliore macchina del mondo per andare in pista

L’ho cercata ovunque.

Sul listino di Top Gear e non l’ho trovata;

Sul listino di EVO UK e nada;

Sul listino di RuoteClassiche e non c’era;

Su Quattroruotine (esiste ancora?) e nemmeno lì.

Poi ho aperto Al Volante e finalmente eccola in tutta la sua lucentezza.

Signori e signore, dopo attente analisi, vi presentiamo la migliore macchina del mondo con cui andare a girare in pista:

Ora sicuramente penserete che sono scemo, ma no, fidatevi, proseguite nella lettura. Con 7450 miseri euro vi potrete portare a casa tutto quello che vi serve: quattro ruote, un volante, un motore onesto e il gancio traino, tutto con il massimo della qualità ci si può aspettare per poco più di 7000 euro.

Visto che si parlava di andare in pista, è il momento di mettere mano al portafogli per rendere il mezzo competitivo; con quel che vi avanza dall’acquisto del ferro ora andate a comprare, in ordine:

  • un carrellino appendice;
  • un kart da corsa (si va dagli 800€ circa a salire fino a quasi 10mila).

Fatto? Bene. Ora attaccate il carrello al ferraccio di cui sopra ed ecco la macchina migliore del mondo per andare in pista a bruciare litri e litri di miscela e di gomme e correre per davvero.

Sì, per davvero.

Recentemente mi è capitato di assistere ad accesissime discussioni sui social fra proprietari di auto NORMALI come Audi S1 o Alfa Giulia litigando su quale fosse la migliore delle due tirando fuori tempi sul giro, andando a pelare centesimi di qua e di la per poter dire “vedi la mia è migliore della tua” o altre robe simili.

Sono tutte CAZZATE.

Sono macchine fatte, pensate, progettate e vendute per la strada, non mezzi da pista o trackday. Non si può sentire parlare di centesimi sul giro nella stessa frase in cui appare una TT, dai. Volete andare forte in pista, volete correre davvero, volete veramente provare ad avvicinarvi a cosa prova un pilota di F1? Prendetevi un kart. Questi aggeggi van forte come pochi, sono incazzati neri, vogliono uccidervi ma se riuscite a domarli vi regaleranno le più grandi emozioni che si possano provare da dietro un volante. Le velocità di percorrenza in curva sono letteralmente folli e la cosa più incredibile è che quella curva là, o la fate a bomba o uscite di pista, non sono fatti per andare piano o al trotto, sono fatti per andare forte e sanno fare solo quello, senza mezze misure. Il limite di un kart è almeno dieci metri sopra di voi (e di me).

Però, se si diventa bravi, con un kart riuscirete a fare cose che nemmeno con la PlayStation:

I moderni kart 125 6 marce che vanno così forte che la prima volta che Hamilton (che vinse l’europeo su di un 100 monomarcia per poi passare diretto alla F1) ne provò uno, scese e disse semplicemente: “THAT’S FUCKING GOOD!!” per poi ripartire a tirare giù decimi su decimi. Una frase del genere, detta da uno che aveva appena vinto il mondiale con McLaren vi dovrebbe far capire l’esperienza che è guidare una di queste trappole.

È vero, un 125 costa un botto, ma vi basterà un 100 di quelli vecchi per prendere la patente e buttarla via, per farvi capire cosa diavolo significa andare forte davvero, per zittirvi sui social e farvi andare giù in garage a cercare l’angolo di caster e camber migliore.

Il kart è così tanto uno strumento di velocità e precisione che tutti quei sedicenti piloti (non seducenti eh) che popolano il webbe, mascherati da leoni da tastiera, su di un kart le prenderebbero anche dai cordoli. Questi ultimi si alzerebbero in piedi, li schiaffeggerebbero ad ogni passaggio, e poi si risdraierebbero sull’asfalto. Una giornata in kart ridimensionerebbe questi elementi tantissimo, stile “tesoro mi si sono ristretti i ragazzi”.

Ma forse è meglio così, è più facile fare i grossi su facebook che guardarsi allo specchio dopo averle prese da un bimbo di 10 anni.

ROLLINGSTEEL, PIÙ GAS E MENO CHIACCHIERE

 

ps. Volete far gli sboroni con una Dacia? Presto detto

Articolo del 2 Febbraio 2017 / a cura di Il direttore

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