Home / / Questa Focus RS è da fuori di testa e vi spiego anche perché

Questa Focus RS è da fuori di testa e vi spiego anche perché

Quante volte abbiamo sentito dire la famose frase: “non comprare l’auto di un colore strano che poi non la rivendi più!!”? Innumerevoli e, se da un lato può aver senso nel mondo delle auto normali, questa affermazione perde di significato nel magico mondo delle auto sportive ed esotiche. In questi casi un colore particolare come quello di questa Ford può addirittura arrivare ad aumentare il valore dell’auto, rendendola più rara e speciale. Prendete per esempio quanto sta accadendo con questo bel Deltone.

Ma, Delta e speculazioni a parte, prendete questa Ford Focus RS.

Quale?

Questa:

ford focus rs front

Cosa ha di speciale rispetto alle altre Focus RS mk2? Nulla, a parte una preparazione da fuori di testa (che vedremo dopo) ed un colore che è un figata assoluta. Questo verde, chiamato dalla casa “ultimate green” , è uno dei tre che erano disponibili per questo ferro (oltre al blu ed al bianco) ed è un omaggio Ford alla colorazione “Le Mans green” che era tanto in voga negli anni ’70.

Altra cosa, colore a parte, c’è da dire che questa Focus – proprio questa – è la numero 84 delle 100 RS importate in Italia. Sì perché delle 6000 previste dalla produzione solo 100 sono state importate nella land of quattro. Ognuna di queste è personalizzata con il numero del modello pantografo sul pomello del cambio (manuale).

ford focus rs interior

ford focus rs detail

Ma veniamo un attimo alla tecnica di questo ferro che, se già dal colore urla al mondo la sua cattiveria, il suo potenziale e la sua voglia di spaccare culi è capace di prestazioni fuori dal comune, di solito riservate ad auto di ben altro calibro, forma e prezzo.

Con questa Focus infatti, alla Ford hanno voluto far le cose in grosso e farle fatte bene. Partiamo dal motore: il 5 cilindri Duratec da 2,5 litri è dopato a botte di turbo ad alta pressione e risulta capace di 305CV a 6500 rpm con una notevole coppia massima di 440 Nm spalmata praticamente su due terzi del range di utilizzo del motore consentendo a questa scheggia impazzita di raggiungere – e superare – i 260 km/h e passare da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi. Ma tutti questi sono freddi numeri e non lasciano in bocca il vero gusto di questa macchina. Vero gusto che viene più dal telaio che da tutto il resto.

Mi spiego:

All’epoca della sua presentazione erano tutti piuttosto scettici, in pochi credevano che sarebbe stata capace di gestire efficacemente 305CV scaricati sulle sole ruote anteriori (questa rimane une delle più potenti trazione anteriore mai costruita). Ma gli ingegneri del reparto Ford Performance fecero ricredere tutti dotando questo ferro di un differenziale a slittamento limitato Quaife accoppiato ad un particolare schema sospensivo anteriore (studiato apposta per lei ed ottenuto modificando il classico schema McPherson) che le consente un handling fuori dal normale. Il fatto che questa macchina vada così forte e così bene è un vero e proprio capolavoro di ingegneria meccanica e la cosa bella è che adesso vi spiegherò nel dettaglio come è fatto questo sistema che alla Ford chiamarono RevoKnuckle.

ford focus rs rear

Che poi anche in bianco e nero rimane un ferro della miseria

ford focus rs rear bn

Ford Focus RS, come fa ad andare dritta?

Quando guidate una trazione anteriore parecchio potente – esempio Mini Cooper S – vi rendete immediatamente conto del significato della frase “reazione di coppia allo sterzo”. Ad ogni accelelrata vera sentirete lo sterzo tirare da un lato per assecondare l’enorme quantità di coppia che dal differenziale viene scaricata sulle sole ruote anteriori che, guarda un po’, sono collegate allo sterzo.

Più è la coppia e la potenza e più questo effetto risulterà evidente ed invadente rendendo di fatti l’auto, specie in accelerazione, poco gestibile e precisa. Per ovviare a questo problema alla Ford, pur di non farla 4 ruote motrici (come poi hanno fatto sul modello successivo) si inventarono il modo di modificare il classico schema sospensivo McPherson per rendere l’anteriore quanto più neutro, preciso e gestibile possibile.

ford focus rs knuckle

Come potete vedere dall’immagine qua sopra lo schema anteriore della Focus RS non è chissà di che strano o da “Area 51”. Forse è più difficile il nome che gli hanno dato che spiegare in soldoni come funziona. A destra abbiamo il tradizionale McPherson, a sinistra il RevoKnuckle Ford. Quest’ultimo mantiene inalterata la classica semplicità del primo ma, attraverso una riduzione importante del valore di offset dello sterzo, minimizza tutti gli effetti indesiderati che altrimenti si verrebbero a generare.

Questa riduzione è ottenuta utilizzando un apposito fusello che permette di disaccoppiare l’asse dello sterzo dall’intero gruppo molla/ammortizzatore. In un tradizionale McPherson l’azione di sterzo è infatti data dalla rotazione di tutto il gruppo molla/ammortizzatore (che sono coassiali) con la conseguenza di un notevole braccio tra l’asse di rotazione ed il punto di applicazione delle forze longitudinali (centro ruota). Questo fattore, assieme ad altri (come condizioni di aderenza stradali, rollio, accelerazione laterale, distribuzione dei pesi, valore di coppia erogata ed allineamento del motore, attriti nel differenziale e livello del suo bloccaggio e lunghezza dei semiassi), è proprio quello che va a generare in grande misura proprio la reazione di coppia allo sterzo che invece vogliamo evitare.

Qui cosa succede sulla Mazda 3 MPS, che non ha il RevoKnuckle

Sempre con riferimento al disegno sopra vediamo come il nuovo fusello ideato da Ford offre la possibilità di disaccopiare l’asse di sterzo dal gruppo molla ammortizzatore e riduce il valore del braccio di leva (kingpin offset) tra asse di rotazione e punto di applicazione delle forze longitudinali, che il raggio di strisciamento (scrub radius), con l’effetto di un maggiore disaccoppiamento delle coppie di forze attorno all’asse verticale di sterzata rispetto alle forze longitudinali provenienti dall’area di contatto del pneumatico.

In questo modo Ford non solo ha ridotto questo fantomatico torque-steer ma tutte le prestazioni dinamiche della macchina ne hanno beneficiato, con una migliore precisione di guida ed una riduzione di vibrazioni (ed altri effetti di coppia allo sterzo) anche in frenata. Infine va fatto notare che anche a livello industriale questa soluzione si può adattare al posto una McPherson senza dover modificare la scocca ed inoltre è meno pesante e costosa di una soluzione a quadrilateri sovrapposti (rispetto alla quale offre comunque un offset più ridotto).

Va mo là come va dritta:

ford focus rs road front

E se tutto ciò non bastasse?

Visto che le prestazioni e la potenza sono come la gnocca, non bastano mai, ecco che il proprietario di questa Focus ci ha messo le manine. Anzi, in realtà a metterci le manine è stata la F-Tech di Modena rendendola una vera e propria bestia da pista. La lista degli accessori montati su questa Ford mi fa sentire profondamente povero.

ford focus rs detail front

Rimappatura centralina fatta apposta per lei da REVO, frizione rinforzata e volano alleggerito, iniettori benzina da 750cc, pompa benzina maggiorata, aspirazione rivista, wastegate, cerchi OZ ultraleggera HLT in Magnesio da 19”, impianto frenante maggiorato firmato Ksport e tubi in treccia, radiatore olio ed intercooler maggiorato. Solo le gomme costano come tutta la mia povera auto, dai passaruota fanno capolino 4 Michelin cup 2 mescola Porsche cup.

Se poi, per sfiga, vi capitasse di non averne abbastanza per seminare la Ferrari di turno, potete tirare fuori dal portaoggetti il telecomando sps che vi consente di cambiare in marcia la mappatura della centralina scegliendo tra quattro configurazioni diverse. L’ho provata con la configurazione più cattiva (che richiede l’uso esclusivo di benzina a 100ottani) e che mantiene la pressione della turbina costante a 2.1 atmosfere e…beh, c’è poco da dire, tira come una belva incazzata, ha una coppia e una spinta che il comune dovrebbe chiedervi una tassa supplementare per poter riasfaltare le strade. Pare che voglia strappare l’asfalto da sotto di se…è veramente impressionante. Sembra capace di tornare indietro nel tempo lasciando due scie infuocate dietro quel diffusore da sbavo.

ford focus rs detail rear

ford focus rs road rearDallo scarico, studiato apposta da Ragazzon, con i terminali grossi come la testa di un bambino, escono una serie di tonalità veramente arroganti, sembra che sotto al cofano sia nascosto una vecchietta asmatica, che sputacchia e tossisce: ogni cambio di marcia è accompagnato da una serie di sbuffi, borbottii e scoppiettii che pare là sotto sia in corso una guerra (o un temporale, scegliete voi) e poi esteticamente parlando è veramente una perla. Ha una linea scultorea, sembra ricavata dal pieno tanto è incisiva e tesa. Pare contenere a fatica tutta la potenza di cui è capace, come se sotto di lei ci fosse un vulcano che ribolle, pronto ad esplodere.

ford focus rs engine

Gran bel ferro, questa Focus RS.

 

Articolo del 16 Novembre 2017 / a cura di Il direttore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Altre cose da leggere