Sgommando sulle strade delle dolomiti, una scritta su una casa coglie l’attenzione del Direttore. Mentre torna dalla Costa Azzurra, il nostro Mattia nota su un muro adiacente alla Autostrada A10 un’altra scritta simile, gigantesca. Le scritte “ΣMOSCAMBIO” esistono da decenni nel Nord Italia. Di cosa si tratta? Abbiamo fatto qualche ricerca.
Fra le varie strade su cui ogni appassionato di auto dovrebbe guidare almeno una volta nella vita, sicuramente c’è la SS48 delle Dolomiti. Questo nastro d’asfalto, che si snoda lungo la valle scavata dall’Avisio dando così vita alla bella Val di Fassa, non è niente di che, se non fosse per il panorama mozzafiato che regala ad ogni svolta, per gli incantevoli paesini che incrocia (che erano meglio un 10-20 anni fa, ora hanno costruito, a mio dire, troppo) e per, una volta giunti all’altezza di Canazei, la possibilità di voltare a destra lungo i passi Pordoi e Sella o, tirando dritti, arrampicarsi verso il Passo Fedaia, circondati da alcune delle rocce più maestose d’Italia ma cazzodico, del mondo.
– si lo so, qui siamo al Passo Rolle, ma ci siamo capiti, dai –
Bene, percorrendo la SS48 delle Dolomiti a scendere, all’altezza del paesello di Pera di Fassa, da tanti anni – me la ricordo fin da quando ero bimbo nei primi anni ’90 e ora è ancora lì – su un vecchio muro campeggia in bella vista una strana scritta: ΣMOSCAMBIO.
Anche sulla autostrada A10 Genova-Ventimiglia, all’altezza di Sanremo, si vede in lontananza una scritta simile su un muro di cemento, poco sotto lo slogan Padania Libera.
Scritte sbiadite, fatte con il rullo su una parete di legno o di cemento. Una scritta che non nasconde la sua età. Ma cosa è ΣMOSCAMBIO? Una vecchia officina o l’insegna di un locale che non esiste più? Una vecchia tattica pubblicitaria? Questo è quello che si potrebbe pensare fino a che non si lascia spazio alla curiosità, informandosi a dovere e finendo invischiati in una storia piuttosto torbida, una storia a tratti assurda, incredibile e anche un po’ grottesca. Una storia che ha inizio da una scritta sbiadita su un muro lungo una strada che qualunque appassionato di motori dovrebbe percorrere almeno una volta nella vita, possibilmente non d’estate perché c’è un traffico della madonna e godete meno della metà.
Quella presente in Val di Fassa è solo l’ultima – o una delle poche rimaste – delle innumerevoli scritte uguali che comparvero un po’ ovunque lungo l’Italia degli anni ’70, sui muri ai lati delle autostrade, su casolari abbandonati o su fabbriche in disuso. Scritte simili a molte altre apparse in quell’epoca e anche dopo (come le innumerevoli “Dio c’è” che si vedevano spesso negli anni ’90) ma che in questo caso spesso venivano affiancate da un sinistro numero di telefono. Una scritta curiosa, con una gigante Sigma maiuscola al posto della E iniziale, che significa “Scambio di Sangue” ed un numero di telefono: 02-7530148. La curiosità vola. Componendo il numero però si veniva immediatamente smorzati: all’altro capo rispondeva una voce pre-registrata la quale spiegava nei dettagli una particolare teoria riguardante amplessi, cura delle malattie e altre assurdità, invitando poi il curioso interlocutore a inviare 10.000 lire ad una casella postale dell’aeroporto di Linate a favore dell’I.I.D.F., sedicente Istituto Italiano di Fisiologia.
Fin qui, nulla di strano, se non fosse che tale istituto non è mai esistito e che il numero di telefono era quello di una abitazione privata della provincia di Milano (Segrate San Felice) appartenente ad un certo Vito Cosmaj (classe 1938), uno che dal 1971 iniziò a dedicarsi a tempo pieno all’agitazione e alla propaganda, consumando nell’impresa tutti i suoi soldi e smettendo solamente in punto di morte. Ad oggi, nel 2020, sia di Vito Cosmaj, scomparso da tempo, che del suo Istituto Italiano di Fisiologia, sono rimaste pochissime tracce: fino al 2003 era online il sito www.emoscambio.com del quale resta poco, giusto l’immagine della homepage più alcuni interessanti e misteriosi volantini che lo stesso Cosmaj distribuiva in passato, volantini che permettono di chiarire meglio e di portare un po’ di luce sulla misteriosa faccenda Σmoscambio.
Leggendoli ci si trova davanti ad una particolare propaganda, con la quale Cosmaj pubblicizzava la T.A.F. (Tecnica dell’Amplesso Fisiologico) con cui, secondo lui e – se ce ne sono mai stati – gli adepti di quella che assume i contorni di una setta, si sarebbe rivoluzionata la realtà italiana e curata ogni malattia (magari, aggiungiamo noi). Questa tecnica verte sul mantenere la corretta posizione durante il sesso. La posizione del missionario è indicata come la causa di ogni malattia e debolezza fisica, cosa assolutamente evitabile assumendo la posizione tipica degli animali indicata, per l’appunto, come Tecnica dell’Amplesso Fisiologico (meglio nota come “pecorina”).
Fino a qui, quasi tutto normale, si potrebbe pensare che ci troviamo di fronte ad una propaganda antiscientifica come spesso se ne vedono sopratutto ultimamente, tuttavia leggendo i volantini si scorge qualcos’altro: le continue frecciate nei confronti della borghesia e della politica italiana, l’ironia costante e precisa, le pubblicità di società inventate di sana pianta (nel secondo volantino, in basso, si trova la pubblicità di una certa Virgo-Virginis S.p.A. di Palermo, dal capitale sociale di 999 miliardi di lire “interamente versato” che produce cinture di castità dal taglio particolarmente medievale), raccontano qualcosa che va oltre ad una teoria sulle posizioni sessuali e che si avvicina spaventosamente al delirio.
In alcuni altri volantini, addirittura firmati “Il vangelo secondo Cosmaj”, si trovano attacchi aperti e rabbiosi alla scienza e alla Democrazia Cristiana, uniti a citazioni non veritiere di Napoleone Bonaparte, del Generale Cambrone e dello stesso Cosmaj. La faccenda diventa ancora più interessante affidandosi al servizio Wayback Machine che permette di visitare siti web che non esistono più: lavorando un po’ si può arrivare a visitare il sito di Emoscambio com’era prima di venire chiuso (a questo link, cliccare poi su “continua” per visitare le altre pagine) raggiungendo così una spiegazione più completa – ma ugualmente delirante – di cos’è la Fisiologia per Cosmaj e a quali princìpi fa fede.
Leggendo questa pagina, a parte i toni coloriti, non si nota nulla di così malvagio, anzi. È andando avanti che la cosa si complica e, passando per i deliri già visti sui volantini, si arriva ad una descrizione più dettagliata di cosa sia l’Σmoscambio (letteralmente, scambio di sangue) per arrivare ad un’ultima spaventosa schermata nella quale c’è un annuncio con il quale si cercano cavie umane.
Si parte infatti da Cosmaj che invita a non “fuggire” dal dolore ma “coraggiosamente ed onorevolmente affrontarlo” perché “chi fuma, beve o si droga od assume farmaci per non soffrire e per non pensare ai propri mali, si frega da se stesso e si avvia velocemente nella tomba”. A questo aggiunge che “IL FINE PRIMARIO di ogni essere umano È NON CADERE MAI vittima delle malattie o più semplicemente del malessere”. Questo sarebbe lo scopo ultimo del suo metodo che però, ci tiene a precisare, “non è un farmaco e nemmeno una macchina, non si può vendere o comperare e non consente alcun lucro” e di conseguenza “è malvisto e osteggiato dalla medicina imperante.”
Tale “metodo” però non viene spiegato e purtroppo non è nemmeno facile capire a cosa si riferisse Cosmaj nello scrivere: “La mia ‘invenzione’ consiste nell’avere escogitato un sistema, un procedimento, un meccanismo od una tecnica volta e mirante ossia ad impedire e ad evitare all’infinito il decadimento, l’indebolimento, l’impoverimento e lo squilibrio del nostro sistema immunitario sia fisso che mobile o sanguigno. IL MIO PROCEDIMENTO invece è finalizzato a potenziarne ed a vitalizzarne all’infinito la forza, il vigore ed il valore di tale sistema anticorpale ed in tutta la sua globalità e con una formula armoniosa … e tutto ciò non è certamente la stessa cosa!“.
Il mio procedimento. Sì, ma quale? Non lo sappiamo, purtroppo.
Tutto quello che ci rimane del sito originario termina, come detto, in una pagina che si apre con un annuncio di richiesta di cavie umane per poter, testualmente: “Scopo della sperimentazione è prevenire e guarire ogni malattia umana: AIDS, tumori, malattie cardiovascolari, decadimento senile, impotenza maschile e femminile, etc. etc. NON E’ POSSIBILE guarire solo il CANCRO o l’AIDS, o si guariscono tutte le malattie o niente”.
Raccogliendo tutto il materiale attualmente esistente, si giunge alla conclusione che il tanto pubblicizzato Σmoscambio di Cosmaj era una pratica con la quale individui dello stesso gruppo sanguigno, di sesso opposto e dalle caratteristiche fisiche paragonabili fra loro, si sarebbero dovuti sottoporre a delle trasfusioni scambiandosi periodicamente piccole quantità di sangue. In questo modo il sangue altrui avrebbe arricchito il proprio di non meglio precisate sostanze di cui esso mancava rafforzando così le difese immunitarie e ringiovanendo l’organismo. La logica conseguenza era che continuando a praticare questo Σmoscambio, si sarebbero potute sconfiggere in modo del tutto naturale le malattie e persino l’invecchiamento. Un’ultima conseguenza logica, d’ordine superiore, era che dal rafforzamento dei suoi singoli componenti, anche la società stessa sarebbe uscita rafforzata e migliorata.
Una gran confusione insomma, che fa venire – giustamente – il dubbio se Cosmaj fosse quantomeno sano di mente: cosa lo spingeva ad una propaganda con toni così alti? Cosa lo spingeva a girare per il Nord Italia con un rullo per scrivere delle frasi a caratteri cubitali su muri in bella vista? Aveva un ritorno economico? La sua era follia solitaria o c’era una cricca di persone che lo seguivano? Cosa lo spinse a dedicarsi a tempo pieno all’agitazione e alla propaganda consumando ingenti quantità di denaro? Purtroppo non ci è dato sapere altro, Cosmaj è morto da tempo portandosi con sé molte delle risposte alle domande che sorgono spontanee studiando il suo caso.
La questione è complicata e, come avrete modo di vedere se andrete a leggere QUESTO articolo e QUEST’ALTRO articolo qui, è molto più articolata e complessa di quanto sembri, mettendo in mostra un “dietro le quinte” molto più complesso e articolato di come sembri. Anche Vice qualche anno fa ha preso in mano la questione, cosa che ci ha aiutato a scrivere questo articolo; a questo punto noi di Rollingsteel non possiamo far altro che ritornare ai nostri ferri – volanti e non – e darvi appuntamento al prossimo “Giovedì del tutto può succedere”.
Forse fu il primo terrapiattista della storia, chissà…
Mai viste abitando a roma, xo ricordo le “DIO C’È” sull autostrada, a cui mio padre alla domanda sul perché delle scritte diceva:”sono i preti, x ricordarti che se vai piano dio ti aiuta” 🙂
Che sappia io, la scritta “Dio c’è” era usata per segnalare le piazze di spaccio
Anche da me in provincia di varese c’era la scritta si vedeva appena passata la vecchia uscita autostradale di Origgio A8 direzione Como. La vedevo dalla casa dei mie zii. Che ricordi
Leggo anche i due posti che linki e condivido: “Da molte delle cose che scriveva Cosmai si ha l’impressione che fosse una specie di troll ante litteram, un situazionista, un outsider artist.”
Comunque che ogni tanto ci sia bisogno di “na’ volgarissima pecora” lo dice anche Christian De Sica in uno dei suoi cinepattoni… non c’era bisogno di fondare un movimento o quello che era…
Ammazz, questo era il mentore di Panzironi
Una di queste rarissime scritte si trova su una cascina visibile dalla Tangenziale Ovest di Milano, direzione sud, poco prima dell’Autogrill di Assago Ovest