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Ducati Streetfighter V2 e V4 SP, da un estremo all’altro

Troppo o troppo poco la Ducati Streetfighter V4? Ebbene, ora la famiglia delle naked emiliane s’allarga a una entry-level (si fa per dire) per chi pensava che la V4 fosse esagerata e a una top di gamma ancora più esagerata per chi proprio non s’accontenta mai. Sono le nuove Streetfighter V2 e V4 SP, che vanno ad abbracciare virtualmente le V4 e V4 S già a listino. Ma andiamo con ordine.

STREETFIGHTER V2

Dopo la famiglia Multistrada, anche per le naked di Borgo Panigale arriva (o, meglio, ritorna) la versione V2, ovviamente basata sulla Panigale V2. Rispetto alla sorella sportiva, la “piccola” SF ha chiaramente quote e distribuzione dei pesi riviste, con una posizione di guida meno esasperata e ottimizzata per la guida stradale – vedi carico sui polsi ridotto, pedane riposizionate.

Ma è solo apparentemente una operazione “te-la-faccio-easy”, perché resta il motore Superquadro di 955 cc, capace di 153 cv a 10.750 giri/min e coppia di 101,4 Nm a 9000 giri; questa volta, oltretutto, c’è un rapporto finale più corto (15/45 invece di 15/43) per avere maggiore coppia e sfruttare meglio i bassi e i medi. Il forcellone monobraccio, inoltre, è più lungo di 16 mm rispetto alla Panigalina, in modo da avere un filo di stabilità in più data la nuova posizione di guida. Peso a secco 178 kg.

Forche Showa BPF regolabili con steli da 43 mm, Sachs per ammortizzatore di sterzo e mono tarato appositamente per lei. Il cannotto è inclinato di 24°. Per quanto riguarda i freni, l’impianto è lo stesso della Panigale V2 (Brembo M4.32), ma le pastiglie sono meno aggressive.

Per quanto riguarda l’elettronica, c’è di tutto e di più fra ABS Cornering EVO, DTC EVO 2, DWC EVO, cambio elettronico DQS EVO 2, EBC EVO e tre mappature (Sport, Road, Wet). La strumentazione è TFT da 4,3″ e il monociglio là davanti è full-LED con DRL.

Arriva già a dicembre a un prezzo di 17.240 euro chiavi in mano

STREETFIGHTER V4 SP

Che costerà come un viaggio su Marte lo immaginerete già. Ma lei vi ammalia con la sua colorazione “Winter Test” (dai test pre-stagionali di Ducati Corse), vale a dire nero opaco e carbonio a contrasto con il rosso più acceso e il serbatoio in alluminio spazzolato. Poi, per menarvela ancora di più, c’è ovviamente il numero di produzione progressivo in bella mostra sul manubrio.

La SF V4 SP è più leggera di 3 kg rispetto alla V4 S, ma la potenza del 1103 cc resta di 208 cv a 13.000 giri/min, mentre la coppia è di 123 Nm a 9.500 giri/min. Ma… lo sentite anche voi uno scampanellìo..? Ebbene sì: torna la frizione a secco (in realtà l’abbiamo vista anche su Multistrada V4 Pikes Peak come optional), una STM EVO-SBK a 9 dischi, fatta di alluminio ricavato dal pieno; in fondo, qui si parla di andar forte in pista, perciò via la comodità del bagno d’olio a favore di una frizione più adatta per l’anti-saltellamento e per la fluidità di marcia, per non parlare del freno motore variabile grazie alla personalizzazione della molla secondaria.

Che dire, poi, dei cerchi in carbonio (-3,4 kg rispetto a quelli della SF V4) che stravolgono la dinamica di marcia e dei Brembo Stylema R, il tutto ereditato dalla Superleggera V4? Le sospensioni, invece, sono le Ohlins della SF V4 S – forcelle NIX-30 e mono TTX36 – dall’identica taratura ma con un precarico molle forcella ridotto di 5mm e l’ammortizzatore di sterzo è controllato dal sistema Ohlins Smart EC 2.0. Modifiche importanti in ottica pista, come le stesse pedane in lega di alluminio con paratacchi in carbonio e pedali freno e cambio snodati per ridurre il rischio di rottura e snellire il passaggio al cambio rovesciato.

Il comparto elettronica è chiaramente full optional, con piattaforma inerziale a 6 assi probabilmente in grado di rilevare anche l’effetto Coriolis (DTC EVO 2, DSC e DWC EVO, DP, DQS EVO 2, EBC EVO, DES EVO, ABS Cornering Bosch EVO) e con possibilità di personalizzare il tutto.

Ah, il prezzo: da 32.990 euro.

Articolo del 15 Novembre 2021 / a cura di La redazione

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  • ettore

    Mi son sempre chiesto che senso avesse su una naked, per sua natura aerodinamicamente non ottimizzata, montare le winglets. A parte il marketing ovviamente

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