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Su eBay c’è un motore del Tornado in offerta

Senza stare a fare troppi complimenti, siamo tutti abbastanza concordi sul fatto che il vecchio Tornado sia un ferro incredibile.  Le sue prestazioni a bassa quota lo hanno reso celebre (anche se qualcuno ha esagerato) e la sua ala a geometria variabile è tutt’ora una chicca di ingegneria. Entrato in servizio nel 1979 (in Italia nel 1982) e costruito da un consorzio industriale alquanto strano (ne facevano infatti parte aziende appartenenti a nazioni che fino a 30 anni prima si tiravano bombe e saracche a non finire, British Aerospace per la Gran Bretagna, Messerschmitt per la Germania Ovest e Fiat aviazione per lItalia), il Tornado fu la risposta alle necessità europee di un cacciabombardiere degno di questo nome. Non come l’F-104 G che i tedeschi hanno trasformato in cacciabomba e basta, pazzi.

Comunque: verso la fine degli anni ’60, con il chiaro intento di creare un aeroplano che potesse asservire ad un ruolo che all’epoca era delegato a molti aerei diversi, venne fondata la PANAVIA (pan = tutto), con il requisito di creare quello che in codice si chiamava MRCA (Multi Role Combat Aircraft), un aeroplano da combattimento in grado di eseguire con successo missioni di attacco al suolo, ricognizione, difesa aerea e antinave. Secondo i programmi, questo MCRA avrebbe sostituito una pletora di aeroplani spesso vecchi come, per l’appunto, gli F-104 G tedeschi utilizzati scioccamente come bombardieri o in impieghi a bassa quota o gli Avro Vulcan e i Blackburn Buccaneer della RAF.

Vi caccio un po’ di foto che ho fatto a Donington l’anno scorso, vé che bombe

Comunque, studia che ristudia, nel 1970 la PANAVIA se ne esce con due disegni di massima, il P100 monoposto e il P200 biposto. Nonostante la Germania Ovest avesse votato per il primo, la RAF se ne fregò e scelse il secondo, l’aereo che poi diventò il Tornado vero e proprio, mettendo così in crisi anche l’Italia che si trovò obbligata a dove addestrare un equipaggio di due uomini invece che uno solo, praticamente raddoppiando i costi di gestione dell’aeroplano. Qui ci sta una brevissima digressione: come avvenuto per l’Eurofighter Typhoon nel 1998 e come avverrà per il Tempest nei prossimi anni, gli aerei figli di questi accordi anglo-italo-tedeschi hanno sempre nomi di venti burrascosi. A differenza però dell’Eurofighter Typhoon che fece incazzare i tedeschi perché quel nome ricordava loro l’Hawker Typhoon che spianò le armate dell’esercito Nazista, il problema non si pose con il Tornado. Questo perché, molto probabilmente, le persone hanno la memoria un po’ corta: non dobbiamo infatti dimenticare il vecchio Hawker Tornado, gemello diverso dell’Hawker Typhoon, ma che al posto del folle famoso Napier Sabre aveva un Rolls-Royce Vulture, uno strano motore a 24 cilindri ad X da quasi 1.800 CV ottenuto unendo, uno sopra, uno sotto, due motori V12.

– Hawker Tornado, notare i doppi tubi di carico relativi alle due bancate per lato –

Bon, finito lo sproloquio, torniamo al discorso originario: le cose strane su eBay che le vorrei tutte.

Come spesso abbiamo visto su rollingsteel.it, sui siti di aste online è facile imbattersi in chicche piuttosto particolari che farebbero sbrodolare qualunque appassionato di auto/motori/aviazione. Ci fu la volta che trovai in offerta un Rolls-Royce Olympus ex Concorde, poi ci fu la Jordan ex Takuma Sato per completare con quel cesso fuori misura della Limo-Jet, un learjet trasformato in limousine, indovina un po’ dove, in America.

CHI DIMENTICA È COMPLICE

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Bene, ho iniziato l’articolo accennando a quella figata del Tornado perché, cazzeggiando amabilmente su eBay, mi sono imbattuto in un mitico Turbo-Union RB199, la turboventola che, a coppie di due, equipaggia il famoso cacciabombardiere a geometria variabile. Ora, se avete le tasche gonfie, alla modica cifra di 81.000,00 buoni da un euro, potete portarvi a casa un motore capace di generare circa 4.300 kg di spinta a secco e fino a circa 7.500 con postbruciatore, sufficienti a spingere la macchina della nonna – sulla quale giustamente questo motore dovrebbe essere swappato abbattendo i sedili posteriori – a Mach 2.

Figlio di una joint-venture che vedeva fra le sue fila aziende del calibro della Rolls-Royce, la MTU e la Fiat Avio, il Turbo-Union RB199 è in realtà un ferro pazzesco, uno dei motori d’aviazione più interessanti mai costruiti. Oltre a fare un utilizzo spropositato di lega di Titanio Ti-6AL-4V (90% titanio, 6% alluminio, 4% vanadio), la turboventola basa infatti il suo funzionamento su tre alberi concentrici (e già qui, tanto di cappello) che collegano i tre stadi del compressore (bassa, media e alta pressione, 12 stadi complessivi, tre, tre e sei) alle rispettive turbine.

La figata è che i due compressori di bassa e media pressione girano in senso orario mentre quelli di alta girano in senso antiorario, riducendo così gli effetti giroscopici del motore che, seppur in maniera marginale rispetto ad esempio ad un aereo ad elica, possono avere un risultato negativo sull’inviluppo di volo dell’aeroplano, specialmente nelle fasi di emergenza (gli effetti giroscopici del motore del F-104 erano alla base di un fenomeno spesso letale chiamato “accoppiamento inerziale”, ne parleremo approfonditamente a tempo debito).

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Una volta installato sull’aeroplano, il motore era alimentato da una complessa presa d’aria a geometria variabile (la presa d’aria, in un motore a getto, ha il compito di modulare la velocità e la portata dell’aria in ingresso al motore alle varie velocità e condizioni di volo) sviluppata dalla Rolls-Royce, partendo dai dati ottenuti dall’esperienza fatta sul campo con il mitico Concorde, anche lui dotato di una presa d’aria al limite della fantascienza.

– fate caso alla presa d’aria di questo F-15 Eagle, il concetto è lo stesso –

Il motore era completato da un impianto di postcombustione – utile per impressionare tutti con delle belle fiammate e consumare JP-4 come se gli orsi polari non esistessero – e un interessante inversore di spinta, merce rara sugli aerei militari, attrezzo di cui il motore che vi proponiamo oggi è dotato e che vi tornerà utile per smanovrare con la macchina della nonna citata poco sopra.

Uno dei circa 2000 Turbo-Union RB199 costruiti, l’esemplare che potete fare vostro su eBay a quanto pare è pronto all’uso anche se manca completamente della FADEC (Full Authority Digital Engine Control), un particolare tipo di centraline elettronica studiata e sviluppata appositamente per regolare il funzionamento di un motore aeronautico. Bene, a questo punto mi duole ricordarvi che il Turbo-Union RB199 fu il primo motore militare dotato di una FADEC completamente digitale, senza alcuna unità idraulica o meccanica di backup. Risultato? Senza FADEC questo motore non parte nemmeno a piangere.

Però è un bel soprammobile, io in casa mia lo vorrei, ve lo vendono anche con il trasportino con le rotelle.

Potete fare la vostra offerta QUI, ditemi qualcosa se lo comprate.

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EHI EHI, DA OGGI SONO DISPONIBILI I PATACCHI PRESPAZIATI!

Articolo del 6 Luglio 2020 / a cura di Il direttore

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  • Stefano

    Ottimo articolo

  • Bell’articolo, sono tornato indietro di circa 30 anni, quando lavoravo in fiat avio come collaudatore al montaggio dell’ RB199. Quanto mi piaceva quel lavoro…. è soprattutto quanto ero più giovane!!!!
    Era comunque un ottimo motore, un filino complicato, con i suoi 3 alberi coassiali,e controrotanti.
    Complimenti x i vostri articoli,che leggo sempre molto volentieri.
    Saluti U. Grandis

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