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Toyota Supra Abflug: lo squalo della Wangan-Sen

Il manto della notte copre la città che non dorme mai, state procedendo a velocità sostenuta appena dopo lo svincolo di Ariake, in direzione del Tokyo-ko tunnel; una volta oltrepassato il maestoso gate che delimita l’ingresso del tunnel sottostante il porto di Tokyo sentite alle vostre spalle un rombo sinistro e minaccioso che riempie tutta la galleria; due fari bassi e larghi si piantano dietro la vostra MR2 Turbo.

Scalate una marcia, la turbina sibila mentre l’auto vi proietta in avanti, scaricando il tachimetro, ributtate dentro la quinta e 220, 230, 240; il vostro motore ben preparato sta dando tutto quel che può, ne sentite tutta la rabbia ma quel ruggito corposo, malefico ed infausto non vi lascia, i fanali dietro di voi vi puntano come una preda. Il tachimetro segna 260 e spicci, oltre non riesce ad andare, al che decidete di spostarvi in seconda corsia ed un mostro blu metallizzato vi sorpassa come se foste fermi, sparendo nel punto di fuga dell’orizzonte, dove le luci del tunnel si congiungono, lasciandovi lì come dei cretini.

Complimenti, era il 2001 e siete appena stati superati da una Toyota Supra S900 di Abflug nel suo habitat naturale.

Sappiamo che cosa sia una Supra ma Abflug? Di che si tratta?

Durante gli anni ’90 c’era un gruppo di scalmanati che si divertiva ad andare forte sulla tangenziale di Tokyo, puntando alla mitica cifra dei 300 all’ora con i propri mezzi pompati a manetta, forse li avete sentiti, si facevano chiamare MidNight Club.

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Molti dei facenti parte di questo mitologico e fantasmagorico gruppo erano preparatori di rilievo nella scena automobilistica giapponese come ABR Hosoki Engineering, Yoshida Special, Top Secret e il sopra menzionato Abflug.

Il proprietario di Abflug (“Decollo” in lingua tedesca) è Uwabo-San, un individuo di cui non abbiamo fotografie ma che ha messo in piedi uno dei circhi più importanti delle preparazioni auto degli anni 90 e dei primi 2000.
Il marchio, fondato nel 1989, non ha mai perso un colpo presentando preparazioni motoristiche estreme e raffinate e bodykit spaziali da ventitreesimo secolo, con allargamenti, spoiler, alettoni, naca, ricchi premi e cotillons, senza mai fossilizzarsi su un unico modello o un unico marchio.

Sappiamo inoltre che i Giapponesi, per quanto se la menino con minimalismo e ikebana, non hanno problemi a sfoggiare colori sgargianti, al limite dell’imbarazzante. Il primo esempio che ci viene in mente è sicuramente la livrea oro dei mezzi di Smokey Nagata; Uwabo non ha voluto essere da meno, pittando le proprie creazioni di un delicatissimo fucsia integrale. Sai mai che non si notino, con tutte quelle appendici attaccate.

Il mezzo che forse, ad oggi, ha lasciato maggiormente l’impronta nella memoria degli appassionati è la Supra blu metallizzata con il bodykit denominato S900, che stravolge le forme della GT di casa Toyota, trasformandola in un mezzo uscito direttamente da un anime o da Ridge Racer.
Il sobrio Kit comprende:
Paraurti anteriore;
Palpebre fari;
Paraurti posteriore;
Estrattore posteriore;
Cofano motore;
Spoiler posteriore;
Parafanghi anteriori;
Pannelli porta;
Parafanghi posteriori.

            – prego notare la dimensione del terminale di scarico – 

– prego notare la dimensione del terminale di scarico –

In sostanza un makeover completo per tutta la carrozzeria della macchina, in vetroresina, che ha un costo di circa diecimila verdoni, escluse spedizione e manodopera. ‘Na cosetta.

Tra le opzioni di personalizzazione, volendo, possiamo aggiungere anche quattro dei cerchi più arroganti che abbiano mai solcato l’asfalto della Bayshore Route; sempre Abflug ci offre la possibilità di decorare gli angoli del mezzo con i Gran Revolfe Prism II da 19″, con larghezze del canale che vanno da 6 a 11.5 pollici e prezzi che variano da 830 a 930 Euro.
Ciascuno.
Sfido chiunque a non volerli.

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Se invece volessimo la preparazione completa di mamma Abflug per la nostra Supra, basterebbero 50.000 dollah per il kit estetico e un rebuild del sei in linea, due o tre ritocchi qui e là nel vano motore e uno scarico completamente dritto in titanio di HKS per arrivare a quota 800CV.

OTTOCENTO CAVALLI.

una potenza simile, per uno stile di auto del genere può accompagnare solo.

Capite bene che in questo mezzo sono condensati tutti gli anni duemila della vetroresina, con tutte le pinne e le protuberanze possibili (comunque meno di quelle dell’ultima Civic) che però pare abbiano una funzione di carattere aerodinamico, giacchè la velocità massima dichiarata di questa palla di cannone del sol levante è di 354 Km/h.

TRECENTOCINQUANTAQUATTRO CHILOMETRI ORARI.

Nel 2001.

Possiamo solo speculare sul luogo che sia stato usato per testare la velocità massima, anche perchè – a meno che non si noleggi un anello – l’unica strada su cui poter puntare alla velocità massima è la Bayshore Route, ossia la parte di Wangan nota come South Bound (sì, lo so che tu giocatore di Tokyo Xtreme Racer mi stai leggendo) in direzione Yokohama, giacché sul North Bound ci sono troppi curvoni e troppi ghirigori topografici (maledetto il traffico attorno all’aeroporto di Haneda) che inevitabilmente ti rovinano la media.

Tuttavia possiamo dire con certezza che questa resta una Supra esagerata sotto tutti i punti di vista e, sicuramente, la più assurda elaborazione estetica in commercio per la Toyota Supra, che ne cambia completamente i connotati.

Se vedete un fulmine blu spostatevi, consiglio di Uwabo-San.

Ma aspettate un attimo e sentite questa: siamo riusciti a trovare una delle due Supra AbFlug mai arrivate in Italia e la potrete:
vedere
toccare
annusare
leccare
magari comprare
nel corso del Ferro del Day 2020, la festa di Rollingsteel.it, in programma il prossimo 19 settembre 2020, all’interno del parco tematico dell’aviazione di Rimini. Noi e la Supra vi aspettiamo! (QUI l’evento)

Articolo del 15 Aprile 2020 / a cura di Filippo Roccio

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  • Daniele

    L’avevo scambiata per una vecchia FTO, il frontale e i fari erano simili.

    • Filippo Roccio

      Eh, in tanti vengono sorpresi dall’apparenza rivisitata di questo mezzo, comprensibilissimo! 😉

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