Home / / In vendita la Jordan Ej12 Formula 1 ex Fisichella e Sato

In vendita la Jordan Ej12 Formula 1 ex Fisichella e Sato

Fermi tutti: Calma e sangue freddo

Torniamo con i nostri consigli per gli acquisti, dopo avervi trovato la macchina stradale più veloce del mondo, e il motore più potente da swappare sulla station wagon del nonno, torniamo con una vecchia gloria della Formula 1 MA state calmi con quella Mastercard, vi anticipiamo da subito una cosa: Questa Jordan NON HA IL V10 Honda.

Andiamo con ordine, arriveremo quel punto dolente, anche se ci rendiamo conto che molti di voi avranno già chiuso il browser picchiando un pugno sul tavolo e urlando “EH, NO! Allora non la compro!”.

(nein, nein, nein!)

Se sei su questo sito almeno una volta nella vita avrai pensato o detto, a seconda del tasso alcolico: “quando vinco al superenalotto mi compro *inserire roba sobria assolutamente senza senso* ”.

(io che rimango umile)

Beh, nella lista personale di cose che mi metterebbero sul lastrico nel giro di mese sulle quali investirei, sicuramente una bella Formula 1 nemmeno-troppo-old-school andrebbe di sicuro nella Top 10.

In questo caso, per una cifra che definirei honesta, 290 mila sterline, ci possiamo portare in garage una giallissima ed iconica Jordan EJ12 del 2002.

[adinserter block=”1″]

Auto come nuova, quasi mai pista

E’ il telaio n°1, il primo prodotto, collaudato dal vincitore della 500 miglia di Indianapolis Takuma Sato e utilizzata per la presentazione ufficiale alla stampa.

SWIPE 4 MOAR

[smartslider3 slider=2]

(Takuma-san dopo che gli avete comprato l’auto)

Nessuno può confermarlo, ma ci sono ottime probabilità che persino Giancarlo Fisichella si sia calato in quell’abitacolo.

Questa auto appartiene al periodo finale e meno brillante di uno dei team più scanzonati e simpatici della storia della F1. E’ purtroppo un nome che appartiene al passato delle corse, ma nel suo essere una piccola scuderia è riuscita verso la fine degli anni novanta a raccogliere successi incredibili, culminati con il terzo posto nel campionato piloti nel 1999 con Heinz-Harald Frentzen.

Quello che ora guida il carro funebre dell’azienda di famiglia, per dire.

(d’altra parte se sei già allegro di tuo…)

Ok, ma poi il bollo quanto mi costa?

Originariamente era motorizzata con un glorioso e sinfonico V10 da 3.000 cc Honda denominato RA002E, che scaricava i suoi circa 830 cv a 17.500 giri attraverso un sequenziale elettro-idraulico a 7 rapporti.

Purtroppo Honda non permette a nessun privato di possedere un suo motore da F1: sempre meglio di Ferrari che ve le fa comprare, ve le fa usare, ma quando avete finito se la portano a casa con loro.

Questo esemplare però non vi arriva con un bel mattone nel vano motore, come nelle migliori truffe su ebay.

La Jordan EJ12 che vi porterete a casa sarà completamente funzionante ed utilizzabile tranquillamente nei vostri weekend estivi,  perché sarà equipaggiata con un bel Judd V8 da formula 3000, con tanto di motorino di avviamento che fa tanto radical chic.

Basta tenere il cofano chiuso e non dirlo in giro.

L’auto vi verrà consegnata funzionante e con l’iconica livrea originale con lo sponsor tabaccaio che ha accompagnato il team per più di un decennio: va detto che se i campionati si vincessero con le livree, la Jordan in quegli anni avrebbe spesso trionfato nel giorno del lancio, senza dover nemmeno correre.

(notare come il logo della scuderia sia stato studiato per attirare l’attenzione)

In aggiunta avrete un bel doppio set di cerchi (così ci mettete le invernali) e tutto il necessario per fare la figura del pilota vero anche se andrete a girare al kartodromo di Rozzano: termocoperte per le mezze stagioni, doppio cric, cavalletti, qualche braccetto delle sospensioni per quando fate retromarcia come Ricciardo e un paio di speciali taniche per il rifornimento, comode per quando vi mancano 10 punti sulla tessera dell’Agip per vincere l’Arbre Magique al pino silvestre.

Se vi abbiamo convinti, non vi resta che vendere la casa cliccare qui e fare la vostra offerta.

Tra l’altro abbiano notato una cosa molto simpatica su quel sito: sotto la dicitura “in stock” si può scegliere quante se ne vogliono comprare!

A questo punto perché non ci facciamo un bel group-buy ed organizziamo un bel campionatino monomarca tra di noi?

L’ultimo paga la benza!

Articolo del 15 Maggio 2019 / a cura di Umberto Beia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Altre cose da leggere