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813 Nm e 420 cv, c’è una folle MTT 420RR su eBay

Mi sono sempre tenuto a debita distanza dalle moto, non che non mi gasino eh, ma la loro esagerata potenza e la facilità con cui raggiungono velocità pericolose mi ha sempre spaventato. Chiamatelo istinto di sopravvivenza ma, siccome sono uno che più ce n’è e più gliene da e sono stato capace di farmi male anche con uno Zip un po’ elaborato, ho sempre girato al largo dalle due ruote. Una volta sono salito su quello che per tutti i motociclisti è la ringhiera per eccellenza – una Ducati Monster 600, una vecchia prima serie con solo un disco davanti – e nonostante facesse più rumore che altro rimasi  comunque impressionato dalla ruvidità del bicilindrico bolognese e per la sensazione di venir strappato via dal manubrio ad ogni aperta. Una volta mio fratello mi portò con la sua vecchia CBR 900RR (una vecchia 919 a carburatony) e anche lì rimasi scioccato dall’allungo e dalla progressione micidiali di quel bel ferro vecchia scuola.

boia s’le cativa (da leggersi con marcat accento bolognese) –

Le moto vanno fortissimo, tanto quelle vecchie come quelle nuove MA, come giusto che sia, c’è sempre il fenomeno di turno a cui non basta. No, lui deve avere di più. Per lui 200 cv son pochi. Che poi la capisco, si dice che la potenza sia come la pelush, non basta mai. Se quindi dobbiamo trovare il più sburone di tutti dobbiamo – ovvio, che domande – andare in America, per incontrare quei matti della MTT Turbine Superbike. Questi mattacchioni della Louisiana del Sud – guidati da Ted McIntire e specializzati in turbine a gas e progetti speciali realizzati attorno a questo tipo di propulsori – sono diventati famosi nel 2000 per aver costruito e messo in commercio la Y2K Superbike, una moto supersportiva superveloce azionata non da un grosso bicilindrico, non da un 4 in linea, no nemmeno da un V8 americano, ma da una turbina a gas da elicottero Rolls Royce M250 (ne parliamo QUI), un aggeggio (la definizione corretta è turboalbero) che di solito serve a far volare i Bell 206 Jet Ranger e capace nella sua versione motociclistica di ben 320 cv all’albero (286 alla ruota) ad un folle regime di rotazione di 52.000 – cinquantaduemila – giri al minuto.

Un momento, lo voglio ripetere

Cinquantaduemila giri al minuto

domanda lecita, la posso avere col postbruciatore?

La potenza della turbina arriva alla ruota posteriore attraverso una trasmissione meccanica a due soli rapporti con finale a catena e nel complesso la Y2K era capace di raggiungere i 365 km/h, ululando come una matta e tirando dentro gatti e fauna selvatica della Louisiana peggio di un aspirapolvere. Inutile, oltremodo veloce e pericolosissima e dalle capacità dinamiche discutibili, la Y2K è un vero oggetto del desiderio: probabilmente è un cesso zavaglio inguidabile ma non nego che ne vorrei fortissimo una, anche solo per il rumore che fa e per la procedura di accensione.

 

– 🎶 highway to the danger zone! 🎶 –

Ovviamente non sono l’unico a esser rimasto folgorato da questo scempio brillante esempio di ingegneria americana, si dice che anche Jay Leno (che è uno che di macchine e motori un po’ se ne intende) qualche tempo fa ne provò una e, una volta tornato con i piedi per terra esordì con una frase che. tutto un programma: “I’ve got to go with the Y2K Jet Bike as one of the all time sexiest. It’s the most fun because it’s a bike – and it’s a jet. And because it’s the best ever motorcycle for shutting up the Harley guys…”. Peccato solo che per mettere zitti quelli delle Harley serviva una cifra compresa fra i 175.00 e i 195.000 dollari, non proprio bruscolini. A questo c’è da aggiungere che potrete anche fare le scorribande e poi scappare velocissimi ma poi quelli con le giacche di pelle rivestite di toppe e cattive intenzioni vi beccheranno dal benzinaio perché – come lecito aspettarsi – la turbina della Y2K non è proprio il motore più economico del mondo: dopo esser stata convertita a gasolio dalla stessa MTT (ai distributori non si trova il JP4), la Rolls Royce M250 della Y2K non consente di percorrere più di 2 km al litro, con una autonomia totale di circa 50 km.

– delicatissima –

Apparsa in filmacci urendi come Torque – Circuiti di fuoco (una roba inguardabile con un tipo con la tuta Carpe Diem Trota Gnam uscito nel 2004 e per il quale ancora vengo perculato dai miei amici, obbligati dal sottoscritto a vederlo al cinema) e in videogiochi di tutto rispetto come Project Gotham 2 per la Xbox 360, la Y2K è anche inserita nel Guinness dei primati come la moto più veloce e costosa del mondo. Così veloce che quei fuorilegge della MTT dotavano la Y2K di gadget irrinunciabili che farebbero felice qualunque nerd, tra cui un radar detector (per sgamare gli autovelox) e una telecamera posteriore al posto degli specchi retrovisori. 

Il progetto della MTT era di costruire circa 5 di questi aggeggi all’anno (e la fanno ancora, se volete e se abitate in tangenziale) ma la figata viene ora: non contenti di quanto fatto con la Y2K normale, quei folli della MTT nel 2017 se ne escono con la 420RR, evoluzione della “vecchia” Y2K e dotata di un motore potenziato a 420 cv e – attenzione – 813 Nm di coppia, valori sufficienti a farle superare agilmente i 400 km/h.

813 Nm di coppia, su una moto, ok.

La moto viene descritta come “race ready” sul sito della MTT (race maccosa, forse contro questi), la 420RR è un ferro veramente incredibile (c’è anche la versione trike, perfetta per i tedeschi sui passi montani d’estate), non solo per la turbina ma anche per la componentistica, con ampio utilizzo di fibra di carbonio (anche i cerchioni sono in materiale composito) per fermare l’ago della bilancia a soli 226 kg. Impressionante in tutto, guidare questa moto credo possa essere la cosa più vicina all’immagine di Wyle E. Coyote in sella ad uno dei razzi prodotti dalla ACME.

A questo punto mi piacerebbe sapere come si comporta la moto nella guida normale: nonostante l’enorme potenza a disposizione, sia la Y2K che la 420RR fanno affidamento su un impianto frenante standard, con due dischi davanti e uno gigantesco dietro (anche perché altre possibilità non ci sono) ma a questo va aggiunto che il motore a turbina non ha praticamente freno motore (stesso problema che riscontrarono i tecnici Lotus con la particolare 56 a turbina); mi piacerebbe vedere come (e se) fa le curve. Ma che ci vuoi fare… sono americani.

Ad ogni modo, se volete scoprire come va questo ferro fuori da ogni logica potrebbe essere la vostra occasione, perché una sfavillante MTT 420RR è da poco apparsa su eBay: la cifra richiesta è impegnativa – 245 mila testoni – ma vi permetterà di mettervi in garage una moto che Batman levati proprio. Poi chiamatemi che ci facciamo un servizio eh!

Articolo del 19 Gennaio 2021 / a cura di Il direttore

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  • Michele

    Ma il turboalbero lo annaffi con la turbopompa? (Ok, è brutta e più usata della 127 di mio nonno ma non ho resistito….) Che gliene frega agli americani se non fa le curve,loro hanno la 66…….

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