Eccoci di nuovo in coma post pranzo a tentare di seguire il Gp di F1. Secondo round sulla pista di Silverstone. La novità gossip è che oltre a Renault, anche Ferrari, McLaren e Williams si sono decisi a fare ricorso contro le “Frecce di Prosciutto cotto”, le Racing Point. Si preannuncia un bel clima disteso nel paddock: è stata scoperta una spia travestita da pneumatico nel box Mercedes. Lo hanno smascherato quando hanno cercato di controllare la temperatura del battistrada con la sonda e questa è entrata tutta: che incul…ehm fregatura, eh?
Rispetto alle qualifiche di una settimana fa c’è una novità: Bottas strappa per qualche millesimo la pole ad Hamilton. Ecco le dichiarazioni del finlandese:
“Potevo fare la pole ma Lewis è stato più veloce”
“Guarda che hai fatto tu la pole, non Hamilton”.
“Error44”.
Hanno dovuto premergli il naso per 10 secondi per riavviare Robottas.
Il Narcomessia Lewis partirà secondo. Devo dire che non sembra molto preoccupato per il campionato. Strano eh? Ma è in terza posizione che c’è il miracolo di giornata: Nico Hulkenberg, proprio lui, al secondo gettone da sostituto di Coviddi Perez. E’ fuori forma, con la panzetta da birra e le unghie lunghe ma sfrutta la Mercedes di Barbie e segna il terzo posto. Ricordo che non è mai salito sul podio in quasi un decennio di F1. Tifo fortissimo per lui. Quarto Verstappen. Le Ferrari? Ottavo Carletto, 115esimo Vettel.
Curioso il fatto che tutti i migliori tempi sono stati segnati con gomma media e non morbida. La Renault annuncia ricorso contro la gomma media per plagio della gomma morbida. Pare che per risparmiare sul costo degli avvocati Prost stia facendo studiare legge a Ricciardo.
Alla partenza Bottas tiene su Hamilton e le Mercedes se ne vanno da subito, al solito. Anzi no: Verstappen tiene duro e si accoda alle due astronavi nere. Hulkenberg si mette quarto seguito da Stroll con le freccia rosa. Vettel parte bene: testacoda in mezzo al gruppo dopo aver pizzicato un cordolo. A fine gara dichiarerà: “Il cordolo mi ha dato un colpo”. Rivedendo il replay però Sebastian ha torto: infatti il cordolo veniva da destra.
Meme via
Scatta il mio primo sonnellino, appena disturbato da Verstappen che tiene il passo delle “frecce nere” mentre Hamilton distrugge le gomme. Al 15 giro iniziano a rientrare al box le vetture di testa: tutti tranne Verstappen, che così passa in testa, e Leclerc. A quanto pare ambedue hanno le gomme dure (di frassino) e restano fuori puntando a fare una sola sosta. Al 20 giro Leclerc attacca Norris per la 10 posizione: un paio di curve affiancati, nulla di che, ma per i tempi che corrono è grasso che cola. Verstappen continua a tenersi dietro le Mercedes che invece oggi si mangiano le gomme come fossero fatte di pane. Mah. Le “Frecce di prosciutto cotto” tengono la quarta e la quinta posizione: la speranza di vedere Hulkenberg sul podio mi tiene desto.
A metà gara è oramai chiara una cosa: le Mercedes per arrivare in fondo avranno bisogno di 16 cambi gomma, mentre con le stesse gomme con cui ha iniziato Verstappen gira sempre costante e si vanta anche alla radio di essere delicato come un cotton fioc e sicuro a lungo con le proprie coperture. In pratica la pubblicità di un assorbente. Al giro 27 Verstappen viene richiamato per montare le gomme medie ed esce terzo appena dietro Bottas: in tre curve l’olandese risorpassa il finlandese e si mette secondo fischiettando e attendendo che Lewis finisca di distruggere l’ennesimo set di pneumatici e debba fermarsi. Comunque Verstappen le gomme appena smontate se le è fatte lasciare da parte: pensa di poterci andare ancora in ferie tranquillo. Leclerc al 29 giro è sesto e segna il giro veloce della gara, recuperando due secondi al giro alle Mercedes nere e avvicinandosi alla coppia di Mercedes color affettato. Come detto Lewis ha le gomme talmente demolite da sembrare da bagnato: nonostante questo il ragazzo è bravino e con le gomme distrutte segna i propri migliori tempi: inizia a balenargli per la testolina l’idea di chiudere senza cambiare gomme, tanto ha capito di poter guidare sui cerchioni o con tre ruote. Toto Wolff intanto fa rapire la famiglia del responsabile degli pneumatici, così, per aiutarne la concentrazione. Verstappen inizia a spingere forte perché capisce che Hamilton sta pensando di non fermarsi anche se ha le gomme che oramai sembrano le caramelle Goleador di liquirizia. Leclerc intanto è 4 dietro Bottas e prova a fare il miracolo risparmiando le gomme, non fermandosi e sperando che davanti esploda qualche copertura come sette giorni fa. Getta anche dei chiodi per la pista, non si sa mai. A dieci giri dalla fine Leclerc è commosso: sta recuperando su Bottas che si trova a solo un secondo abbondante. Non gli sembra vero, ed infatti non lo è: il ferrarista ha un ulteriore tracollo a livello di prestazioni delle gomme e abbandona la rincorsa al finlandese. Hamilton ancora non si ferma e gira forte con gomme a pezzi: nonostante questo Verstappen guadagna su di lui. A dieci giri dalla fine dal box decidono a far rientrare Hamilton per cambiare le gomme: mettono su la gomma dura, chissà mai che duri qualche minuto in più. Rientra quarto dietro la rossa di Carletto. Lewis a questo punto si decide a posare il sudoku e inizia a martellare: giro veloce e recupera 8 secondi in due giri sulla Ferrari che ha su delle gomme con più km di una Punto Mjet del 2004. Bestiale Lewis.
A 6 giri dalla fine Hamilton attacca Carletto: quest’ultimo finta di andargli addosso come un ragazzino finta il cazzotto sul braccio dell’amico per fargli paura ma Lewis ha fatto le medie in periferia, non si spaventa e se ne va. Terzo Hamilton, quarto Leclerc. Verstappen sempre primo tiene Bottas a sei secondi. A questo punto Lewis parte alla caccia del proprio Finlandese di servizio preferito: recupera due secondi al giro e a tre tornate dalla fine si trova in coda del compagno. Team radio Mercedes: “Valter sentiti libero di farti sorpassare, oppure fai l’eroe e tieni duro. Solo ricordati che sappiamo dove vanno a scuola i tuoi figli, dopo non venire a piangere eh”. Detto fatto: a due giri dalla fine Il Narcomessia passa all’esterno Robottas e si prende la seconda posizione dietro all’ottimo Verstappen. Quest’ultimo oramai è rilassatissimo e trova anche il tempo di dire ai suoi al box di bere per idratarsi. Tutto ciò a 300km/h, in curva e con Hamilton dietro. All’ultimo giro le gomme di Leclerc crollano e Albon inizia a recuperare durissimo ma non riesce a sorpassare la Ferrari. Finisce così: Verstappen vince grazie al fatto di aver trattato le gomme come fossero cuccioli di Labrador, Hamilton secondo e deluso, Bottas terzo e Leclerc quarto.
Meme via
Ok, lo so cosa volete sapere: Hulkenberg chiude settimo. Record di gare in F1 senza podio migliorato ulteriormente. Grande Nico, che da quando corre con la macchina rosa viene chiamato amabilmente Niculo. Comunque Hulkenberg ha mandato una sua amica con la varicella da Perez, tanto per…
Insomma: gomme di frassino 1 – gomme di liquirizia 0.
Alla prossima!