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Oggi facciamo la barba alla torre

“Base base, qui Ghostrider, chiedo autorizzazione per un volo radente”.

Con questa frase inizia una delle scene più fighe e memorabili della storia del cinema: dagli anni ’90 ad oggi l’avrò vista 850 volte e ogni volta mi si muove qualcosa nelle mutandine.

– sto strunz! –

Anche se visto con gli occhi di oggi è un po’ una cazzata e il plot è lo stesso di tutti i film americani dagli anni ’80 a oggi (lui incontra lei – si innamorano va tutto bene – cosa a caso che li fa litigare – si allontanano – si riprendono – e vissero felici e contenti), bisogna ammettere che Top Gun era ed è un filmone epico: colonna sonora da brivido, immagini di una sboronaggine unica, F-14 Tomcat con i postbruciatori a manetta ogni volta che si può, dialoghi azzeccati e così tanto machismo che se vedendo questo film non avete sognato di essere un Top Gun i casi sono due: o siete un Top Gun, o siete dei bugiardi.

Ad ogni modo, per quanto il film possa essere la classica sburonata americana, nel mondo reale è pieno di uomini – e donne – che hanno la fortuna di poter smanacciare liberamente su aeroplani che, se va bene, noi comuni mortali abbiamo visto una volta giocando ad Ace Combat. Là fuori c’è gente che non solo ha avuto la fortuna di pilotare certi aeroplani, ha avuto anche l’opportunità di spremerli a dovere portandoli ai limiti e mettendoli alla frusta volando a pochi metri da terra.

Proprio per questo oggi ho preparato una sfilza di foto che ritraggono alcuni dei voli radenti più incredibili della storia (o almeno quelli che sono stati fotografati), alcuni dei quali così radenti che vi consiglio di preparare i clinecs.

Panavia Tornado ECR del 155° gruppo, Aeronautica Militare Italiana

Allora, con calma: per quanto in giro sia pieno di foto e video di Tornado che volano a quote tosaerba grazie al FTR, questo non è il caso.

La foto che vi ho piazzato qui sopra è frutto del manico – e anche un po’ dell’incoscienza – di un pilota italiano del 155° gruppo del 50° stormo dell’Aeronautica Militare Italiana: la foto pare sia stata scattata nel 2008 nella base di Cameri, all’epoca occupata dal 155esimo in attesa che la pista dell’aeroporto di Piacenza venisse riasfaltata. Non è ben chiaro cosa accadde quel giorno, la tesi più accreditata sostiene che il pilota prese l’aereo per un volo di collaudo post manutenzione (la base di Cameri ospita il 1RMV, Reparto Manutenzione Velivoli) e che, visto che era un volo di collaudo, decise di collaudare l’aereo per davvero iniziando una virata stretta immediatamente dopo il decollo (la manovra si chiama Derry Roll). La cosa tuttavia non piacque molto agli ufficiali della base che, per tutta risposta, sospesero dal volo il pilota – si dice – per un anno.

Mi immagino il comandante della base – rigorosamente con le fattezze di James Tolkan  – che punta il dito contro il pilota dicendo “ehi, quell’aereo non ti appartiene, quell’apparecchio è dei contribuenti” per poi concludere la frase con “fai una stronzata anche piccola e ti farò pilotare un cargo pieno di merda di cavallo per il resto della vita!”

Infine (cosìevitounaquerela cof cof), voglio precisare che la manovra di quel Tornado, per quanto mi faccia salire il Maverick e mi faccia venire voglia di andare fuori a fare le impennate con la Graziella come se fosse una GPZ, è in realtà una manovra da condannare (e così è stato fatto). Quel Tornado è anche un po’ nostro e in Italia, con tutte le pugnette che abbiamo, di un rottame fumante per terra ne facciamo anche a meno. Inoltre, i film sono i film e nella realtà le conseguenze di certe prodezze possono costare molto caro, chiedere al comune di Cavalese per ulteriori informazioni.

Boeing B-52 Stratofortress “gli invidiosih diranno fotosciop”

Quando c’è da averlo più grosso, è inutile anche solo pensare di mettersi contro agli americani. Potete smettere di strabuzzare gli occhi, è tutto vero: la foto qui sopra ritrae un B-52 che fa il pelo – sia all’acqua che alla torre – della portaerei CV-61 USS Ranger.

Andiamo con ordine: Anno 1990, siamo nel Golfo Persico, due B-52 chiamano il controllo volo della USS Ranger per chiedere l’autorizzazione ad un volo radente, così, de botto. Il controllo volo dice sì ma la vera figata viene ora. A 5 km dalla nave il controllo volo chiama l’aeroplano:

USS Ranger: “non vi vediamo”

Pilota B-52: “guardate in basso”

Queste immagini, oltre ad essere assurde, dimostrano le incredibili qualità del B-52 e dei suoi piloti, addestrati a volare a quote ridicole per sfuggire ai radar nemici a bordo di quello che probabilmente è uno dei migliori aeroplani mai costruiti. Non è un caso che l’USAF stia procedendo ad aggiornarli per mantenerli operativi almeno fino al 2040 e forse oltre.

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Il Gobbo Maledetto in volo radente nel 1941

In questa bella foto abbiamo un Savoia-Marchetti SM79 della 278esima squadriglia aerosiluranti mentre vola a bassissima quota: non si sa dove venne scattata (alcuni dicono in nord Africa) ma la cosa certa è che la foto venne spedita il 21 maggio del ’41 dal 1° Aviere Marconista Alfredo di Meglio dall’aeroporto di Gerbini (CT) pochi giorni dopo che la squadriglia vi era stata trasferita dall’aeroporto di Littoria (l’odierna Latina).

Costituita nel settembre 1940, la 278esima aveva come simbolo quello di quattro gatti, due bianchi e due neri, seduti sopra ad un siluro con la scritta pauci sed semper immites, pochi ma sempre aggressivi. Beh, in questo volo radente di grinta ce n’è parecchia!

Per completezza, è giusto ricordare che gli SM79, utilizzati durante la seconda guerra mondiale come aerosiluranti, sono spesso stati oggetto di voli radenti, a pelo di tutto quello che avevano sotto. Lo stesso Martino Aichner, nel suo libro dedicato al Gruppo Aerosiluranti Buscaglia, descrive con dovizia di particolari le prodezze che lui e i suoi colleghi dell’epoca erano soliti fare ai comandi del celebre trimotore. In alcuni passaggi si legge di come il capitano pilota Carlo Faggioni abbia volato così basso e vicino al terreno che una volta a terra trovarono delle spighe di grano incastrate nei portelli dei carrelli. Altri tempi, altri uomini.

Mig-23 Flogger libico che a momenti decapita un tipo

Se in Italia fare un numero del genere potrebbe portare ad un esonero dal volo, la forza aerea libica (FLAF, Free Lybian Air Force) è talmente sburona che li pubblica sul suo stesso profilo social. Fra i vari video che si trovano alla pagina facebook ufficiale della FLAF ce ne sono alcuni che ritraggono dei vecchi Mig-23 ex sovietici volare a quote imbarazzanti, uno dei quali è questo:

“Chist’ so pazz'” (cit.)

La cosa curiosa è che la FLAF al momento ha solamente due Mig-23ML operativi ma, mi pare evidente, schiumano dalla voglia di farli diventare uno. Siete sulla strada giusta ragaz.

Due Tupolev Tu-22 Blinder sotto le cime degli alberi

Ah gli aerei sovietici, che figata! Pochi aeroplani riescono ad essere loschi e attraenti come i vecchi Tupolev Tu-22, specialmente quelli delle prime versioni, i Blinder per gli amici. Spinti da due grossi turbogetti Dobrynin posti ai lati della coda, questi aeroplani sembrano delle grosse freccette. Freccette inoltre molto agili, come mostra la foto qui sopra che ritrae due vecchi Blinder volare al pelo degli alberi a tutta manetta, il tutto in modalità manuale e senza l’ausilio di alcun aiuto automatico.

Pare inoltre che i russi non abbiano perso questa abitudine di volare a pelo degli alberi, nemmeno con i nuovi Tu-22M Backfire:

Ah, a proposito di freccette, beccatevi questo F-104 belga, il cui pilota pare fregarsene altamente della fama dello Starfighter. Dio che aereo meraviglioso!

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Un po’ di Boeing B-17 che non guastano mai

Nonostante il Boeing B-17 venisse costruito espressamente per operare ad alte quote (come vi racconto QUI fu uno dei primi aerei della storia ad essere dotato del turbocompressore, necessario per volare là dove un normale compressore avrebbe lasciato il motore senza aria), il famoso bombardiere se la cavava molto bene anche alle quote più basse, come mostrato in questa bella serie di fotografie.

Questa foto qui sopra è stata scattata durante le riprese del film “War Lover” del 1962 mentre quella qui sotto è uno scatto fatto durante le riprese dello spot pubblicitario “Don’t mess with Texas” del 1991, di cui vi piazzo il video sotto, poi non dite che non vi voglio bene. Attenti a quella Sperry!!

Turbo a bassissima quota, la senti questa pop-off?

Il Republic P-47 Thunderbolt e il Lockheed P-38 Lightning furono gli unici due caccia entrati in servizio durante la seconda guerra mondiale (i tedeschi ci provarono senza riuscirci) dotati di un turbocompressore azionato dai gas di scarico (il moderno turbo per intenderci). Cosa c’è di meglio per far sentire a tutti il sibilo del turbo se non volare ad una quota ridicola?

Chiudi gli occhi e pensa all’Inghilterra

Ovviamente gli inglesi non sono da meno rispetto ai loro cugini ammeregani e in giro è pieno di foto di Spitfire che volano ad altezza tosaerba. Una di queste foto inoltre è tratta dalla serie “Piece of cake” del 1988, nel quale il mitico aeroplano inglese viene condotto da Ray Hanna sotto al Winston Bridge, nella contea di Durham, UK.

Guardando la foto riesco a sentire il possente rombo del Rolls Royce Merlin rimbombare contro le pareti del ponte, facendo risuonare in tutto il bosco circostante i suoi 27 litri di orgoglio britannico.

Sempre da un film (“A bridge too far”) viene questa foto, nella quale uno Spitfire insegue un tipo in bicicletta, immagine che mi ricorda molto da vicino una scena del meraviglioso “Mediterraneo” di Salvatores, nel quale un O-1 Bird Dog arriva in schiena da Abatantuono.

Sukhoi Su-24 che sfiora l’incidente diplomatico

Chiudiamo questa adrenalinica carrellata con una foto storica, per la quale è necessaria una breve introduzione:

Siamo nel 2016 e, nonostante ci troviamo nel Mar Baltico a circa 130 km dal porto russo di Kaliningrad, c’è il cacciatorpediniere americano Donald Cook in mezzo ai maroni. Non si sa bene se sia stato fatto per fini intimidatori o se stessero cazzeggiando, fatto sta che una coppia di Sukhoi Su-24 Fencer ha sorvolato a bassissima quota la nave per circa 20 volte, arrivando a pelare il destroyer ad una quota di circa 30 metri. Stando alla denuncia che gli USA hanno fatto alla Nato, le manovre dei due cacciabombardieri russi sono state additate come “attacco simulato”. Alla fine ci fu un po’ di sana tensione e la cosa – per quanto ne sappiamo noi – finì lì.

Infine, il Mach Loop

Chiudiamo questa poderosa carrellata di immagini ad alto numero di giri con il Mach Loop. Il che? Va beh, ve lo spiego. In Galles – Gran Bretagna – vicino alla città di Machynlleth (Mach) una gruppo di colline crea una valle ad anello (Loop) all’interno del quale i piloti di sua maestà – e anche quelli dell’USAF – si allenano per volare a bassa quota. Online è possibile trovare gli orari dei voli addestrativi e, con un po’ di cash – il posto non è raggiungibile direttamente, mi sono informato e fra aerei, treni e auto a noleggio ci vanno via dei centelli facili –  è possibile raggiungere questo posto magico per farsi strappare la mandibola da un F-15E.

Vi lascio un po’ di foto, che dite, organizziamo una gita?

– fai ciao con la manina –

Articolo del 5 Giugno 2020 / a cura di Il direttore

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  • Fabrizio

    Sito bellissimo complimenti, vera figata
    Permettimi solo un mini appunto… 1 RMV sta per reparto manutenzione velivoli, non volo…. lo so giusto perché c’ho fatto un bel numero di guardie nel 93 94.

  • Antonio Bolzoni

    Ciao bell’articolo, solo pre dire che nell’estate del 96 o 97 ero con mio figlio in vetta al monte Penice, davanti al santuario quando, ad un tratto sentiamo un baccano infernale, erano 2 caccia che sono passati mantenendosi a 10 15 metri dalla montagna, in pratica abbiamo visto gli aerei dall’alto, mica facile da vedere

  • Leonardo

    Bellissimo articolo, ma perché collochi Top Gun negli anni ’90? È una delle massime espressioni del sboronaggine americana anni 80, che ha trovato sostegno anche dalla ripresa delle tensioni con l’Unione Sovietica. Ecco nascere allora pellicole come Rambo II e III, Rocky IV, Alba Rossa, etc.

  • Luciano

    Non ho una foto purtroppo ma anni fa ho lampeggiato con i fari ad un A10 che mi veniva incontro perché non avrei saputo cosa raccontare all’asslsicuratore

    • Fantasma

      E per fortuna non t’ha lampeggiato lui con l’Avenger

  • Mersecchi Rover

    una ventina di anni fa stavo volando con il mio aliante radiocomandato alle Martinelle, un luogo adatto al volo in pendio vicino a Forlì. Avevo il mio modello ad un centinaio di metri di quota sulla verticale del pendio quando ho sentito un tuono possente in arrivo e il Tornado è passato sulla mia testa e SOTTO al modello, per poi tuffarsi nella valletta sottostante andando rasente il monte fino a scomparire basso in direzione di Cervia, dove c’è l’aeroporto militare. Ho visto un Tornado in volo guardandogli il dorso delle ali. Incredibile…. Un ricordo indelebile!

  • giovanni

    buongiorno, sapete dirmi dove si trova quella montagna negli Stati Uniti ? grazie

  • The wizard

    I miei genitori, in viaggio di nozze dal Veneto direzione Irlanda su di una Ibiza system Porsche mi raccontarono che in Inghilterra passarono in una vallata con aerei militari rasoterra ovunque… Ora ho capito dove erano! Son passati quasi 30 anni

  • Ugo

    Notevole. A memoria ricordo un fatto accaduto da queste parti (devo chiedere conferma a mio suocero). Il parroco di Nichelino (credo sia morto da poco tempo ultranovantenne) aveva il brevetto di volo, e una volta fece una scommessa con i compagni della sezione PCI (si parla degli anni ’60 credo, quando i parroci erano parroci e i comunisti erano comunisti): passare in aereo (non so quale) sotto il ponte del Sangone. Ovviamente il parroco vinse la scommessa.

  • Stefano

    Bellissimo. Impressionante il sito e, si, magari si organizzasse un viaggio ad hoc.
    Ma quali macchine fotografiche usano????
    Complimenti ancora

  • Francesco

    Che figata, mi pare che dalle parti di Cavalese li si vedesse molto bene da una funivia! Buffoni.

  • Manuel

    Quando ero in Marina, durante un’esercitazione di simulazione di attacco aereo un G-91, che vołava sotto i Tornado e faceva le veci dei missili antinave, fece la barba alla plancia della mia nave. Il pilota ci avvertì un paio di secondi prima alla radio con queste parole: Vi sfondo la planciaaaa! ”
    Lo scuorno era che ero io al radar di scoperta aerea, non ho visto l’aereo, non ho visto la scena ma ho sentito perfettamente l’avviso e i motori come se fossero stati dentro la centrale radar, che era subito dietro la plancia.

  • Tinto

    Mio zio mi raccontò che in Sicilia, volando su un F84F e dovendo simulare un attacco a bassa quota a delle navi, si abbassò così tanto che, sul lungo mare, fece cascare uno dalla bici.

  • Max_Lo

    Anni 90′, bellissimo airshow tra le montagne in una ex base aerea delle forze armate Svizzera. Quando al mattino arriva un Tornado del 155 “Pantere Nere” da Piacenza e comincia a tirare G a più non posso. Risultato? Divieto di volo durante la manifestazione…….dice la leggenda. Inutile dire che è diventato un’idolo per tutti! Grande articolo come sempre!

  • giustino

    manca la foto del Mig sotto il ponte , bellissimo articolo

  • non per essere bacchettone, ma concordo che una menzione alla (impunita) tragedia del Cermis si potesse fare…
    tutto bello, emozionante e divertente … finché la vita a rischio è solo quella del pilota che fa il “cazzone”

  • Luca

    Non vorrei ricordare male a proposito della foto dello sparviero (il gobbo, senza maledetto, per fare il pignolo) ma avevo letto fosse una dimostrazione fatta in una base, dopo l’8 settembre, per impressionare gli americani. E che finì pure male per un aviere che venne preso. Ma il dubbio che riguardasse un’altra foto è forte

  • Filippo

    Aaahhhh…il mitico Spillone però da la paga a tutti, l’unico dove sono riuscito a salire e provare l’ebrezza per un attimo di sentirmi pilota (ero VAM al 5° Stormo, 102° e 23° Gruppo)

  • Umberto

    Ottimo articolo, solo mi permetto di dire che manca ogni riferimento al mitico spot in stile James Bond della Peugeot 205 (ferro ignorantissimo di cui si parla giustamente in un altro articolo). spot diretto da Gérard Pires.
    Nello spot la 205 sfugge a un attacco di un caccia (forse un F5) e a un bombardamento da parte di un C130 che effettua un volo radente pazzesco.
    Includo link
    https://fb.watch/j45XNCG2bw/

  • Dindi

    Leggenda vuole che il solista delle frecce fece un passaggio sotto il ponte del diavolo a Cividale, da qualche parte dicono ci siano le foto.

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