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The Beast, la macchina con il motore di uno Spitfire.

Ci eravamo lasciati con la possibilità di portare a casa un blocco di Alluminio, Acciaio, Ingegneria e Gloria che ha semplicemente contribuito a dare una svolta alla storia del ‘900 (QUI l’articolo).

Robetta, insomma.

Ci rendiamo conto che i consigli per gli acquisti di Rollingsteel.it, composto notoriamente da persone concrete, realiste e stimate dell’internet,

(foto scattata durante una riunione di redazione)

vengano presi molto seriamente e qualcuno potrebbe compiere l’insano gesto il grande passo e fare un’offerta all’imminente asta. Abbiamo già informato i nostri avvocati della possibilità.

Ora, nel precedente articolo abbiamo omesso di specificare che il Rolls-Royce Merlin in oggetto non fosse fornito come funzionante, ma “Display Only”, ovvero vuoto.

Un gran peccato, vero, ma poniamo caso che vi avanzino gli “internals”: tutti bene o male abbiamo da qualche parte in cantina o in solaio dei pistoni o un albero motore di un V12 aeronautico da 27 litri della seconda guerra mondiale, diciamocelo.

In questa probabilissima evenienza la domanda nasce spontanea: “E mo’ dove lo metto?”

È uno di quei rarissimi casi in cui MIATA non è la risposta.

(non questa volta, mi spiace)

Fortunatamente ci viene in aiuto un certo John Dodd, definito da molti un “Eccentrico Signore Inglese”, come spesso si indicano in maniera educata le persone completamente matte da legare.

Il nostro amico John negli anni sessanta era il proprietario di una officina specializzata in cambi automatici per grosse auto di lusso. Un bel giorno ereditò un progetto incompiuto da un altro eccentrico Signore (vedi sopra), che probabilmente una mattina si svegliò confuso, ma abbastanza sobrio da liberarsene. John si portò quindi a casa un immenso motore vagamente fissato su quattro trafilati di acciaio, riuscì in qualche maniera a collegarci una trasmissione modificata General Motors TH400 e ad avvolgere in tutto in tanta, tanta, ma veramente TANTA fibra di vetro.

Tipo un enorme Burrito messicano, del quale prenderà anche per il colore.

(la presentazione alla stampa specializzata)

Nonostante l’eliminazione dei compressori il mostro che nacque, coerentemente battezzato “The Beast”, comparve ufficialmente nel libro del Guinness dei primati come auto stradale più potente al mondo…e ci rimase per parecchio tempo!

Si parla (non ci sono dati certi, come sul mostro di Lockness) di circa 950/1.000 cv a…2500 giri, il tutto su di una baguette beige a 3 marce di quasi 6 metri, dal peso piuma di 2500kg con i freni e le sospensioni posteriori di una Jaguar Xj12 e la calandra di una Rolls Royce.

(hey, dov’è la calandra della Rolls?)

Ecco, appunto, la calandra Rolls Royce…che non c’è più, sapete perché?

La leggenda vuole che un giorno arrivò in Rolls una telefonata da un proprietario Porsche tedesco il quale, molto incuriosito, chiedeva informazioni sul loro “nuovissimo modello” che quello stesso pomeriggio lo aveva sorpassato ad una velocità pazzesca sull’ Autobahn. Ovviamente, dopo pochissimo tempo e qualche indagine, il nostro eroe dovette confrontarsi in tribunale per utilizzo improprio del marchio inglese.

Il fatto che John si presentasse ad ogni udienza parcheggiando l’arma del delitto proprio di fronte al tribunale non lo aiutò nella fragorosa e scontata sconfitta, che gli costò parecchie sterline, ma fortunatamente non la sua amata creatura.

Ma volete sapere la cosa più spassosa della storia?

In una intervista ad un giornalista inglese, una decina di anni fa, Dodd ammise che il fantomatico “proprietario Porsche” che fece la telefonata negli uffici Rolls-Royce fu…lui stesso con finto accento tedesco!

Ragazzi questa è coerenza nell’essere EROE anche e soprattutto nelle situazioni avverse.

Dai racconti delle pochissime fortunate persone che l’hanno guidata (fortunate ad essere sopravvissute, ovviamente), The Beast risulta essere molto più docile e gestibile di quanto si creda. Tutti concordano sul fatto che sembri di viaggiare su un tappeto volante e che abbia una progressione surreale: sensazione data dal fatto che il motore aeronautico gira veramente bassissimo: il minimo è a CENTOVENTI giri la forbice di utilizzo è di nemmeno un paio di migliaia di giri! In pratica l’unica lancetta che vedrete muoversi nel cruscotto sarà quella del tachimetro, mentre il contagiri sembrerà bloccato.

Mr. Dodd racconta di essere arrivato a quasi 300 Km/h su quel coso.

Il tempo per controllare la velocità sarà comunque poco perché la vostra attenzione dovrà andare soprattutto all’indicatore della temperatura dell’olio. Il Merlin è un motore progettato per prendere aria a quasi 600 Km/h, capirete che averlo dentro il cofano di un’auto mentre siete in tangenziale non sia proprio una situazione ottimale per il raffreddamento. In vostro aiuto ci sono radiatori delle dimensioni di una smart che contengono 45, si quarantacinque, litri d’olio.

Ok, il motore motora, e graziealca ci mancherebbe anche, ma come curva?

Semplicemente NON curva.

Per fare una rotonda si deve andare a fondocorsa con lo sterzo, per cambiare corsia basta il pensiero di farlo e l’inerzia farà il resto, tritando qualsiasi cosa ci sia nel mezzo. Il giornalista che l’ha provata recentemente ha dichiarato che il pilota ideale di questo ferro dovrebbe avere dalla vita in giù il fisico di una ballerina del Bolshoi per gestire con delicatezza estrema il pedale destro e dalla vita in su quello di un camionista body builder ucraino, per riuscire a far girare di qualche grado la prua.

Tutto ciò è meraviglioso.

Oggi Mr.Dodd ha 86 anni e vive da decenni a Malaga, dove ha trasferito la sua attività di riparazione cambi per Rolls Royce e Bentley.

Anche la sua creatura è viva e vegeta e dagli anni 70 ad oggi è stata la beniamina di decine di raduni e manifestazioni. Ovviamente, con i suoi consumi medi di 850 METRI per litro di carburante è soprattutto stata la beniamina di tutte le pompe di benzina dell’Europa Occidentale.

(The Beast nel suo ambiente naturale, il benzinaio.)

Articolo di Umberto Beia, il nostro inviato nel mondo delle cose strane.

MA NON CREDETE SIA ORA DI PIAZZARE UN PATACCO SUL VOSTRO FERRO?

Articolo del 17 Aprile 2019 / a cura di Il direttore

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  • Si dice che il Merlin di questo prototipo unico provenga da un Lancaster (uno dei 4 motori) e non da uno Spitfire.

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