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Addio Fiat 124, vittima di una cultura andata a remengo

Così la Fiat 124, quatta quatta, sotto il disinteresse generale, se ne va. In un mondo dell’automobile sempre più distratto e culturalmente demolito da schermi touchscreen e sedute alte “cozì mi zento più zicura”, va così a remengo una delle poche auto con addosso ancora un po’ di stile, carattere, coraggio e sana voglia di fare sesso. Perché non venite a dirmi che quei crossuvdemmerda vi fanno muovere qualcosa nelle mutande, in caso affermativo chiudere pure scheda con la apposita ics.

Comunque, 3 anni e poco meno di 30.000 Fiat 124 vendute, (dati relativi alla 124 normale sia un USA che EU, quelli della Abarth non si trovano, difficile credere abbia fatto meglio). Un numero insoddisfacente e troppo misero per tenere aperte delle catene di montaggio che muoiono dalla voglia di mandare in cassa integrazione un po’ di gente. E dire che era una buona macchina (come la Alfa 4C, ma questo non credo basti al giorno d’oggi), cosa sarà mai andato storto?

Secondo me niente: non è andato storto nulla, sotto la moderna Fiat 124 Spider si nasconde(va) l’anima di una delle migliori auto del mondo, forse il cuore era quello sbagliato (il 1.4 turbo TJet al posto dell’aspirato giappo) ma questo comunque non giustifica il flop commerciale di questa macchina. Macchina che abbiamo anche provato (clicca su queste parole colorate per sentire cosa ne pensava il nostro compianto direttore) e che abbiamo trovato piacevole e gustosa, precisa e grintosa, questo nonostante un motore che funziona come un diesel tutta coppia brum brum e poi cambia marcia e scordati l’allungo, stronzo. Un motore sicuramente potente ma poco godibile su una spider, nella quale ci si umetta di più allungando e tirando le marce, facendosi cullare dal latrato melodioso del motore, piuttosto che farsi strappare da una coppia invadente e poi fine dei giochi. Abbiamo capito che il cambio manuale della Mazda è bello ma fare un rev-matching a 7500 giri è più bello.

Un’ottima macchina, che può piacere o no, ma comunque non si può dire fosse brutta, ma rivolta ad un pubblico sbagliato. È lì il problema, facciamo un gioco: dopo, in auto, guardatevi attorno e provate a contare, sulla base dei gusti altrui, a quante persone attorno a voi potrebbe interessare un’auto relativamente scomoda, poco spaziosa, incentrata sulla guida e sulla tecnica più che su l’Apple Car Play. Una macchina che, anche un minimo, richiede capacità di guida e non capacità di farsi guidare, in auto tanto quanto sulle rotaie di una sistema capitalistico che ha trasformato gli abitanti del pianeta terra (per lo più quelli del mondo occidentale) in una mandria di pecoroni semilobotomizzati che se domani qualcuno si svegliasse senza pollice opponibile probabilmente non se ne meraviglierebbe nemmeno. Le macchine che scegliamo, ma non solo, sono lo specchio della società.

– 124 Spider è tornata, provala! Colcaz-

Guardate le pubblicità di auto, guardate cosa vi raccontano i giornalisti, prodi esibizionisti dei loro master in giornalismo e che se gli dici SAAB non sanno nemmeno cosa sia, hanno solamente la fortuna di saper scrivere senza aver la minima cognizione circa l’argomento di cui scrivono. Ieri parlavano di telefonini, oggi di macchine e domani parleranno di rubinetti, il tutto con lo stesso know how e la stessa enfasi, gente che se gli mettete una candela in mano se la infilano nel naso. Guardate cosa vi raccontano, vi parlano di potenza, di coppia, di velocità massima, di 0-100. Un F-16 accelera da o a 100 più lento di una cazzo di Bugatti, questo fa di lui un cesso? Un autobus ha almeno 500CV, questo fa di lui un mezzo migliore della MX-5? Un Frecciarossa supera i 300, te ne accorgi? (No, conta la relatività e i suoi postulati). Ignoranti che nutrono il mondo con la loro ignoranza. Ignoranti che hanno ucciso la Fiat 124, hanno ucciso la 4C, hanno demolito la cultura tecnica di un paese facendo diventare gli ITIS scuole da gente di serie B che poi siamo in mano a un manipolo di gente che non sa nemmeno scaccolarsi senza farsi sanguinare il naso. Ignoranti che a breve – questione di tempo, fidatevi di Jean Paul Mendoza – uccideranno la Fiat, l’Alfa Romeo e la Lancia, se di loro ancora si può dire siano vive o le faranno diventare come Alitalia. Infine, ci sarebbe da spendere due parole (ma anche scrivere un libro o un’enciclopedia) sulle responsabilità di Fiat, responsabilità che vanno dal flop della 124 a quello dell’intera industria automobilistica italiana, mandata in mezzo alle ortiche da oltre 30 anni di scelte scellerate MA, Jean Paul Mendoza dice di no alle querele.

Signori, è morta la Fiat 124. Sapete qual è il problema? Che non gliene frega niente a nessuno. Lei è solo la prima delle altre 4 o 5 sportive rimaste a listino, teniamocele strette. Il cambiamento siamo noi, dobbiamo smetterla di farci prendere per il culo da chi guadagna prendendoci per il culo.

Articolo del 9 Dicembre 2019 / a cura di Il direttore

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  • Flavio

    Meriti dieci minuti di applausi….

  • Lorenzo Benvenuti

    Io direi 90 minuti non 10

  • Riccardo barbieri

    Chapeau……….

  • Riccardo barbieri

    Chapeau

  • Flavio

    Hai purtroppo completamente ragione…

    • Flavio 2

      Parole sante le tue…il mondo è ormai per grassi consumer….di scatole adatte alla loro forma…se di forma si può parlare.
      BRAVO BRAVO BRAVO !

  • Non si capisce come siamo arrivati a questo punto…da 10/15 anni a questa parte c’è stato il declino più totale delle sportivette fuori zona superbollo. La 86 sta arrivando alla sua ultima evoluzione, la mx5 #belladadio tiene ancora duro come poche ma poi? Non tutti hanno la mamma che di nome fa Cicciolina che possiamo farci regalare Rs3, A45 amg, A110, M2 e borgo Gt4 dio. Fanculo ci lanceremo giù dai tornanti col triciclo, non andrà fortissimo ma almeno non è pesante, non paga il superbollo e non va a tetto come l’unica Fiat sbagliata che invece continua a vendere: la 500 abardhe.

  • Johnny

    Troppo simpatico!! Mi tengo stretta la mia, con tutti i pro e i contro, contentissimo di averla acquistata un anno fa. Forse occorreva “spendere molto di più” per essere “a’ la page”!!!

  • Luke

    Da possessore della 124 spider condivido tutto quello che hai scritto. Io la metto più semplice, per logiche di mercato nasce come progetto fallimentare (volutamente più costosa e con quel quid in meno rispetto alla MX5. Dopotutto è normale, in Mazda non potevano fare una macchina migliore della loro su commissione). Probabilmente era solo un progetto pilota di Marchionne per future alleanze, ma poi il destino ha scelto altro per lui. Personalmente la 124 spider l’ho valutata solo quando a partire da questa estate hanno iniziato a stralciare il prezzo anche di 10k, altrimenti non c’era motivo di preferirla alla MX5, se non per la linea, che condivisibile o meno, mi fa preferire lo stile retrò della 124 spider. Tornando poi alla questione principale, appiattimento del mercato a favore dei SUV, bhe, hai già detto tutto te in modo magistrale. I costruttori aspirano alla macchina unica adatta a tutti, dove all’occorrenza aggiungere un po’ di plastica per farla sembrare più sportiva e fare credere che sia qualcosa da racing. Costa di meno uno schermo touch in più e uno stemmino racing, piuttosto che un vero progetto di auto sportiva per la massa.

  • Mauro G

    Sono possessore della 124 spider america del 1980, ci ho perso parecchio tempo per restaurarla, anche se non aveva grossi problemi. Quando ho saputo che la nuova era basata sulla miata, che ho potuto aprezzare in anteprima in un viaggio a los angeles e del quale non aprezzo il nuovo modello, sono rimasto abbastanza deluso. Posso capire le leggi di mercato, ma che la fiat non avesse avuto un pianale già strutturato da poter utilizzare per la nuova 124 è scandaloso. Sembra proprio il compitino tanto per raggiungere la sufficienza; cosa non accettabile da una multinazionale come si vuole vendere la fiat

    Io mi tengo ben stretta la mia del 1980, e anche se non ha tutte le comodità di quelle moderne, quando ci faccio un giretto ” perdonatemi il romanticismo” mi sembra di tornare a quando avevo 20 anni!

  • Giova

    Su indicazione di quel genio che risponde al nome di GREG GARAGE; ho acquistato una Porsche Boxster 2500 896 del 1997. Non è la macchina piu comoda del mondo e con quei 40 cm che sporgono a cieco davanti e dietro in manovra è un lampo a rigarla. Eppure in pochi mesi mi è, letteralmente, entrata nel sangue.

  • Fabrizio

    Simpatico articolo. Ci si dimentica però di dire che la 124 è una macchina finta, una Mazda con qualche variazione stilistica e significativi peggioramenti tecnici. Il risultato tra l’altro di una strategia incerta. Lo sapete che Il progetto iniziò per creare un remake finto della Alfa Duetto o Spider che dir si voglia, che venne poi convertito in una fase quasi finale in una Fiat 124 altrettanto finta?
    Perché avrebbe dovuto avere successo? Le persone (meglio del termine mercato) alla fine sono meno fesse di quel che si crede.

  • Giuseppe

    In Italia abbiamo osannato Marchionne ma a me sembra che ne ha fatte di cavolate.

    • Milo

      Marchionne è stato messo lì per fare solo una cosa, e l’ha fatta oltremodo bene: prendere un azienda che doveva fallire e fare guadagnare gli azionisti.
      Il che non c’entra nulla col vendere auto o farne di belle

  • Mirko

    Complimenti per l’articolo.

  • Gianluca

    “A remengo”??? Si dice “A Aramengo”!

  • Alex

    Articolo interessante, da possessore di una BS1 del 71 invidio sicuramente la mancanza di ruggine rispetto alla nuova 124….ma solo quella. Oramai, come il caso Abarth, la moda è quella di fare una versione “sportiva” di un auto e appiccicarci sopra un marchio comprato con i dindi. La nuova 124 è una semplice cabrio, non c’entrava per nulla con la vecchia 124 spider….hanno sfruttato un “nome” pensando di venderne di piu’. E’ per questo che non gliene frega nulla a nessuno, come non fregava a nessuno quando hanno smesso di fare la “nuova Delta”….stessa storia.

  • Alba

    sad but true… esco, salto dentro la mia S2000 e cerco di dimenticarmi come stia tutto andando in vacca

  • Mauro

    Ormai chi vuole “saper guidare” e nn solo spostarsi dal punto A al punto B ?
    Io credo che ormai ad analizzare la situazione non solo gli appassionati di guida soffrono, soffrono tutti perché la corsa a fare tutti felici non ha mai reso felice nessuno! Spero che si aprano gli occhi. Anche perché ciò porta a un estremo consumismo (seguire l’elettronica e le cose inutili) xké son sorpassate nel giro di poco quindi si cambia… Io cerco ancora motori “seri” per portare le auto avanti almeno per oltre un decennio di uso assiduo!
    Complimenti per l’articolo

  • 77

    sia lodato il mio kart 2t (tra un po li faranno a batteria).
    amen.

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