Home / / I 700 euro meglio peggio spesi della mia vita

I 700 euro meglio peggio spesi della mia vita

Poco più di un mese fa dichiaravo il mio amore eterno al kart. Poco più di un mese fa deridevo chi spendeva millemila euro in un telefono piuttosto che buttarli spenderli in un motore a due tempi incazzato come pochi imbullonato sopra a meno di dieci tubi saldati.

Ma si sa, ride bene chi ride ultimo.

Per qualche mese – non troppi, due –  è stato fantastico. Abbiamo passato momenti gloriosi, urlando al mondo il nostro amore, gridando in faccia la follia dei 20 mila giri e della perfezione meccanica. Poi succede che un attimo stai volando sull’asfalto cavalcando l’onda dei tuoi pensieri, un attimo dopo il silenzio, accompagnato dal peggior rumore che un motore possa fare, quel GNAAC ti ricorda che non sei niente, che il tuo portafogli sarà un po’ più vuoto e che sì, un motore da corsa è anche questo, affidabilità o – spesso – delusioni.

Quando il motore si è inchiodato di botto regalandomi un clamoroso testacoda ho sperato tantissimo di aver grippato. E cari amanti dei motori sapete meglio di me che quando arrivi a sperare di aver grippato vuol dire che sei alla frutta. È poi bastato un attimo, il tempo di tirare giù il cilindro e vederlo bello lucido per realizzare che il problema era più profondo e  – ahimè – ben più costoso di una semplice grippata.

Ho sbiellato.

Sbiellato.

La biella – o meglio, la gabbia a rulli – evidentemente stanca di fare su e giù a quel ritmo ha alzato bandiera bianca grippandosi sull’albero motore. Causa del disastro? Probabilmente un carburatore difettoso unito ad un pilota che non aveva voglia di aggiungere un po’ di benzina nel serbatoio. Punito dalle bolle d’aria insomma.

Ed è ancora li bella inchiodata.

Me l’avevano detto, “sarà un bagno di sangue”, e lo sta diventando. E dire che ho avuto 15 anni e un motorino elaborato anche io. E dire che lo so bene quanto un due tempi possa portarti dalle stelle alle stalle con la stessa facilità con cui sale di giri.

Può essere la cosa più bella del mondo ma può regalarti le più grosse delusioni del mondo. Anzi no. Viviamo in un mondo, in un sistema, in una vita, finalizzata alla tranquillità. Uno arriva a 30 anni con l’unico scopo di una casa sicura, un lavoro sicuro, un rapporto sicuro; vendiamo tutti i nostri sogni in cambio di 1000€ e un posto fisso. Ci hanno fatto anche delle campagne elettorali sul tema della sicurezza. Viviamo in un mondo in cui, nella quotidianità, il massimo che può succedere è che un piccione ti caghi sulla macchina appena lavata.

E invece no. Il kart mi ha riportato alla realtà dei fatti. La vita è incerta, è fatta di sorprese, belle o brutte che siano. Questa rottura, nella sua dispendiosità, mi ha fatto tornare vivo, umano e fallibile. Lo ripeto. Non c’è psicologo migliore di questi cavolo di otto tubi saldati.

Sono ancora i 700 euro meglio spesi della mia vita? Sì, solo che non sono più “solo” 700.

Comprerei un ipad al posto del kart? Nemmeno morto.

Un ipad non lo guardate così dopo che lo avete appoggiato sul tavolo, vi sfido.

Ho già preso la biella nuova, bellissima e costosissima ma speriamo che duri, per riparare il mio motore ho risparmiato sul cibo del gatto e sulla spesa, ma devo tornare in pista. Non mi sono mai drogato in vita mia, ho iniziato a 30 anni con un kart.

Rimane il fatto che, se avete voglia di aiutarmi, si accettano opere di bene.

Per il resto della storia e della vicenda, vi rimando al prossimo numero di Vroom Magazine, tra pochi giorni in edicola, ci sono molte cose che non vi ho raccontato!

Articolo del 27 Marzo 2017 / a cura di Il direttore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Altre cose da leggere