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Gp Flash – Eifel, Hamilton raggiunge Schumi

Eccoci a raccontare un altro Gp “speciale”: quello del Nurburgring. Ok, non quello il cui giro si misura col calendario, ma l’altro, quello più “umano”. Pista su cui non si corre da anni, pista vera. Una di quella in cui se sbagli sono ghiaia&cazziamari. Oh, sto 2020 per gli appassionati di F1 sembra Natale, con il ritorno di diverse piste serie. Ed è Natale in particolare per Lazzaro Hulkenberg, che ogni tanto risorge dalla sua grotta dorata. Spiego. Giovedì, mentre prende un aperitivo con tanto di mignolino alzato e sfoggio di Rolex in quel di Montecarlo il telefono di platino gli inizia squillare. Chi sarà mai? Appare “INFAMI” sullo schermo, sono quelli della Prosciutto Cotto F1, Rovagnati Racing per gli amici. “Che fai questo fine settimana, a parte correre il Gp con noi? Stroll è indisposto, se hai dei jeans rosa mettili già su che non abbiamo una tuta per te”. Il nostro eroe finisce lo Spritz, lascia mille euro di mancia (è il pensiero che conta) e corre al ‘Ring. Sul perché abbia dei jeans rosa non ho indagato, ma alle volte è meglio non sapere. Per chi si fosse interessato allo stato di salute di Stroll ancora non ci sono notizie esatte, ma sembra siano state trovate tracce di antrace sulle mani di Perez. Ferrari ha dichiarato che sono pronti i tanto attesi miglioramenti alla SF1000: Arbre Magique più fresco, pare.

A causa della nebbia venerdì vengono cancellate le prove libere, cosa che impedisce a Schumi Jr di fare il suo esordio, anche solo per qualche giro, su una F1. Anche se si tratta di Alfa Romeo, sempre F1 è, non ridacchiate là dietro. Oltre a questo, la nebbia significa anche un’altra cosa: Hulkenberg guiderà per la prima volta direttamente durante le qualifiche. Fortunello! Questo Gp è importante anche per un altro motivo: se Luigino vincesse porterebbe a casa la sua 91° vittoria, pareggiando Schumi Senior. Che gli vuoi dire?

– a proposito, questo weekend cade un altro anniversario importante, quanto tempo che è passato… –

Sabato, qualifiche. Robottas, dopo la mano di antiruggine che gli hanno dato per proteggerlo dall’umidità, riesce a strappare la Pole a Luigino, sparando un ultimo giro veramente ben fatto e cogliendo tutti impreparati. Verstopper si prende la sua solita 3° piazza, primo degli altri. 4°? Se vi dicessi Leclerc? Ottimo giro di Carletto che fa ben sperare per la gara. Binotto confusissimo: aveva appena capito che la Ferrari fosse una macchina fatta male, che Carletto gli piazza il 4° tempo. Non si fa così, ci vuole rispetto. 5° Babbion, seguito dagli incisivi di Ricciardo. Vettel? Ha deciso di partire 11°, primo degli esclusi dal Q3. Su Sky buttano là un: “Può essere un’ottima strategia, così può scegliere le gomme al via”. Certo. Forse si sta esagerando un pelino con sta strategia del partire dietro, che dite? E Lazzaro Hulkenberg? Ultimo, nonostante i jeans sudati per l’impegno.

Siamo alla partenza. Robottas parte come al solito maluccio e viene affiancato da Luigino che già ride sotto i baffi: affianca il compagno di scuderia e pregusta la solita gara da sbadigli. Ma Robottas ha deciso di seguire il consiglio datogli da suo padre, tale Cop, RoboCop: “Ricorda figliolo: vivo o morto, tu verrai con me”. Ed infatti resiste all’esterno di Curva 1 (per esterno intendo completamente fuori pista) salta sul cordolo tipo Generale Lee, tiene Luigino al suo fianco e approfitta di Curva 2 a favore per tenersi la prima posizione. Virilità in formato famiglia, bravo Valtteri! Dietro Verstopper e Leclerc tengono la posizione. Savoia Giovinazzi, partito 14°, recupera posizioni e si porta 11° grazie ad un colpo di spazzola. Se vi state chiedendo come sta andando Vettel con la sua tattica new-age: ha perso una posizione. Per Ferrari va come al solito tutto bene: già al 4° giro è chiaro che Carletto non ha il passo per mantenere la posizione e fa da tappo a Mentadent Ricciardo, Babbion, Gnorris e chiunque passi di là. Quanto va lento? Ha preso 10 secondi in 4 giri da Robottas. Può bastare? Al 9° giro, Curva 1, Ricciardo finta un attacco interno a Carletto e poi si piazza esterno, sfrutta la migliore traiettoria nell’accelerazione successiva e supera all’esterno di Curva 2. Bel sorpasso, Carletto in crisi nera, purtroppo, che deve guardarsi da uno Gnorris e da un Coviddi Perez arrembanti. Troppo arrembanti: visti i tempi imbarazzanti Carletto si ferma per mettere su gomma media. Bottas sempre primo, a meno di due secondi Luigino e non troppo distante Verstopper, in agguato. Lazzaro Hulkenberg intanto è 16°. Buono dai. All’’11° giro Vettel decide di salutare il suo pubblico di casa facendo le sgommate: arriva lungo in staccata di Curva 1, perde il posteriore e fa un bel 360° con tanto di fumo e fuochi d’artificio.  Riesce comunque a ripartire, anche se le gomme oramai sono quadrate. Massì, farà parte della strategia. Al 13° giro a Robottas crasha il sistema operativo: arriva lunghissimo alla solita Curva 1 con un bloccaggio che nemmeno quando faceva i freni a mano al McDonald di Helsinki cercando di farsi notare dalle macchinette per pagare il posteggio. Luigino ne approfitta e lo sorpassa, in un tripudio di pernacchie. Valterino deve rientrare di corsa ai box perché anche lui ha ridotto la gomma ad una forma spigolosa tipo mattone di cemento. Al giro successivo un annoiato Kimi decide di fare un po’ di festa. Alla staccata di Curva 1 (come avrete capito, succede tutto in Curva 1), mentre è in bagarre con Sebastian Contrario e Jack Russel, arriva lungo in staccata, perde il posteriore, controsterza troppo e colpisce con la ruota anteriore sinistra la posteriore destra di Russel, tipo “fatality” di Mortal Kombat. Il povero inglese non cappotta per un pelo ma si ritrova con una gomma esplosa e un intero giro da fare. Grande Kimi, si vede che hai esperienza in certe cose.

Robottas, intanto, sorpassa Mentadent Ricciardo e si riprende la 3° posizione. Russel non riesce a riportare la sua Williams ai box e accosta. Nello stesso momento Babbion, in lotta con Kvyat, decide di non essere da meno: con abile colpo di karate sorpassa e strappa l’ala anteriore del pilota Alpha Tauri. Così, senza motivo. Virtual Safety Car. Al 20° giro si riparte, ma con una novità: Robottas si ritira per problemi al motore, che per inciso in Mercedes hanno montato nuovo nuovo questo week-end. Toto Wolff morde la mano al motorista e gli strappa una falangetta. Su Sky ci spiegano che il pilota dovrà scendere con un saltello per evitare di restare folgorato. Ovviamente il finlandese scende bello sereno dalla sua Mercedes, altro che saltello. Ma su Sky lo sanno o no che Robottas usa il motore ibrido per ricaricarsi le batterie e fare serata?

Quindi, al 21° giro: Luigino, Verstopper, Gnorris, Perez, Ocon (chi?), Sainz, Ricciardo Cocciante, Gasly, Babbion e Carletto seguito da Lazzaro Hulkenberg, ottimo 11°. A Kimi danno 10 secondi di penalità per la mossa geniale di poco prima su Russell. Anche Babbion, mentre è in guerra aperta con Gasly, si becca 5 secondi di penalità per la mossa sull’Alpha Tauri. Quando rientra al box per scontarla la Red Bull già che c’è ritira proprio la macchina. Mah. Anche Ocon (chi?) si ritira poco dopo quando la sua Renault lo lascia simpaticamente senza freni.

Al 28° giro si riapre la Coppa Carburatori: Kimi insidia da vicinissimo Sebastian Contrario per una strategicamente perfetta 13° posizione. Noallaforfora Giovinazzi intanto mantiene un dignitosissimo 11° posto, festa grande tra i Savoia. Lazzaro al 9° posto dietro Carletto. Oh, grande Niko, tutta la gara con gli stessi jeans oramai sgommati di giovedì. Al 29° giro Carletto chiede il massimo ai propri carburatori dell’Orto e sorpassa Gasly. Di questi tempi è tanta roba. Davanti, al 30° di 60 giri, Luigino continua a sbadigliare tenendo a distanza Verstopper che fa la danza della pioggia, della bandiera gialla e dei motori Mercedes rotti: qualunque cosa che possa cambiare le carte in tavola. Dietro di loro il sorriso smagliante di Ricciardo, 3°. Al 34° giro Perez e Leclerc di sorpassano vicendevolmente per due o tre volte, bella battaglia tra una F1 Rosa e una Panda Rossa. Carletto si trovava 4° per caso e rimedia subito fermandosi per il 2° cambio gomma, così da tornare in piena Coppa Carburatori. Rientra dietro Sebastiano e per risorpassarlo a momenti lancia la sua Panda contro la Palio SF1000 del compagno. Dove? In Curva 1, of course. Lotta per la 7° posizione, non male dai. Per Sebastiano le cose vanno sempre meglio: incassa il sorpasso anche di Gasly e di Lazzaro in Jeans Rosa. Al giro 44 Gnorris, che fino a questo punto era in lotta per la 6° posizione, si ritira per problemi alla griglia barbeque della sua McLaren: ha cotto troppo la carne e deve ritirarsi. Il pilota però ha un’oretta libera dopo la gara e decide di sedersi con i commissari sulle sedie di plastica per una briscola.

Meme via

Ed ecco la genialata: nonostante Gnorris abbia lasciato l’auto posteggiata perfettamente con tanto di tagliandino orario esposto si decide per la Safety Car. Così, senza senso. Entra la Safety e inizia a girare tipo nonno col cappello su una Panda verde acqua. Da dietro i piloti iniziano prima a lamentarsi, poi a sputargli ed infine a fargli i fari con la torcia del cellulare. Mah. Qualcuno ne approfitta per rientrare a cambiare le gomme, mentre tutti capiamo che alla fine le canzoni da jettatore di Verstappen sono più funzionali della strategia Ferrari. Al 50° giro rientra la Safety, così lenta che i moscerini invece di stamparsi sul parabrezza la tamponano. Verstopper riuscirà ad attaccare Luigino? Macchè. Luigino prende e se ne va, di nuovo. Mi ammoscio come fossi fatto di stracchino. Anzi, la RedBull deve pure guardarsi da Ricciardo Cocciante e Perez, che partono meglio di lui ma non riescono a sorpassarlo. Al 55° giro la battaglia è tutta nella Coppa Carburatori: Vettel e Raikkonen battagliano con Magnussen e cercano di andare a prendere il loro leader della corsa, Trecciafluente Giovinazzi, che occupa una dignitosissima 10° posizione. Da qua alla fine non succede più nulla: 1° Hamilton, che così raggiunge il suo mito Schumi come numero di vittorie all-time. 2° Verstopper, 3° Mentadent Riccardo, 4° Dicatrentatrè Perez, 5° Sainz, 6° Gasly, 7° Carletto, 8° Lazzaro Hulkenberg. Per la Coppa Carburatori 10° e primo di categoria Giovinazzi, 11° Sebastian contrario e 12° Bevilabevila Kimi.

Vincitore morale? Ovviamente Lazzaro Hulkenberg: arriva in jeans, salta sulla macchina con il suo vecchio casco camuffato con lo scotch americano per coprire il logo RENAULT, fa cacare in qualifica per poi prenderci la mano durante la gara, strappando un risultato dignitoso e senza fare cavolate. Bravo. Lewis pareggia un record storico in F1 e per festeggiare gli viene regalato, direttamente dalle mani di Schumi Jr, un casco di Schumi Senior. Luigino sembra commosso e se lo porta persino sul podio. Sarebbe molto più bello se il casco fosse uno di quelli dell’epoca Ferrari. Infatti, quello che viene donato a Lewis è un casco usato dal mito tedesco durante la trascurabile parentesi Mercedes. Magari, giustamente, la famiglia Schumi ne ha donato uno di poco valore affettivo. Uno che usavano che so, per tenere ferma la porta e non farla sbattere. Ci sta.

Complimenti a Luigino.

foto via Photo by Bryn Lennon/Getty Images

Articolo del 12 Ottobre 2020 / a cura di Marco Carito

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