Home / / PBR, RBA e SOC-R: sui fiumi con stile e arroganza

PBR, RBA e SOC-R: sui fiumi con stile e arroganza

Spot al volo: DI BRUTTO Volume Zero è terminato, le poche copie rimaste le potete trovare da Hobby Modellismo a Villanova di Castenaso (BO) o vi toccherà venire al nostro “Natale in Balotta” il prossimo 18 dicembre (se il tempo tiene, evento QUI). In alternativa, io ve lo dico, sono tornati i prespaziati!

———————-

Diciamo che avete appena letto l’articolo sullo Huey (che vi si possa ingolfare l’auto se non lo avete fatto) e, dopo esservi fomentati ed esservi sparati svariati film e filmati sull’argomento, ora siete gasati duri e volete anche voi il vostro pezzettino di Vietnam.

Ma non avete il brevetto e procurarsi uno Huey potrebbe essere un problema (nel caso però c’è un A-4, che va sempre bene)

Facciamo così, ripercorrendo mentalmente le immagini di film e documentari su quel disastro che fu la guerra del Vietnam magari non vi sarà sfuggito che il nostro amico bi-palato spesso operava insieme ad un altro mezzo, con il quale formava una coppia micidiale, e che di sicuro vi avrà fatto rizzare… i peli della schiena: la Patrol Boat, per gli amici (e soprattutto i nemici) PBR dove R sta per River.

Bene bene, sviluppiamo un po’ la parte umida dell’argomento prima di arrivare all’offertona del giorno. La PBR nacque dalla necessità di pattugliare e controllare il delta del Mekong e i suoi innumerevoli canali, in cui la guerriglia dei Charlie poteva nascondersi al riparo della giungla e muoversi ovunque tramite i corsi d’acqua. Alla Marina venne in mente quindi di farsi approntare un mezzo atto allo scopo. Caratteristica principale: doveva essere veloce!

La commessa venne assegnata alla Uniflite inc. di Bellingham (Washington) specializzata in scafi in vetroresina: questo svolsero bene il loro compitino e tirarono fuori uno scafo rigido di poco meno di 10 metri di lunghezza e largo 3.2 mt.

– Cattiveria ne abbiamo –

Motorizzata con due motori Detroit Diesel 6V53N da 318 c.i. (5.2 l) da 220cv l’uno atti ad azionare due possenti idrogetti Jacuzzi (per davvero) 14YJ4022B, questa fu la prima barca militare con questo tipo di propulsione. Fu scelto l’idrogetto perché rispetto ad una propulsione classica avrebbe avuto meno problemi nelle acque basse del fiume. Non aveva timone, perché gli idrogetti avevano comandi indipendenti e potevano anche essere ruotati facendo in pratica girare la barca su se stessa in uno spazio minimo. Come il freno a mano nei piazzali ma in versione acquatica.

– Andranno bene come ricambi per l’idromassaggio? –

L’equipaggio era di 4 uomini e l’armamento era costituito da una torretta girevole a prua con due cal. 50 binate, una M60 a poppa, una o due mitragliatrici leggere da 7,62 mm montate sui lati di babordo e tribordo e un lanciagranate Mk 19. Inoltre, il loro complemento di armi di piccolo calibro includeva fucili M16, fucili a pompa, pistole .45 ACP e bombe a mano, trick e track e vuvuzuela. A voler proprio esagerare, alcuni battelli a poppa abbinavano una mitragliatrice cal. 50 sopra un mortaio da 81 mm mentre altri avevano un cannone automatico Mk16 Mod 4 Colt da 20 mm.

 Per contenere il peso non c’era corazzatura se non ai lati del timoniere e attorno alla torretta di prua. Quello che poteva essere elencato nella sezione “difetti”, alla fine si rivelò una bazza poiché si scoprì che proiettili degli rpg non trovando resistenza all’impatto non esplodevano e trapassavano da parte a parte lo scafo senza fare grossi danni.

Grazie allo scafo in VTR sia la stazza che il pescaggio erano minimi, parliamo di solo 6.5 t e 60 cm a pieno carico, il tutto a vantaggio di una velocità intorno ai 24-25 nodi.

– Si volaaaaaaaaaaaaaa –

Dopo un po’ venne approntata una seconda versione in cui venne migliorato lo scafo (soggetto a crepe e rotture) e il sistema di aspirazione degli idrogetti che ingurgitavano oltre all’acqua, fango alghe e zozzerie varie riducendone l’efficienza e la vita utile.

Ad ogni modo, da quando misero lo scafo in acqua le PBR presero il dominio dei fiumi, andavano a manetta ed erano armate fino ai denti, in poche parole nessun battello poteva sfuggirgli e sapevano farsi rispettare. Avevano però il difetto di essere poco discrete, il caldo borbottio (per dire un eufemismo) dei loro motori faceva drizzare le orecchie ai vietcong da parecchie miglia di distanza facendo andare a vuoto più di qualche operazione. Per questo motivo, spesso, i comandi ordinarono che nelle missioni notturne si dovesse procedere al minimo con un solo motore.

Tra l’altro, momento nostalgia, esisteva anche un gioco per Amiga che forse qualche nerd degli anni 90 ricorderà: Gun boat simulator

Delle circa 250-300 imbarcazioni “originali” che vennero prodotte poche sono tornate, la maggior parte sono rimaste in Vietnam o affondate o assorbite dalle forze locali ma per questo la barca non ha smesso di evolversi seguento il diverso andamento degli scenari bellici internazionali: non ci sono più guerriglieri da inseguire lungo i fiumi e la PBR di oggi quindi si chiama RAB e cioè Riverine Assault Boat o SOC-R Special Operation Craft Riverine. Un mezzo con cui poter infiltrare ( e soprattutto esfiltrare) una squadra d’assalto, il tutto alla massima velocità possibile.

– Quando suonano per la mensa ma sei in ritardo –

Lo scafo è diventato d’alluminio, la lunghezza è ora di 33 piedi (10 metri e spiccioli), i motori sempre due ma più grossi, 2 Yanmar 6LY2A-STP sei cilindri turbo con una cilindrata 354 c.i. (5,813 litri) da 440cv l’uno, quindi 880cv in tutto! Il doppio di una PBR originale.

A spingere questo mezzo ora a posto degli Jacuzzi ora abbiamo 2 Hamilton. No, non il pilota di F1 e suo fratello con le pinne, ma due HJ292 che permettono una velocità fino a 45 nodi (e un consumo di 1 gal x miglio nautico)!

Ricordiamo inoltre che la bilancia si ferma a 9.5 t a pieno carico (quindi armamento incluso) e il pescaggio è rimasto circa 60 cm sempre full load. Quindi potete anche andarci a sboronare per fossi e marane a rincorrere le nutrie.

– Gli stessi idrogetti li monta anche il CP 800 della guardia costiera, ma fa solo 30 nodi –

L’equipaggio è ora di 12 membri , 4 marinai e 8 Seals, e l’armamento standard (ma ci sono molteplici combinazioni) è: 2x GAU-17 miniguns (BBBRRRPPRRPRPPRPRPRPR), 1 mitragliatrice M2HB cal. 50, 2 mitragliatrici leggere M240B cal 7.62 mm e 2 lanciagranate da 40 mm Mk 19.

(zoomate sulla faccia di quello in piedi tra i due minigun)

LA RAB è il mezzo ufficiale dei Seals per le operazioni fluviali e se non vi basta sappiate pure che è fatta apposta per essere imbarcata e catapultata dalla stiva di un C-130 (come bagaglio a mano era un po’ difficile farla passare), la cosa è raccontata bene in una puntata di Jack Ryan Stagione 2, quella con Jim come protagonista.

È così figa che tutti vogliono saltarci dentro.

Ora immaginate di essere americani, di vivere nella regione dei grandi laghi. È il periodo delle vacanze di primavera e in acqua c’è gnagna a palate. Tra la miriade di barche e barchette, ad un certo punto un tuono, e dietro mille spruzzi arrivate voi belli come il sole, arrogantemente a tutta manetta a bordo di una bestia del genere per far capire chi comanda.

Sogno? No! Su eBay c’è infatti in vendita una RAB (ovviamente spogliata di tutto l’armamento) per appena AL MOMENTO IN CUI SCRIVIAMO 395.000 biglietti verdi (carrello compreso) ma siccome mancano ancora sei giorni alla fine dell’asta i prezzi, probabilmente, saliranno. Tanto? Bhe calcolate che costava allo stato la bellezza di 1.4 milioni l’una, e viaggiare a 45 nodi in acque profonde come una pozzanghera facendo evoluzioni impossibili agli altri natanti non ha prezzo quindi non fate i barbony e fate la vostra offerta QUI.

PS il truck in foto è acquistabile separatamente, ma visto che avete fatto 30… fate pure 31

Articolo del 1 Dicembre 2021 / a cura di Roberto Orsini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Altre cose da leggere