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Picasso PS-01, carbonio elvetico a tutto gas

La Svizzera è un paese meraviglioso, dove tutto fila liscio e la gente vota contro l’abolizione del canone TV. Roba che se un qualsiasi esponente politico italiano facesse una campagna elettorale basata sull’abolizione del canone TV, sarebbe eletto con il 99,9% delle preferenze.

È anche un posto difficile per gli appassionati della velocità e delle auto. Le gare automobilistiche sono state vietate in tutto il territorio sin dal 1955 in seguito al terribile incidente alla 24h di Le Mans (ad eccezione di due GP di Formula E tenutisi a Zurigo e Berna nel 2018 e 2019), se si superano eccessivamente i limiti di velocità si rischia diretti il gabbio.

Inoltre, a parte qualche progetto bizzarro e puramente stilistico come la Sbarro Super Eight, in Svizzera non si sono mai costruite automobili in serie. Beh… fino ad oggi.

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Quella che vedete è l’anteprima di un mega ferro “Made in Switzerland”. Signori, vi presentiamo la Picasso PS-01, costruita dalla Picasso Automotive, ad ora l’unico costruttore di auto Svizzero. Vi dò due numerini?

Motore: V6 Biturbo da 600 cv A BENZINA di provenienza TOP SECRET

Peso: circa 900 kg

Prestazioni: da occhi fuori dalle orbite

Arroganza: Totale

Se fin ora le parole ferro e acciaio vi risultano barrate non è un errore del vostro nuovo smartphone, ma perché la Picasso PS-01 promette di essere “l’auto in carbonio più pazzesca di sempre”.

Picasso Automotive nasce dal sogno di Stefano Picasso, che poco più di un anno fa fonda l’azienda che porta il suo nome e parte subito all’assalto del mercato delle supercar. Da un’idea ben precisa prende forma la PS-01, vettura dalle forme pure, filanti, plasmate dall’estrema libertà che la fibra di carbonio concede. Non esiste una forma impossibile, l’unico limite è la fantasia.

Precisione svizzera, fantasia italiana e tecnologia mondiale

Che dire di tutto ciò? Sembra il connubio perfetto. La precisione svizzera è estrema, vi basta pensare che uno dei pannelli che compone la PS-01 è lungo 3,2 metri, il più lungo mai plasmato per un impiego automotive, e rispetta una tolleranza di 1/100 di millimetro. I miei colleghi diplomati all’ITIS stanno sicuramente già spulciando le tabelle delle tolleranze dimensionali increduli. Perché il carbonio? Per ottenere leggerezza, rigidità e sicurezza. Il tutto in meno di 900 kg di peso. Colin Chapman approved.

La fantasia italiana è una caratteristica che spesso viene attribuita a “noi dello stivale”. Il design è curato da Roberto Curtò, grande visionario e già designer di splendidi e filanti motoscafi ad alte prestazioni e yacht. Ma questa PS-01 ha anche un meraviglioso cuore italiano. Un rabbioso V6 Biturbo da circa 600cv montato in posizione centrale-posteriore, che spinge questa leggerissima supercar Svizzera con l’arroganza e la classe tipica dei motori italiani. Se chiudo gli occhi posso già immaginare le sfiammate in scalata, la botta di coppia fuori da un tornante e il limitatore che mi “suggerisce” prepotentemente di cambiare marcia mentre esco a ruote fumanti da una curva. Le premesse sono straordinarie.

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Infine la tecnologia mondiale è quella che sicuramente permetterà a questa meraviglia di fare davvero bene, a partire dal cambio sequenziale Sadev alle sospensioni Ohlins, dall’impianto frenante Carbo Brake, ai sedili realizzati appositamente per la Picasso PS-01 da Sabelt.

Per vedere la prima Picasso PS-01 completata e testata in pista dobbiamo aspettare la primavera del 2021, ma questa nuova supercar direttamente dal rigoroso e perfetto Canton Ticino è tra noi, pronta per farci sognare e riportare l’essenza della leggerezza, del rapporto peso potenza assurdo e della genuinità nel mondo delle supercar.

Articolo del 12 Gennaio 2021 / a cura di Mattia Limonta

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  • Flavio

    E se questo v6 fosse quello della giulia??madò….

  • Matteo

    In passato c’è stata un’altra supercar svizzera tutta carbonio: la Orca C113, motore V8 biturbo Audi preparato MTM (650 CV), ma purtroppo non è mai arrivata alla serie. Vedremo questa nuova creazione…

  • KP

    Tra i marchi svizzeri di automobili vi siete dimenticati di citare la Monteverdi e la neonata Piëch Automotive.

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