Abbiamo ripescato dai primi anni 2000 un vero ferro da Hooligan, la Golf IV in versione R32. Grazie al suo possente motore V6 questa compatta è riuscita a far breccia nel cuore di tutti gli appassionati complici anche i seducenti urletti provenienti dai suoi due grossi scarichi.
Come si fa a non amare la Golf? Nella sua imperscrutabile perfezione, nella sua teutonica efficacia, nella sua strepitosa
N O I A
Non venitemi a dire che Gesù è morto dal freddo, dai. La Golf è un’ottima macchina normale per persone normali. Nelle sue versioni normali (tipo il 95% del venduto) è una macchina dimessa e un po’ anonima dedicata a persone che tendenzialmente hanno solo – e giustamente – bisogno di una buona macchina che faccia il loro comodo.
E parlo con cognizione di causa eh, le mie non sono critiche quanto una personale visione della realtà. Negli ultimi 33 anni nella mia famiglia abbiamo avuto solo Volkswagen: la mia prima auto è stata una Polo Coupè 2a serie e per 14 anni ho scorrazzato su una Seat Ibiza 1.4 TDI, quindi una mezza idea ce l’ho. Poi ho preso una MX-5 e gli occhi mi si sono aperti.
Così ho scoperto la mediocrità del prodotto Volkswagen: come simbolo del marchio la Golf è un’ottima auto ma mancante di quel caratteraccio che mi fa salire la simpatia nelle mutande. Fa tutto molto bene, consuma il giusto, va forte il giusto, è spaziosa il giusto, è comoda il giusto e attira l’attenzione il giusto. È bella sì, ma non troppo. È aggressiva sì, ma non troppo. La Golf è l’uomo medio/mediocre delle auto, è un bicchiere d’acqua, è un iPhone, è quella ragazza carina con cui siete stati tempo fa ma che ora faticate a ricordare.
Lo dico? Lo dico. La Golf è una grande ottima meravigliosa strepitosa macchina ma non è un ferro del dio. È troppo perfetta in un mondo in cui l’unico modo per trovare qualche emozione al volante di una automobile ci si trova obbligati a comprare macchine… vecchie.
Poi
Poi ci sono gli ingegneri problematici. Quelli che le case automobilistiche di tutto il mondo devono tenere al guinzaglio, quelli che hanno creato ferri indegni come la Renault 5 Turbo e il Concorde. Quelli che la Golf GTI 2a serie non era abbastanza e allora vieni qua che ti faccio il Deltone teutonico ti spiezo in du. Ecco, la Rallye è l’unica Golf che mi fa dire “diobò che gran ferro!”.
Poi
Poi c’è la Golf IV (4 in numeri arabi). Te te la ricordi la Golf IV? E te? Beh, ragazzi, non faccio fatica a crederci che non ve la ricordiate, e dire che è stata la macchina che ha fatto da spartiacque tra il passato ed il futuro della Golf. Prima di lei c’era la III, mooolto anni 90, bruttina e tondina. Poi c’è stata la IV che, mantenendo le stesse linee e proporzioni, sembrava finalmente una macchina del nuovo millennio. Fu talmente riuscita che il modo in cui il suo montante C taglia il faro posteriore parallelamente alla fessura della portiera lo troviamo ancora sulle Golf di oggi (a quale siamo? 7 o 8?). La Golf IV ha segnato in tutto e per tutto la rinascita della Golf come leader incontrastata del segmento delle medie compatte ma…
…ma voi ve la ricordate la Golf GTI quarta serie? Nessuno se la ricorda perché, anche se sotto aveva il 1.8 Turbo della TT (da 180CV nella sua versione più spinta) era identica in tutto e per tutto alle altre Golf: nulla la caratterizzava esteticamente dalle altre se non per le tre letterine sul lamierato posteriore e per il fumo nero della versione a gasolio. Sì, avete letto bene, la GTI quarta serie la facevano pure a nafta. Non è quindi colpa nostra se non ricordiamo un’auto che no ha fatto nulla per potersi far ricordare nonostante fosse veramente un’ottima auto (anche se tutti si ricordano il suo 1.9 TDI che, grazie all’iniettore pompa andava cristo fortissimo).
Quindi?
Quindi probabilmente in VW qualcuno si è accorto che la Golf IV non stava diventando quell’oggetto di culto tra gli appassionati di auto sportive come erano state le prime tre generazioni di GTI (e le VR6) e quindi decisero di fare le cose in grosso: presero qualcuno di quegli ingegneri di cui parlavo sopra e gli hanno dato carta bianca per creare una versione memorabile della dimessa Golf IV: il tamarrissimo risultato lo vedete qua sotto. Passaruota pieni, freni giganti che sembrano quattro padelle in inox 18/10, paraurti con prese d’aria giganti ed un doppio scarico che urla come una studentessa quando avevo 25 anni, questo mostro di ignoranza è proprio un bel ferro.
Signori, quel gran ferraccio della Golf R32
Prendete un grosso V6 da tre litri e due con bancate strette a 15°, incastratelo tra i passaruota anteriori di una Golf IV collegandolo alle ruote attraverso un complesso sistema di trazione integrale ed un cambio manuale a 6 rapporti, addobbate a macchina come se il tuning non fosse mai esistito e taac, ecco a voi la Golf quarta serie in veste R32. All’epoca della sua presentazione, nel 2001, questa era la Golf più potente e veloce di sempre con ben 241 CV e 320NM di coppia disponibili praticamente dal minimo fino al massimo dei giri disponibili (6250giri) e con un sound da paura che voleva imitare l’ululato tipico delle auto di F1 di quei tempi (lacrimuccia). Era una machina che andava forte e, ve lo assicuro, continua a farlo.
Il modo con cui questa R32 cavalca l’asfalto è veramente impressionante. Vi è mai capitato, sulle auto a trazione anteriore, di avere la sensazione che tutta la macchina sia “a rimorchio” dell’avantreno? Ecco, su questa Golf è impressionante come si percepisca l’esatto opposto: pare di essere a bordo di una bomba lanciata a velocità folle ma nel pieno del suo controllo; si riesce a sentire come l’intero corpo vettura, dal paraurti anteriore alla coppia di scarichi urlanti lì dietro, partecipi attivamente al movimento in avanti. È una macchina che mentre tira come una pazza, spinge come una fulminata. Ci si sente parte di un tutt’uno dotato dell’incredibile capacità di curvare lo spazio-tempo piegare l’asfalto sotto le botte di coppia del suo grosso 6 cilindri. La quantità di grip che passa attraverso quei grossi pneumatici è esagerata: pare andare su dei cazzo di binari.
E quel motore… ah quel 6 cilindri. In un mondo di piccoli motori 3 cilindri turbo, ci si dimentica quali magie possa fare la cilindrata e che figata sia avere per le mani un motore della giusta cilindrata. D’altronde lo sanno tutti: se un motore grosso va bene, uno più grosso andrà meglio. E così è: avere sotto al piede destro il controllo di un possente motore aspirato e affamato di giri è una cosa che consiglio a tutti di provare. L’intimo collegamento sinapsi-iniezione di carburante che si crea in questi motori è una magia intima, non c’è alcun ritardo tra la vostra volontà di accelerare e lo schizzare verso l’alto della lancetta del contagiri.
Il fatto poi che a ricordarvi che state guidando una delle macchine più inutili ed arroganti mai fatte da Volkswagen ci siano due scarichi ululanti non fa che aiutare il godimento. Non si sa bene perché, ma sembra che con la R32 alla Volkswagen abbiano voluto gridare al mondo “sì rega, lo sappiamo, la Golf IV è di una noia mortale (anche se sappiamo benissimo che tra qualche anno rimpiangerete il 1.9 TDI con iniettore a pompa che tira come un matto) quindi vogliamo farvi vedere che anche noi siamo un po’ pazzi e sappiamo fare macchine sceme!”. E ci sono riusciti! Sono riusciti a creare un prodotto che unisce una qualità esagerata (zero scricchiolii, zero cigolii) ad una presenza su strada imponente, capace di raggiungere velocità da ritiro patente in seconda.
A completare la R32, che all’epoca veniva venduta alla folle cifra di 33 mila euro (circa 10mila in più rispetto al resto della gamma) c’è la specificità di tutto il pacchetto estetico esterno e di tutti gli interni, con i sedili in pelle König, il cruscotto della Bora non c’è pericolo di dimenticarsi di essere a bordo di un ferro speciale. Un ferro con il quale è veramente divertente andare in giro ed esibirsi in sorpassi da veri arroganti aiutati da quel fenomenale motore ululante. Un ferro che ha reso la Golf IV, finalmente, degna di venire ricordata.
Tutto bello.Bella la Golf, ancor più bella la R32, ma io continuo a preferire la mia 147 GTA…l’unico vero ferro da Hooligan!!!
Bisognerebbe recensirla!
farei una postilla all’articolo “le migliori auto con cui litigare per strada” e ci infilerei una golf IV nera (un po’ cotta dal sole) con il mitico 1.9TDI