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La Corvette che non sapevamo di volere

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In Svezia, si sa, gli inverni sono lunghi e bui, senza contare che spostarsi è una gran rottura di palle per via di neve, alci e piloti di WRC selvatici.

Ora, cosa deve fare un appassionato di auto, in quei sei lunghi mesi di inverno?

Quello che farebbe qualunque appassionato di auto: lavorare alla propria vettura, in attesa del disgelo, per poi potersela godere serenamente.

Jim Bjork (di By Bjork) non fa eccezione, è un grande appassionato ed ha le idee molto chiare; a lui piacciono le auto americane (come a molti altri in Svezia, tra le altre). Però a Jim piace anche lo stile giapponese che strizza un occhio un po’ ai bosozoku, un po’ al parcheggio di Daikoku e un po’ alle preparazioni estetiche liberamente ispirate al mondo delle competizioni come possono essere il glorioso Gr.5 in Giappone o il campionato IMSA in America.

Ok, non ha effettivamente le idee chiarissime.

Ma a noi di RollingSteel piace proprio per quello.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui un paio di giorni fa, per capire che cosa gli frullasse in testa, quando ha tirato fuori dal cilindro, senza che nessuno se l’aspettasse, una Chevrolet Corvette C4 ZR.1 che ha lasciato tutti col culo in terra.

Dapprima si speculava fossero dei render, voci prontamente smentite dallo stesso Jim perchè, si sa: è il duro lavoro a parlare, non le chiacchiere.

Corvette C4 Bjorn WIP

Jim è nato e cresciuto in mezzo alle auto, la sua famiglia vendeva e tutt’ora vende ed importa auto, con una predilezione per i bestioni a stelle e strisce.
Da qui, per hobby, con gli amici, invece di bersi una birretta e raccontarsi quattro cazzate, han deciso di mettersi a preparare mezzi fuori di testa, come fu già la sua Corvette C5 caramello con kit Rocket Bunny e tanto di Works Meister, perché sì.

Corvette C5 Bjorn

Però questa volta, alla mia domanda “come mai proprio la Corvette C4?” Jim mi ha dato la risposta che speravo di sentire, ossia che la C4 dà la sensazione di essere una supercar senza che lo sia e risultando la ‘Vette più economica al momento, ha deciso di mettersi di buzzo buono e si è detto “proviamo a fare una C4 stile JDM, visto che non l’ha mai fatto nessuno, tanto è da un bel po’ che ce l’ho in mente”.

Beninteso, quando più su ho detto che Jim e i suoi amici lo fanno per hobby ero serio: non hanno un workshop stile Gas Monkey Garage. Questi si infilano le schegge di fibra di vetro nelle mani per il gusto di farlo, sono molto più hardcore di tanti sedicenti “appassionati”.

Corvette C4 Bjorn WIP front

Fatto sta che dopo sei mesi di lavoro di taglia e cuci, di prove e carta vetrata, la “Corvette dei Vichinghi” prende forma, con un alettone mutuato da Gran Turismo 2, parafanghi che potrebbero ospitare una portaerei, degli Advan SA3R che farebbero sciogliere anche il più stoico detrattore dei tre razze e un look cattivo che pare l’uomo tigre de notte. E poi, alla fine, la chicca: il paraurti anteriore che Bjork ha piantato su questa Chevrolet Corvette era in origine destinato ad una Nissan 180SX, sapientemente tagliato e modificato per incastrasi alla perfezione sul frontale di questo ferro americano.

Credits: Carthrottle

La scelta del colore è ricaduto su un Teal Blue (Verde Acqua, da noi, che è lo stesso del nostro logo) che accentua le forme e dà un feel a metà strada tra Miami Vice e una schermata per musica city pop su youtube. Tutto l’insieme rievoca un tempo che quest’auto non ha mai vissuto, crea un fasullo effetto nostalgia.

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Nel reparto performance la situazione è rimasta piuttosto conservativa, con poche semplici modifiche classiche al buon vecchio V8, come aspirazione, scarico e centralina, il nostro amico svedese ha detto che non esclude nulla, per il futuro.

Al momento si accontenta dei suoi cavallini di serie e, dopo che gli abbiamo chiesto se non gli sembrano un poì pochi, ci ha detto che, per il momento, vuole ragionare “low ‘n slow”. Insomma, se fosse stato italiano ci avrebbe detto il più classico dei “fly down regazzì”.

Quando ho chiesto a Jim se avessero intenzione di cominciare con una produzione in serie di questi kit, ha ammesso di essere rimasto sorpreso dal feedback che ha ricevuto e che ormai anche a lui sembra inevitabile cominciare a buttar giù due stampi per la commercializzazione anche se, all’inizio, sarà una limited run.

Proprietari di Corvette C4, fatevi un regalo. Detrattori dei camion americani, siate sinceri, questo è un ferro pazzesco.

Inoltre, foste mai affamati di altre foto di questa astronave azzurrina, sappiate che a breve ci scapperà un set fotografico ad hoc che non mancheremo di pubblicare.

Edit di Giovedì sera 23 aprile: Inizialmente avevamo scritto che la Corvette in questione fosse una ZR.1 ma, come ci è stato fatto notare da una suocera su facebook, l’informazione era errata. Abbiamo corretto, tutto a posto, che nessuno tocchi la Corvette!

Nel frattempo, se vi piacciono i carri americani, potremmo avere del materiale per voi!

Per le foto della Corvette acchittata ringraziamo di brutto Björn Billsten!

Articolo del 22 Aprile 2020 / a cura di Filippo Roccio

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