Home / / Fiat Cinquecento Sporting da trackday – La metamorfosi finale

Fiat Cinquecento Sporting da trackday – La metamorfosi finale

Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati, molte cose sono successe e la nostra Fiat Cinquecento Sporting, da bruco bruttino e abbandonato, è diventata una bella farfalla dai colori sgargianti e dal cuore a sedici valvole. Vediamo che abbiamo combinato.

Dopo la “lacrima strappastorie” della prima parte, in cui l’abbiamo salvata dalla pressa scambiandola con una cucina e dopo la seconda tesissima parte in cui siamo riusciti a mettere le ruote su una pista vera e a tornare a casa tutti interi, è ora di farvi sapere com’è andata a finire la simpatica storia della Cinquecento Sporting da Trackday by RollingSteel Garage. Di acqua sotto i ponti ne è passata, perciò vi riassumerò tutto come se fossi uno sviluppatore software alla riunione con i capi. Ma prima, se non siete a conoscenza della nostra storiella, recuperatevela qua sotto.

Parte 1 – Una 500 Sporting in cambio di una cucina usata (ma tenuta bene).

Parte 2 – La belva torna in pista

Cinquecento Sporting Ver. 1.1

Subito dopo essere scesi in pista, ci siamo resi conto che l’assetto che montato sulla macchina era da buttare e che il cambio, oltre a sfollare in terza marcia, era crepato, perdendo olio abbastanza copiosamente. Nessun problema, per fortuna in zona un nostro conoscente stava dismettendo una Seicento con swap 1.4 16v. Ci siamo presentati da lui col portafoglio pieno e il baule vuoto e siamo tornati a casa con il cambio “nuovo” e un assetto completo “ORAP Ammortizzatori” con molle H&R nere da -30mm, stelo accorciato e idraulica indurita per utilizzo racing. Not bad.

A livello di impianto frenante siamo passati ai dischi Brembo MAX baffati, mentre riguardo al corpo vettura fatto di colla vinilica e carta igienica, ci siamo armati di barre duomi e di barre di irrigidimento a tutto spiano: anteriormente sia “sopra” che “sotto”, mentre sfruttando gli attacchi dei sedili posteriori ci siamo costruiti una barra che si è rivelata da subito molto efficace. Finalmente abbiamo trovato una bella giornata di sole in pista all’Autodromo di Modena. Il cronometro si ferma a 1’36”.090

– “Si, quello è sicuramente asfalto” –

– Saverio al “Cavatappi” di Modena –

– “Guarda mamma, come gli Apecar” –

Cinquecento Sporting Ver. 1.2

Piccoli interventi per la nostra Cinquecento, avevamo smania di usarla essendosi dimostrata estremamente divertente, affamata di cordoli e soprattutto e inaspettatamente affidabile. Per dare un sound dignitoso al piccolo ma incazzatissimo FIRE, ci siamo armati di smerigliatrice angolare, eliminando tutte le possibili restrizioni allo scarico e lasciando esclusivamente il silenziatore originale finale per rientrare nei limiti di rumore degli autodromi. All’assetto già efficace, abbiamo aggiunto un camber kit OSRAV (viti con eccentrico da montare sugli attacchi degli ammortizzatori sui mozzi) che ci ha permesso di avere circa 2° di campanatura all’anteriore. In aggiunta, un faro è stato sacrificato per trasformarlo in presa d’aria dinamica. Complice la confidenza col mezzo, il tempo sul giro scende a 1’35”.805

– SCANSATI MAGGIOLONEEEEEE –

– Ringraziamento ulteriore ai ragazzi di Track4fun.com! –

– SPEEEEEEEED –

Cinquecento Sporting Ver. 1.3

Altro giro, altro regalo. Dopo ogni giornata in pista emergono nuove idee, nuove modifiche e si prospettano ore ed ore di lavoro. Ci siamo accorti che la nostra Cinquecento è un po’ imprecisa, non è tagliente come un Miracle Blade 3 serie perfetta. Mettiamo quindi sul piatto una serie di modifiche volte a irrigidire sia telaio che comparto sospensioni. Armati di saldatrice, ci mettiamo a fare del gran “spot welding” nelle zone più critiche e sollecitate del telaio, con tanto di piastre, piastrine e piastroni.

– Pronta per le saldature, con accanto il nostro Luca nella tipica espressione cazzo guardi –

Un lavoro di merda molto lungo e faticoso, ma che unito a un kit di boccole sospensioni in poliuretano Strongflex ci ha dato modo di rendere più precisa e stabile la nostra Sporting. Tornati in pista con un diluvio universale, siamo tornati a casa con un’idea ancora più folle. Nel frattempo, beccatevi la “fiera del traverso” nel video qua sotto.

Cinquecento Sporting Ver. 1.5

Saltiamo ben due step e arriviamo alla versione quasi attuale della nostra Cinquecento Sporting. Volete sapere l’idea folle che ci balenava nel cervello? Avvicinare il nostro progettino da Trackday a una vera macchina da corsa, con tanto di rollbar, gomme slick, freni a disco su tutte le ruote e barre antirollio maggiorate. Ci è voluto tanto? SI. Ne è valsa la pena? CAZZO SI.

Abbiamo iniziato con il rollbar, smontando completamente gli interni e procedendo alla preparazione del materiale, fornito da un artigiano della zona che ci ha preso in simpatia e ci ha permesso di utilizzare le sue attrezzature, i materiali e gli spazi per il nostro progetto. Nell’arco di 4 mesi, in cui le nostre morose e famiglie ci avevano dato per dispersi (siamo apparsi anche a “Chi l’ha visto”), abbiamo tagliato, piegato e saldato metri e metri di tubi d’acciaio e grazie alla incredibile expertise dell’artigiano siamo riusciti a creare un rollbar su misura per la nostra Cinquecento.

 – va che meraviglia –

Finito il rollbar, abbiamo proceduto a adattare il resto della vettura ad uno standard più corsaiolo. Sul “Subito.it austriaco” abbiamo scovato l’introvabile barra antirollio anteriore maggiorata Eibach da 22mm di diametro, mentre al posteriore ci siamo armati di pazienza e della conoscenza ingegneristica di Saverio per adattare una barra antirollio posteriore proveniente da una Ford Focus station wagon. Durante i lavori, abbiamo anche smontato nuovamente il ponte posteriore per riverniciarlo e irrigidire i bracci, oltre che per saldare gli attacchi della barra antirollio.

– L’introvabile barra Eibach maggiorata!  –

Gia che c’eravamo, abbiamo acquistato un kit di conversione dei freni posteriori da tamburo a disco, composto da dischi torniti a misura e pinze di derivazione Punto GT, oltre che di piastre realizzate con taglio laser per il fissaggio delle pinze. Dopo tutti questi upgrade, ci mancavano solo delle gomme specialistiche, la scelta è andata sulle Hankook Ventus F200 slick Formula 4 (rigorosamente usate) che si trovano a prezzi ridicoli, montate su cerchi Mattig a canale rovesciato da 13 pollici e 7″ di canale, uno spettacolo.

Per fare leggermente più casino, abbiamo rivisto lo scarico adattando il “silenziatore” di una Alfa Romeo GTV 2.0 Twin Spark (916) che ci ha gentilmente donato il nostro fotografo Rodrigo dopo averlo smontato e lanciato in giardino. PAZZESCO.

Dopo quasi un anno di fermo, ci siamo concessi due pistate da paura, sia sul circuito di casa (Modena) sia su un nuovo circuito per noi, Varano de’ Melegari, su cui torneremo sicuramente essendo veramente bello, tecnico e divertente. Grazie alle modifiche fatte con tanta fatica e sudore, a Modena il tempo di riferimento per la nostra Cinquecento scende a 1’32″050, ovvero ben 4 secondi più veloce rispetto alla versione “ottimizzata” e il tutto sempre con il fidatissimo e instancabile 1.08 FIRE da 55cv, arricchito solamente da aspirazione, scarico e pressione benzina aumentata.

Cinquecento Sporting Ver. 2.0

Eh già ragazzi, l’upgrade fatto stavolta è troppo grosso per non fare il salto di versione. Leggendo le righe sopra, vi sarete giustamente chiesti: “assetto, freni a disco, gomme slick… con 55cv? Manco ti muovi”. E’ esattamente quello che da mesi avevamo in testa noi e potete immaginare che quando un’officina di nostra conoscenza ci ha fatto presente di aver ritirato una Lancia Y 1.2 16v incidentata, flessibile alla mano ci siamo subito messi all’opera per salvare il salvabile.

– e la 626 muta –

Questo motore in particolare ha subito qualche danno alla parte inferiore, ma ci è servito da ricambi per sistemare gli altri due. Già, quando si ha in mente uno swap importante bisogna essere forniti. Uno è stato recuperato da una Lancia Y gemella da un’autodemolizione della zona, completo di elettronica motore, l’altro era su una Fiat Punto 1.2 16v ELX. Anche qui, avete capito bene, ERA.

– Fuori il motore della prima Lancia Y –

– Il nuovo cuore a sedici valvole della Sporting. Non fate caso alla Punto sullo sfondo (RIP) –

Una Punto incidentata ci ha poi gentilmente donato il suo 1.2 16v, che era stato rimesso a nuovo da poco con i pezzi del motore della prima Lancia Y su cui avevamo messo le mani. Lo so, è un giro complicato, come la sorella della zia del nipote dell’amica di nostra nonna, ma il risultato è che ora abbiamo un 1.2 16v FIRE da montare sulla Cinquecento e uno integro di riserva per eventuali ricambi o preparazioni future.

Prima dello swap, il gloriosissimo 1.108 FIRE doveva venire fuori, dopo 3 anni di pista sempre a 7000 rpm senza pietà, ancora perfetto, nemmeno un grammo d’olio mangiato nonostante i falsissimi 78.000 km segnati dal tachimetro (coff coff schilometrata), mai un sussulto. Visto che la “capra” per motori is for boys, noi abbiamo usato un Iveco Daily 2.5 con la gru per la nostra operazione di smontaggio, roba seria.

Citando il mitico ChrisFix: “Out with the old…”

“… and in with the new!”

Montato tutto con supporti motore nuovi e piastre riverniciate, abbiamo revisionato i semiassi e acquistato una nuova scatola filtro cilindrica in fibra di carbonio, per dare una vera aspirazione diretta al nostro 16v. Finito l’assemblaggio, era ora di armarsi di schemi elettrici, multimetro, pazienza, ghiaccioli al cocco e di adattare l’impianto elettrico. Siccome tra noi nessuno ne sa mezza, ci siamo affidati a l’elettrauto più cazzuto di sempre, nome in codice “Magic”, che in qualche serata di lavoro ci ha realizzato un adattatore capace di far comunicare i due impianti elettrici (motore e auto), permettendoci di utilizzare il quadro strumenti originale con tanto di spie, indicatori benzine e temperatura e contagiri. Tempo qualche settimana ed eravamo pronti per lo shakedown in un aeroporto della nostra zona.

– Smarmittati e pronti a sfidare gli aerei in decollo –

Per l’occasione abbiamo deciso di fare anche due upgrade in termini di peso, per compensare il motore più “ciccione”. Sempre grazie alle nostre connessioni che manco l’FBI, abbiamo realizzato uno scarico completo in acciaio INOX (dal “flessibile” fino al terminale, i collettori sono ancora originali) con tubi di spessore 1mm, riducendo notevolmente il peso. Sempre nell’ottica di alleggerire l’anteriore, ci siamo fatti fare un cofano in fibra di carbonio con anche la gobba per farci stare i collettori di aspirazione del 1.2 16v. Il cofano pesa appena 1,5 kg, PAURA E DELIRIO.

– Steal the look –

– Un vero GRANFERRO –

Appena messe le ruote sull’asfalto dell’Autodromo di Modena per l’ottava volta, mi è tornata in mente l’emozione del primo trackday, le incognite, la paura di non essere arrivati preparati, di tornare a casa con la coda tra le gambe e coriandoli di motore tra le mani. E’ come aver ricominciato da capo, solo con un’auto all’80% matura, collaudata nel tempo e che ormai conosciamo come le nostre tasche (magari metteremo su un’officina di preparazioni per sole Cinquecento Sporting, chissà…).

– Back on track, con la fidata Stilo come auto di servizio! –

Già nello shakedown avevamo capito le potenzialità del nostro mezzo col nuovo motore, ma il cronometro è stata la conferma definitiva. Pur con le gomme slick quasi finite e l’assetto in evidente crisi, siamo riusciti a girare in 1’28”.025, un tempo strabiliante per una macchina partita come “robetta da fare in garage” e ben OTTO secondi dal tempo con vettura stock e gomme stradali.

Verso fine giornata abbiamo tolto le slick per via dell’usura e siamo tornati alle care 175/60 R13 Toyo che usiamo sul bagnato. Il guadagno in termini di accelerazione è pazzesco. Sul rettilineo solo le auto più potenti in pista ci superavano slancio, siamo arrivati “ad annusare il culo” di MX-5, Peugeot 106 Rallye, Twingo RS e simili con una umile Fiat Cinquecento, un risultato per noi impensabile.

–  Sniff sniff sniff –

– Quattro ore a tutto fuoco, test di resistenza per il nostro swap passato a pieni voti! –

Siamo quasi giunti alla fine del nostro progetto, ci siamo dati un limite sia al budget che allo sviluppo della vettura, abbiamo anche altri progetti in mente (oltre che delle bollette da pagare) e quindi i prossimi upgrade sono limitati ad un assetto a ghiera con idraulica regolabile e un treno di gomme semislick che offrano il buon compromesso tra il grip delle slick e leggerezza di cerchi e gomme stradali. Un progetto durato quasi 4 anni, che ha legato per sempre tre amici e trasformato un sogno in qualcosa di concreto, tangibile e velocissimo. Ragazzi, vi diamo un consiglio spassionato: se lo avete sempre sognato un progetto così, mettete insieme due amici e fatelo. Mettetevi in gioco, risparmiate e iniziate a sporcarvi le mani. La soddisfazione che vi darà sarà incredibile e impareggiabile.

Ehi, ora però potrebbe essere il tuo momento: vogliamo fare una bella livrea alla nostra cinquecento, per quanto abbiamo bisogno di idee e suggerimenti. Quindi, tenendo a mente i colori tipici di ///Rollingsteel e il nostro approccio spenzierato, sbizzarritevi e mandateci il vostro disegno a info@rollingsteel.it (va bene anche sulla carta igienica o sul tovagliolo del pranzo sporco di ragù), mettendo in oggetto “LIVREA CINQUECENTO”. La redazione sceglierà il design più bello e troverà un modo (conosci un buon wrappatore a buon mercato?) per farla!

Ah, dimenticavo! Un grandissimo grazie a Davide 458 Italia per le foto che ci ha fatto e che ci hanno permesso di raccontare questa storia!

Articolo del 4 Novembre 2020 / a cura di Mattia Limonta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

  • Mauro

    Non vedevo l’ora di sapere cosa stava capitando a quel 500! Complimenti per le idee e lo sviluppo!

  • Cia91

    Cofano in carbonio e ancora avete i finestrini posteriori in vetro? Dai andate dal brico a prendere 10€ di plexy trasparente, una bella siliconata e via.

  • Igio

    conosco bene quel motore (il 1.2 16v)
    l’aveva la mia sporting, ed era bello arrogante per essere il frullino che era.
    ma quindi non avete avuto modo di mettere mano al cambio 6 speed vero? e magari una coppia conica + corta.
    forse sarebbero le uniche cose da fare (oltre ad adeguare forse l’assetto)
    ultima cosa, i cerchi, vi prego mettete qualcosa di ignorante!!! (i 13″ canale rovesciato era fighi)

  • Gabri

    Grandissimo il Patacco® Rolling Steel sul cruscotto!

Altre cose da leggere