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Consigli per gli acquisti: barcone da offshore Lamborghini Miura

Lamborghini… quando sentiamo questo mitico cognome, a patto di essere dei veri rollingsteeler (a proposito, avete già ricevuto la vostra copia di DI BRUTTO??) vengono alla mente varie categorie ferrose. Automobili Lamborghini, culla di alcune delle auto più sexy della seconda metà del secolo scorso; Lamborghini Trattori, che a partire dall’anno 1948 sforna bestie da soma impegnate a portarci il cibo in tavola; Ferruccio Lamborghini, quel grand’uomo che per ripicca al Commendatore, siur Enzo Ferrari che gli aveva dato del guida-trattori, scrisse il primo atto della saga che tutt’ora continua ad affascinarci con automobili del calibro della Lamborghini Aventador LP 780-4 Ultimae o del restyling della Lamborghini Countach di recente produzione. Quello che invece molto difficilmente vi verrà in mente, perlomeno alla maggioranza delle persone comuni, è la Motori Marini Lamborghini S.P.A. Per quanto ad oggi la società risulti cessata a partire dal 18/12/2020 dopo aver cambiato nome in Officine del Futuro S.P.A., questa realtà è forte di una lunga serie di trionfi nel mondo delle gare offshore.

Tutto ha inizio nel maggio dell’anno 1968. Ferruccio di persona si reca sul lago di Iseo nei cantieri Riva di Sarnico per assistere a una prova del Riva Aquarama. Resta impressionato dal fascino della barca, soprannominata all’epoca “Ferrari dei mari” (qui credo di percepire un’eco nello spazio tempo della stizza che deve aver provato all’epoca). La Aquarama è simbolo di velocità, esclusività, prestigio; non a caso rimarrà in produzione per oltre 30 anni. Quello che impressiona meno il nostro imprenditore sono le prestazioni dei V8 installati di serie sul motoscafo. Decide pertanto di convertire – con l’aiuto di Bob Wallace, all’epoca collaudatore di casa Lamborghini – un paio di V12 di produzione propria. Progettato originariamente per dare potenza alla Lamborghini 350GTV dal celeberrimo Ing. Giotto Bizzarrini (ex Ferrari, che smacco signori), che dopo essersi messo in proprio lo aveva realizzato su commissione di Ferruccio, questo 12 cilindri a V da 3.497 cc di cilindrata era in grado di erogare 360 cavalli a 8.000 giri al minuto. Due V12 vengono modificati fino a raggiungere una cilindrata di 4.0 litri e si lavora di fino sul regime di funzionamento, che spazia da 700 a circa 5.000 giri al minuto, lontano dagli 8.000 originari. Nasce così la Lamborghini Aquarama. Nonostante sia nata nei cantieri Riva, questa strepitosa imbarcazione porta il marchio Lamborghini e lanciata a tutta velocità sfiora i 48 nodi contro i 40 dell’imbarcazione di serie, forte dei 700 cavalli sviluppati dalla coppia di nuovi motori.

La splendida Lamborghini Aquarama di recente restaurata con alle spalle la donatrice dei due motori V12

Da notare in questa foto il marchio Lamborghini-

Ferruccio con la sua creatura in una foto d’epoca-

La Lamborghini Automobili vivrà poi un periodo di profonda crisi negli anni ’70, fino al fallimento ed alla messa in liquidazione dal Tribunale di Bologna il 28 febbraio 1980. Questo permetterà tuttavia l’arrivo di Patrick Mimran, giovanissimo imprenditore svizzero che insieme al fratello rileverà le quote della società trasformandola nella Nuova Automobili Lamborghini. Sarà proprio lui ad avere l’idea di sviluppare il leggendario V12 Lamborghini, derivante direttamente dal motore di Bizzarrini, per adattarlo all’uso marino grazie alle cure dell’Ing. Giulio Alfieri, ex Maserati passato a Lamborghini nel 1975 e diventato direttore tecnico sotto l’ala dei fratelli Mimran nei primi anni ’80. Con l’afflusso dei nuovi capitali nella società, Alfieri riprese lo sviluppo della sempreverde Countach e gli studi su una vettura fuoristrada erede del prototipo Cheetah, nato nel 1977 ma finito nel dimenticatoio a causa del fallimento della società. Diventerà la LM-002, primo fuoristrada di serie della Casa Del Toro. Questo portò anche alla riprogettazione del motore V12 con l’adozione delle 4 valvole per cilindro e un aumento della cilindrata, che nella sua versione più estrema arrivò a 7.2 litri per equipaggiare la LM-004, prototipo creato appositamente per l’Arabia Saudita (dove guarda caso il carburante scorre a fiumi).

Una delicatissima e freschissima LM-004 con le sue 6 mila tonnellate di stazza… poi vi lamentate del Formentor-

Da qui scaturì l’idea di Mimran. In fonte ufficiosa ci è giunta notizia che il dialogo si deve essere svolto più o meno così.

<nel padiglione Sviluppo della Lamborghini>

Alfieri: Boss, potente è potente, ma in Arabia Saudita mi sa che affonda nelle dune co sti 7 litri EDDUE

Patrick: Senti npò Giuliè, mi sa che sto coso poco poco pesa come una… NAVE! Non dire niente, idea del secolo! Tutti al lago!

<tutti alla Patrickmobile verso le onde tempestose>

Il risultato finale dell’ideone sarà un motore V12 a 60 gradi da 8.200 cc di cilindrata, doppio albero a camme in testa, quattro valvole per cilindro e blocco in alluminio, per un totale di 360 kg. Ed è dopo questo ultimo dato che arriviamo all’oggetto del nostro articolo di oggi, ossia consigli per gli acquisti di natale 2021: C.U.V. (Cantieri Uniti Viareggio) “Miura”.

Uno splendido dettaglio dello scafo-

Perché proprio lei?

E perché tutto questo pizzone introduttivo sulla storia dei motori marini Lamborghini?

Le motivazioni sono due, lasciate che ve le illustri. Prima di tutto, c’è una buona dose di papà Castoro in ogni vero rollingsteeler, a noi non solo piace vivere la nostra passione per i motori, piace anche esternarla e cercare di trasmetterla al mondo. Un po’ come quei guasconi di Green Peace che ti fermano per strada cercando di raccontarti di qualche strana causa ambientale riguardante un crostaceo in estinzione nella Patagonia sud-orientale senza rendersi conto di quanto a te piaccia spargere carburanti incombusti nell’ozono. Posso avere un momento per parlarle di nostro Signore il Dio del Ferro?

Questo è come mi sento più o meno ogni volta che scrivo o revisiono un articolo per il Direttore e voi bestie di RollingSteel-

L’altro motivo forse è ancora più importante oserei dire. Dentro il corpo ultraleggero in alluminio di questo missile marino si nascondono non 1 ma ben 2 motori marini Lamborghini.

-Ed eccoli in tutto il loro splendore-

Per quanto il nome ci riporti alla mente immancabilmente la prima supercar della storia, LA SIGNORA, nemmeno a farlo apposta realizzata proprio da Lamborghini, in realtà trattasi puramente di coincidenza, in quanto la barca era originariamente equipaggiata con dei MerCruiser V8.

La Signora, sempre splendida nonostante gli anni che passano… quasi quasi che potremmo chiamarla Janine (cit. per pochi??)-

Ma alla Cantieri Uniti Viareggio, costruttori dell’imbarcazione, devono aver fatto lo stesso ragionamento che fece Ferruccio Lamborghini quel dì sulle rive del lago di Iseo. FACCIAMO LO SWAPPONE!

Avanti con lo SWAPPONE-

Proprio per questo troviamo al posto dei MerCruiser due Lamborghini V12 da 8.2 litri per un totale di 1.440 cavalli (2×720 cv). La barca ha una lunghezza di 11.5 metri ed un peso ridotto rispetto alle altre barche da competizione dell’epoca, proprio grazie al risparmio di peso derivante dal blocco in alluminio dei motori di casa Lamborghini e nelle competizioni si trovava in vantaggio rispetto alle imbarcazioni equipaggiate con motori Diesel.

Lo scafo forma una V molto accentuata dispone di 3 posti, dei quali il centrale è quello dedicato al pilota, come una sorta di antesignana McLaren F1 dei mari. Gli altri due sono dedicati alle fighe al secondo pilota, responsabile della gestione dell’acceleratore e al navigatore. È una cosa che tutt’ora mi affascina personalmente il fatto che nelle competizioni di massimo livello del campionato offshore, volante ed acceleratore siano in due mani diverse, in una sorta di simbiosi massima per portare l’imbarcazione alla vittoria, tipo i robottoni di Pacific Rim.

Dettaglio del sedile centrale-

Qui possiamo vedere i comandi dell’acceleratore a cavallo tra i due sedili-

Non so se mi fiderei particolarmente ad affidare il gas di uno di questi mostri da 2.000 cavalli ad un’altra persona

La C.U.V. Miura venne realizzata nel 1984 per competere nella Classe 1 del Campionato Offshore U.I.M. (Union Internationale Motonautique) con ai comandi Alberto Petri. Nonostante fosse uno dei nuovi arrivati nel mondo delle competizioni offshore, Petri vinse il campionato di quell’anno insieme al collega Franco Statua, garantendo così anche il 3° Titolo Mondiale alla Cantieri Uniti Viareggio e confermandola come costruttore leader nel mondo della imbarcazioni da gara.

Splendida mentre solca le onde

Petri corse come privato con la Miura anche nell’anno 1985, sono numerose le foto che lo ritraggono durante una competizione a Cowes in Inghilterra.

Passiamo ora ai consigli per gli acquisti! Natale si sta avvicinando… e nel caso foste indecisi su cosa regalarvi/farvi regalare, abbiamo proprio quello che fa per voi. O meglio, la RM Sotheby’s ha quello che fa per voi. Questa meraviglia dei mari difatti andrà all’asta il 19 Novembre 2021 a Le Castellet in Francia, ad un prezzo stimato tra i 100.000 e i 150.000 gettoni da 1 euro. Non ha un prezzo di riserva e potreste tranquillamente fare l’AFFARONE e spuntare il PREZZONE in assenza di altri partecipanti. Avete abbastanza tempo per rifletterci e partire alla volta del bancomat più vicino, o andare a trovare la nonna che scende sempre qualche banconota di nascosto. Non assicuro possa bastare,  ma tentar non nuoce!

Iscrivetevi all’asta QUI, non fate i plumoni.

Articolo del 2 Novembre 2021 / a cura di Filip Stefanov Madjov

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