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Brutta ma tosta – Peugeot 309 GTI

Pensate ad una Peugeot sportiva, cosa vi viene in mente?

Scommetto una di queste tre: 205T16, 205GTI e 106 Rallye

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Ci ho preso? Bene. Ora vorrei sapere per quale motivo tutti si dimenticano della bellissima 309. Nonostante i numeri ed il pedigree siano dalla sua parte però, questa macchina è – purtroppo aggiungiamo noi – finita nel dimenticatoio, potremmo vederla come un missile dimenticato. Di lei non c’è alcuna traccia nemmeno nel film “Veloce come il vento”, spudoratamente sponsorizzato da Peugeot (al punto da mettere una T16 contro una vecchia BMW Serie 3 kittata come la Mitsu di F&F2 che anche no).

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Ma allora cerchiamo di capire una cosa, cosa ci fa una macchina, sportiva sì ma anche bruttina e dimenticata dai più, su un sito dedicato ai mezzi più desiderabili di sempre?  E dire che non è mica male eh:

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Ci sta proprio perché è una macchina che, a prima vista, sembra non desiderabile. È la classica macchina che non piace alla fidanzata. Non è assolutamente un ferro da aperitivo; se la avessi andrei a farmi lo spritz a piedi. Però, magari di notte, magari tristi perché qualcuno vi ha deluso o fatto incazzare, magari in una bella stradina secondaria, ecco che il suo perché viene fuori. Questa è la classica ragazza da 6 emmezzo, all’inizio la schifi ma poi, in fin dei conti, è l’unica che quando hai il raffreddore ti porta il succo d’arancia sul divano e per cena ti prepara il brodino.

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Sui social sono tutti a parlare di bare di qua, bare di la, auto ignoranti ovunque ma alla fine si parla sempre di tre, a voltre quattro macchine. Di questa mai. Con questa scordatevi i migliaia di likes sui social.

Con questa la rivincita la prenderete – e mi pare anche giusto – solo sull’asfalto. Poche pippe e tanta sostanza, è così che si fa.

Vediamola da vicino.

Prodotta in oltre 1.600.000 esemplari la storia della 309 è stata, fin dalla sua nascita, piuttosto complessa data la situazione in cui versava la Peuegeot e principalmente il suo marchio satellite Talbot (la 309 stessa sarebbe dovuta uscire, secondo i progetti iniziali proprio con questo marchio). Per fortuna la storia di questa macchina è anche una delle cose più noiose che io abbia mai letto, quindi vi risparmierò il supplizio.

Vada come vada, la 309 venne prodotta in una marea di versioni e fra le varie era anche disponibile in allestimento GTI 16V con lo stesso 1.9 della 405 (e della bellissima Citroen BX GTI), nome in codice XU9J4, 4 cilindri in linea, doppio albero a camme in testa per la paurosa (se pensiamo alla macchina) cifra di 160CV, abbastanza per impensierire più d’una della tanto blasonate “bare”. Il sound proveniente dallo scarico (aperto in questo modello) non lascia nulla all’immaginazione; gli scoppiettii in rilascio sono una vera e propria sinfonia, sembra una vecchietta che sputacchia ed è la cosa più bella del mondo.

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La linea è veramente semplice, il frontale è praticamente identico a quello della sorellina (disegnata da Pininfarina) 205 e da essa eredita anche le portiere (oltre all’intero pianale). La fiancata dell’auto ha un disegno estremamente azzeccato e semplice arricchita però, a differenza della piccola 205, del piccolo volume posteriore che le garantisce, oltre ad un baule più capiente (tipica affermazione da Al Volante), un’aspetto più piantato a terra e robusto. Sembra una macchina di categoria superiore senza esserlo a tutti gli effetti.

A rendere la GTI una vera GTI contribuisce inoltre il piccolo alettoncino posteriore, montato di serie e non dopo costosissimi richiami (qualcuno ha pensato alla prima TT?)
309-gti-6Altri accessori di serie su questa tostissima versione sono la chiusura centralizzata e entrambi gli specchietti (con il destro di serie) regolabili elettricamente dall’interno addirittura con funzione antiappannante e sbrinante, tiè. Inoltre ci si porta a spasso un sacco di ore di sonno dei vecchi ingegneri Peugeot che all’epoca, gli ultimi anni ’80, utilizzarono le migliori tecnologie dell’epoca per progettare quest’auto, parliamo di roba super moderna, tipo analisi ad elementi finiti e CFD.

Non ci credete? Guardate qua:

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Infine, alla prova dei fatti, non c’è alcun motivo percui questa macchina debba venir dimenticata. È di qualità, va forte, ha dei cerchi bellissimi, fa un rumore mozzafiato e, cosa più importante, sa emozionare. Purtroppo la sua linea la penalizza ma, lo voglio dire, questa merita a pieno titolo di venir classificata come auto ignorante, di venir ricordata fra le temibili bare degli anni ’90.

Vi piace? Volete andare a farci un aperitivo o meglio volete godere con lei su per un passo montano? Contattatemi, c’è una sorpresina.

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Articolo del 4 Ottobre 2016 / a cura di Il direttore

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  • Luigi

    …voglio andare a farci un aperitivo / godere con lei su per un passo montano!

  • Gianluca

    So che é un po’ tardi per commentare essendo un articolo un po’ datato, ma la passione per le “ignoranti anni 90” mi dice che tentar non nuoce…
    P.S. tieniti pure l’aperitivo……con questa mi vado volentieri a godere un passo montanaro. 😉

  • MATTIA

    Gran bell’articolo, hai gasato me e mio fratello Marco.
    A breve arriverà in casa nostra questa bella auto ingnorante e non vediamo l’ora! È la prima versione 1.9 130cv 8v.
    Non vediamo l’ora di emozionarci all guida!!

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