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Toyota Supra con 11.000 cv, Toretto dove sei?

ARTICOLO INTERESSANTE SUI DRAGSTER QUI

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Se c’è una cosa che non ho mai sopportato è l’ignoranza in ambito automobilistico. Beh, aspetta, anche l’ignoranza in quanto tale non è che proprio mi vada a genio, ma quella che esce quando si parla di auto con certa gente mi fa veramente fumare le pal il cervello. Il fatto che tutti – chi più, chi meno – abbiano un’auto e guidino non fa di ogni persona un esperto di auto o di guida, anzi, a guardare un po’ in giro sembra quasi vero il contrario. Comunque, fra le varie sciocchezze che si sono lette in questi ultimi anni e che sono diventati tormentoni di una noia mortali, fra le Audi che “vanno solo dritte” e le 500 Abarth che “cappottano anche da ferme”, quella che più di tutte mi ha dato fastidio è quella che vede la nuova Toyota Supra denigrata in quanto “è una Z4”.

Bene, partendo dal presupposto che sì, la Toyota Supra ha molto (forse troppo, tipo gli interni) in comune con una BMW Z4 e che sì, il fascino della “vecchia” Supra è inarrivabile, vorrei capire in quale mondo-universo-tempo essere una BMW è un male. Se spogliata la Supra ci trovassimo di fronte ad una Dacia Sandero potrei darvi ragione ma il fatto che molta meccanica della Supra derivi da una BMW di alta gamma credo sia tutto tranne che un problema. Poi c’è l’annosa questione del telaio: “la Supra ha lo stesso telaio della Z4”. Ecco, quando sento questa sbrocco. Qualcuno spieghi in giro che pianale e telaio sono due cose diverse e che basterebbe osservare una Z4 per accorgersi che le manca una cosa che invece la Supra ha, il tetto. Basterebbe così poco per capire che le due auto non hanno lo stesso telaio e che sono profondamente diverse ma, a quanto pare, è più facile scrivere cazzate su Facebook. Me ne faccio una ragione, andiamo avanti.

– ok, magari non soddisfa i fanboy più sfegatati ma, garantito al limone, quella rossa è una macchina eccezionale –

Allora, mentre qui in Europa nessuno (o pochi) sembra prendere in seria considerazione la Supra – che, l’ho provata a Jarama, è un ferro al limite dell’atomico – e in giro praticamente non se ne vedono, negli Stati Uniti Toyota sta dando vita ad una interessante campagna di marketing che vede la sua piccola coupé al centro dell’attenzione, forse proprio per cercare di risollevare le vendite della vettura: con appena 2.884 esemplari immatricolati nel 2019, 5.887 nel 2020 e, ad ora, 6.119 nel 2021, questa nuova Supra, mettetela come volete, sta facendo fatica, pregiudizi o meno.

Se già dal 2019 le nuove Toyota iscritte al campionato Nascar – lo stesso di Giorni di Tuono – hanno le fattezze di una Supra (ci provano, ci riescono poco, sono anzi un po’ bruttine a dire il vero),

dal prossimo anno anche le Toyota ufficiali iscritte al campionato NHRA (quello dei dragster) abbandoneranno lo stile Toyota Camry per abbracciare quello della Supra (in passato c’era stata anche la Celica, figata) con tanto di livrea bianco/rossa e logo GR.

Quella che vedete qui sopra in tutta la sua sfacciataggine è la vettura con cui Toyota parteciperà alle gare di accelerazione più folli del mondo a partire dal prossimo anno con il debutto ufficiale previsto a Pomona nel febbraio 2022, a poche settimane dal lancio – se tutto va come previsto – di DI BRUTTO Volume Uno.

Tuttavia, come i più attenti di voi avranno avuto modo di capire, questo mostruoso Dragster ha giusto giusto le fattezze di una Supra: sollevata la sottile pelle in fibra di carbonio le cui forme ricordano la coupé Toyota, ci troviamo infatti di fronte ad un vero mostro di meccanica, arroganza e potenza che niente ha a che fare con la sua controparte stradale, è un po’ come le vetture da corsa “silhouette” o quelle che corrono nel DTM.

Tempo fa (QUI) abbiamo avuto modo di parlare a lungo di come funzionano i dragster Top Fuel americani e questa Supra non fa eccezione se non per la posizione del motore, che in una Funny Car è posizionato davanti al pilota invece che dietro, una soluzione ottima per sparare le bielle in faccia al poveretto in caso di problemi (che in questa specialità capitano spesso).

Proprio come nei Top Fuel il telaio è un complesso traliccio di tubi di acciaio e il motore è un grosso V8 da 500 pollici cubici (ca. 8,1 litri) alimentato a odio e nitrometano, il tutto per riuscire a generare la folle cifra di 11.000 cv e quasi 10.000 Nm di coppia. Esattamente come nei Top Fuel anche le Funny Car hanno una distribuzione a due valvole per cilindro ad aste e bilancieri, un albero a camme nel basamento e un mostruoso compressore volumetrico di tipo roots che, solo lui da solo, assorbe circa 1000 cv di potenza alla massima pressione. Mi fa impazzire il fatto che il compressore è “chiuso” sul motore da una coperta balistica antiesplosione, necessaria per evitare che in caso di esplosioni del motore questo pesante componente finisca in mezzo al pubblico.

Grazie a questi motori le Funny Car sono solo di poco meno prestanti rispetto ai più veloci Top Fuel: al momento in cui scrivo il record mondiale sui 300 metri (dal 2007 si corre sui 1000 piedi per questioni di sicurezza) per una Funny Car è di 3,87 secondi con partenza da fermo e con una velocità di uscita di poco inferiore ai 540 km/h. Andate fuori e vedete quanto sono lunghi 300 metri, poi tornate pure qui.

Quindi, per concludere, se non vi va bene la Supra standard perché non ha il 2JZ o perché secondo voi è troppo parente della Z4, che dite, questa può andare? È abbastanza Supra per i vostri standard?

Articolo del 24 Novembre 2021 / a cura di Il direttore

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  • Attila

    “vorrei capire in quale mondo-universo-tempo essere una BMW è un male”
    È un male per chi apprezza le sportive giapponesi e i loro pregi: affidabilità, semplicità ed economicità di manutenzione, supporto aftermarket, auto focalizzate con progettisti che non si fanno scrupoli ad andare in una direzione senza grossi compromessi.
    La bmw fa prodotti complessi, da cui derivano un’affidabilità non all’altezza del prezzo, manutenzioni complesse e costosissime, auto pesanti. L’aftermarket è limitato e costosissimo. Vogliono accontentare tutti i capricci degli arricchiti del secondo mondo, il risultato sono dei berlinoni che fanno finta di essere sportivi, co un’estetica da secondo mondo.

    La supra ha un gran motore in un telaio così così, pesante e con un cambio tirato fuori da una berlina di rappresentanza.

    La funny car di cui sopra non c’entra un tubo, poteva chiamarsi yaris.

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