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Vi raccontiamo “Giorni di tuono”

Per inaugurare la nuova rubrica “pop the hood” ed un nuovo arrivato nella famiglia RollingSteel, ecco che vi raccontiamo un filmone che se non l’avete mai visto avete appena trovato cosa guardare stasera.

Signori, Giorni di tuono.

Che cos’è Giorni di Tuono? E’ una figata, in sostanza Top Gun ma nel 1990 e con le auto da corsa che effettuano comunque voli radenti non autorizzati e meno gay.

giorni di tuono poster

Comincia tutto con musiche rock stridenti rese peggiori solo dallo streaming in 360p cui mi sono affidato per rinfrescarmi la memoria che però, sorpresone, sono di Hans Zimmer (lo stesso dei tromboni di Inception, per capirci. Campione)!

In un tripudio di rednecks, birra, paraboliche ed ovali, vediamo sfrecciare un’arlecchineria di bidoni americani a duecento e rotte miglia all’ora per passare, con l’adrenalina a palla, ad un trattore che sparge merda in una campagna sperduta.

Detto trattore è guidato niente popò di meno che da Harry Hogge, proprio lui! Quello che costruì un’auto da Nascar dentro cui morì il suo pilota preferito; con lui conversa amabilmente Tim, respirando gli afrori della merda spray: un allegro proprietario di autosaloni che si è messo in testa di correre nel campionato Nascar, senza una macchina né un team.

Harry gli dà del pirla.

Ma c’è un però!

Però Tim ha un pilota che sicuro è una spada e allora diamogli un’occhiata a sto pilota.

Il pilotino in questione è, rullo di tamburi, Tom Cruise, cui hanno dato un nome da gelataio di quelli che aprono il locale in franchising e si trovano il naso di qualche finanziaria puntato al culo appena firmato il contratto: Cole Trickle. Per comodità lo chiameremo Tom Cruise.

Ma dobbiamo prenderci un momento e tornare indietro di tre righe. L’arrivo di Tom Cruise in questo film è una delle scene più sexy trash della storia del cinema. Nel mezzo di una assolata giornata in pista, come sbuca lui dalla nebbia (?) non lo ha mai fatto nessun altro. Tony Scott ti amo.

Tom Cruise arriva, bello come il sole dopo la nebbia, gasato e spavaldo, sulla sua Harley transatlantico, fa lo spocchioso con quello che sarà un rivale giustamente incazzoso per tutto il resto del film, tale Rowdy Burns (un nome, un programma), sale in macchina, fa il tempone e tutti gioiscono.

Rowdy Burns no.

“fai anche solo un graffio a questa pupa e ti strappo le palle” cit.

A questo punto Harry è ispirato, dopo una notte d’amore con un telaio tubolare, tira fuori una macchina della madonna, un mostro americano marchiato CITY (??) cattivo come la notte, di colori imbarazzanti come i capelli di Dennis Rodman e con la coppa dell’olio disegnata dal vento.

Passano tante scene di gare e sto pilotino si rivela essere un chiodo: ha vinto gare prototipi, gare in salita, gare coi sacchi, ma di far andare una macchina dritta – o quantomeno a sinistra – su un ovalone asfaltato proprio non gli riesce, s’incazza, scazza con Harry, Harry si mangia un gelato coi meccanici e il campioncino gliene va a dare una manica, fanno la pace, Harry gli fa scuola guida e ta-da! Vince la prima gara a metà stagione e Tim trova anche un povero sprovveduto che voglia dare dei soldi a questa masnada di ex trafficanti d’alcool, che culo!

“signori, abbiamo uno sponsor!”

Adesso va tutto a gonfie vele, sono una grande famiglia, i meccanici fanno anche uno scherzone a Tom Cruise in cui una finta poliziotta, perquisendolo, gli trova una banana in tasca, tutto molto ilare e divertente ma, probabilmente perché il pilotino non ha ringraziato Dio e l’America per le proprie vittorie, al Signore salta il cappello e decide che Tom Cruise, nella gara successiva, debba centrare il povero Rowdy a 195 miglia all’ora e piantare un casino che nemmeno i ptsd della guerra del golfo.

Fatto sta che il bello e il cattivo finiscono d’emergenza in ospedale con tanto di presunti conti stratosferci da pagare alla sanità privata americana. Sorge una domanda: chi potrà mai essere la dottorina che avrà in cura i due cowboy? Esatto! Nicole Kidman che non mi ricordo come si chiami nel film ma tanto sappiamo già chi se la bomberà (che poi da dopo questo film iniziarono a bombare abitualmente davvero).

Preparate i fazzoletti.
Fatto?
DAYS OF THUNDER, Nicole Kidman, 1990

La percezione del tempo per lo spettatore è un po’ falsata in questa parte di film perché sappiamo che si parla di un paio di settimane prima che i nostri campioni possano rimettersi al volante ma succede talmente tanta roba (gara di sedie a rotelle inclusa) di contorno che per i tempi cinematografici possono durare mesi ma insomma, chissenefrega, resta epica la scena della gara tra i due con le auto a nolo, sulla strada verso la cena col signor Nascar in persona.

“Tanto hanno la kasko, sticazzi” come mi disse Antonio, un tassista abusivo italiano, ad Ibiza.

Tom Cruise sembra che si sia ripreso, si ributta in pista ma il pilota ingaggiato per sostituirlo temporaneamente si rivela essere una serpe in seno e rende la vita di Tom un inferno: lo gira, lo rigira, lo sballotta, lo ficca contro il muro, ci bbbuca le gomme e allora Tom che fa?

(Russ- Faccia di cazzo – Wheeler)

Quello che farebbe qualunque persona di buon senso, ossia rientrare ai box, farsi cambiare le gomme rivolgendosi garbatamente ai meccanici, ripartire dalla pit lane e piantarsi a cuneo nella fiancata dello stronzo, tipo Nannini con quel fagiano di Asch nel 1994.

“Ti ho detto, cambiami le gomme.”

Ormai squalificato, Tom prende e va dal suo ormai ex rivale Rowdy per portarlo a fare un controllino in ospedale; scoprono che il povero cristo è cornuto e mazziato e non potrà più correre in auto a causa di un problema al cervello non meglio identificato. Il poveretto dunque chiede al nostro eroe di prendere la sua auto ed andare a vincere la Daytona 500. Na cazzata insomma.

Ah, intanto Tom e Nicole hanno scazzato per storie di scientology.

Harry non vuole preparare l’auto di Rowdy ma poi la prepara.

Tim che ha voltato le spalle a Tom regala ad Henry un motore nuovo di pacca da montare sull’auto di Rowdy.

Nicole che se n’era andata ritorna.

Rowdy sparisce completamente dalla faccia della pellicola, sappiamo solo che sta spendendo 10 milioni di dollari per farsi una casetta su un’isoletta in mezzo ad un acquitrino in North Carolina perché alla moglie quel posto piace tanto.

Comincia la gara ed è subito bagarre, sorpassi, incidenti, cambi rotti, pedali incastrati, me in piedi sul divano ma il nostro buon Tom riuscirà a gabbare il pusillanime pilota ingaggiato da Tim ed a sopraffarlo dopo aver detto la frase della storia:

“Harry, lo stronzo sta cedendo!”
Valutazione di RollingSteel: otto dita delle mani anche perché gasa un sacco.

Nota interessante finale:

Forse non tutti sapete che per girare questo film, piuttosto che spendere dollaroni per noleggiare le piste, la produzione decise direttamente di iscrivere tre macchine alla Daytona 500 del 1990 e di farle correre con le telecamere montate addosso con al volante i piloti Bobby Hamilton e Tommy Ellis. Se andate su youtube a QUESTO link potrete vedere un riassunto della gara nel quale vengono inquadrate le nostre beniamine sfrecciare assieme a Dale Earnhardt e soci. Le macchine vennero ritirare dopo circa 40 giri di gara.

La Chevrolet Lumina, due dati:

La vettura guidata da Tom Cruise nel film è una stock car che basa la propria apparenza sulla Chevrolet Lumina Coupè lanciata proprio nel 1990 nella versione che vediamo nella pellicola e prodotta fino al 1994; La versione stradale di questo mezzo era la “performante” versione Z34 alimentata da un poderoso V6 3400cc che sprigionava la bellezza di 210CV sulle ruote – attenzione – anteriori.

Nulla di sorprendente come per un po’ tutte le auto americane di quel segmento e di quel periodo ma, ringraziamo questo mulo da soma a due porte per averci fatti emozionare sulle paraboliche di tutta America.

E ora perché non cacci un patacco sul tuo ferro? Lo trovi qui

Articolo del 14 Novembre 2018 / a cura di Filippo Roccio

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  • Andrea

    E la parte in cui fanno credere di aver montato gomme da qualifica per fargli fare un sorpasso sconsiderato all’esterno in parabolica dove la mettiamo?

    • Eh hai ragione! I momenti memorabili di questo film sono talmente tanti che meriterebbero un articolo ciascuno! E comunque ricorda, “fai anche solo un graffio a questa pupa e ti strappo le palle”.

  • “Aiutami Gesù, aiutami Dio degli ebrei, aiutami Allah, aiutami Tom Cruise! Tom Cruise, usa la tua magia su di me per spegnere il mio fuoco!” cit. Ricky Bobby

    • Claudio

      Oddio Ricky Bobby!!! Lui si che era un vero pilota! Da guidare bendato con un coguaro incazzato in macchina … Le basi!

  • davide

    Quando quello spione del contagiri indica 9000 significa che stai sbiellando!!!

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