Home / / Le migliori auto con cui litigare per strada

Le migliori auto con cui litigare per strada

Il mondo è pieno di stronzi e buona parte di questi sembrano essersi riversati per strada. In macchina la gente fa di tutto, tranne che guidare. E la cosa che più mi fa andare giù di testa è che quando, con l’aiuto del clacson magari, glielo fai notare, questi dementi si incazzano pure. Sembra che non aspettino altro che litigare, col tipico atteggiamento passivo-aggressivo. Siamo cresciuti con l’educazione dimmerda del dover sempre aver l’ultima parola. Siamo una generazione di 30/40enni del “ma maestra, l’ha fatto anche lui!”.

Litigare per strada è diventato facilissimo, la gente non sa guidare e al contempo sono tutti incazzati neri pronti a spaccarti la faccia (basta vedere cosa succede sui social, uno specchio abbastanza fedele della nostra società) ma il punto è che al giorno d’oggi per girare per strada ci vuole fortuna (nel non incontrare stronzi) e coraggio (se ne incontri qualcuno).

Piccola parentesi, se vi sono capitate cose simili e strane, se anche voi siete stati inseguiti da qualcuno che minacciava di uccidervi, raccontatemelo, fatemi sentire meno solo. Chiusa la piccola parentesi.

Dopo che qualche sera fa uno chiaramente sotto effetto di stupefacenti di dubbia qualità mi è venuto dietro – prima in auto poi al primo semaforo di corsa – urlandomi cose imprecisate dal finestrino solo perché al semaforo l’avevo guardato (l”ho guardato perché aveva una faccia letteralmente FUORI DI TESTA, aveva attirato la mia attenzione), ho deciso di stilare una piccola classifica delle 5 auto, cinque, non una di più non una di meno, su cui sarebbe meglio essere seduti qualora incontrassimo sulla strada uno degli innumerevoli stronzi maleducati che quotidianamente deambulano in macchina (il verbo guidare per queste persone è decisamente ingiustificato).

ps. Se mai vi dovesse succedere, senza fare gli eroi che a prenderle si è sempre in tempo fate così: numero di targa e 112, ci penseranno hahahahahahhahhahahhahahahhahhahahalorohahahhahhahhahahhahhah.

[adinserter block=”1″]

0 – La Mazda MX-5.

Bella e “sportiva” ma purtroppo non ne ha, se uno si mette in testa di venirvi dietro vi prenderà, i suoi 110 CV sono troppo pochi, già provato. Inoltre essere seduti su una macchina alta così senza possibilità di fare un bel ‘agvzzz’ col finestrino e chiudersi dentro mentre fuori un energumeno con le pupille grandi quanto una palla da tennis ti urla in una lingua a te sconosciuta e l’unica cosa che capisci è ‘pistola’, non è il massimo. Avevo la cacca al culo, ecco.

1- Un SUV a caso.

Oh a me, lo sapete bene, i SUV mi fanno pene. Ma, lo ammetto, nella suddetta situazione, un macchinone potrebbe risultare quantomeno ‘utile’. Almeno chiudo tutto sigillandomi come all’interno di un piccolo fortino magari con anche i vetri oscurati. La gente continua a comprare queste macchinacce inutili perchè “così mi sento più sicura” ed ecco che, almeno in caso di rissa imminente dentro un SUV un pelo più sicuri ci si potrebbe effettivamente sentire.

Se poi il SUV in questione è questo, tanto meglio (recensito QUI), prima vi devono anche prendere.

[adinserter block=”1″]

2- Subaru Impreza o Mitsu Evo

Non saranno macchine tanto grandi o comode e i proiettili le trapassano senza problemi, ma prima devono prenderti: in certe situaz una bella macchina da sparo è quel che ci vuole. Spesso certa gente reagisce male e, come ridestata da un lungo letargo, inizia a darci del gas per venire a prendervi. Ecco, una bella berlina giapponese è quel che ci vuole: vieni a prendermi, stronzo.

3- Rayton Fissore Magnum

Se l’unico modo per riuscire a sopravvivere in mezzo alla giungla dei SUV è avere un SUV, beh, io voglio il re dei SUV, il famigerato Rayton Fissore Magnum 4×4.

Forse a voi questa parola non dice niente quindi lasciate che vi spieghi che razza di ferro incudine era il Rayton Fissore Magnum (venduto come LaFerrari LaForza in USA). Prodotto dall’azienda piemontese Rayton Fissore a partire dal 1985, il Magnum (questo il nome della macchina) fu uno dei primi esempi di SUV quando il termine SUV ancora fortunatamente non esisteva. Costruito sui pianali dell’Iveco VM40 4×4 la Magnum sembra una Duna imbottita di steroidi e porta addosso i pezzi di almeno altre dieci macchine: il Magnum 1a serie aveva i fari anteriori della Lancia Trevi mentre nella 2a serie utilizzava quelli della Fiat Regata e le frecce della Uno. I fari posteriori erano quelli della Citroen BX, le maniglie esterne ed interne erano Lancia Delta. Anche i motori venivano un po’ da qua, un po’ da là: si poteva scegliere tra un Fiat 4 cilindri da due litri, un Alfa Romeo V6 Busso da 2 litri e mezzo oppure tenere i motori Diesel dell’Iveco.

Circa un quarto di tutti i Fissore Magnum prodotti finirono in mano ai corpi di polizia nonostante l’azienda che li produceva ebbe una piccolissima controversia giudiziaria nel processo che coinvolse il Gruppo Tanzi, il presidente della Banca San Paolo di Torino e l’onorevole DeMita nel 1993 a Torino nel corso del quale la Rayton venne imputata di essere una specie di società “contenitore” per fondi monetari di provenienza ignota da dirottare verso le casse della Democrazia Cristiana.

Brutta come poche, questa macchina fu un totale insuccesso al punto che la ricordano solo in tre ma io su un Rayton Fissore Magnum verniciato così mi sentirei al sicuro.

[adinserter block=”1″]

4- Bmw E30 Nera/Mercedes E190 nera (fascionata)/Alfa 75 nera (ma anche grigia va bene).

Ecco, con uno su una di queste macchine, io, non scherzerei. È da anni che queste auto vengono associate alle rapine ed un motivo ci sarà. Una di queste, magari un po’ ammaccata, magari targata RC, magari con i vetri oscurati, di solito non è una macchina da persone raccomandabili. Ecco quindi che chiunque dotato di buon senso dovrebbe evitare di mettersi contro ad uno a bordo di questi ferri… insomma, non so voi, ma io nei primi anni ’90 a mandare a fanculo uno a bordo di una Uno Bianca nei dintorni di Bologna ci avrei pensato quella mezza volta in più.

Due sere fa, mentre quel poveretto mi urlava cose incomprensibili, avrei di gran lunga voluto essere dentro ad una minacciosa E30 nera solo per poter sfoderare il mio sguardo più pericoloso e tentare così di spaventarlo.

All’occorrenza queste tre auto potrebbero venire soppiantate da un bel Mercedes Vito NERO, tutto nero, di quelli che non sai bene se arriva dall’obitorio o se all’obitorio ci sta portando qualcuno dopo l’ultima spedizione punitiva.

[adinserter block=”1″]

5- Opel Astra scopescion wagon grigia con scala da muratore sul tetto, senza copricerchi, un po’ opaca e l’assetto fatto coi sacchi di sabbia.

Devo dire altro? Io mi sentirei inattaccabile su un ferro così. L’altra sera avrei di gran lunga preferito trovarmi su un vagone del genere, magari accompagnato da tre energumeni di 90 kg l’uno pronti a scendere a far vedere a quel tossico maledetto come è che si sta al mondo piuttosto che essere seduto dentro la mia piccola spider con accanto la mia morosa più terrorizzata di me. A volte bisogna dare a certe persone gli schiaffi che i loro genitori non gli hanno dato quando erano bambini: dove non arriva l’educazione arrivano le sberle.

Con me, avrei voluto:

lui

poi lui

e infine lui

Ora basta, ci vediamo quando tornerò a parlare di macchine!

 

 

Articolo del 22 Agosto 2018 / a cura di Il direttore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

  • Matteo

    Non è capitato solo a te di venire inseguito e minacciato, tranquillo.
    Non posso dimenticare quando la mattina di Natale dello scorso anno presi la mia 106 per andare a fare un giro in montagna e come sempre accade quando si va in montagna in giorni festivi : si trova gente di città che ha paura delle strade di montagna e si piazza ai 40 all’ora.
    Approfittai dell’unico rettilineo dopo un tornante e sorpassai le 3 auto che avevo davanti, una delle quali mi inseguì senza che io lo sapessi, in quanto percorsi i successivi chilometri ad un ritmo… sostenuto; così, solo quando rallentai al primo centro abitato mi vidi arrivare dietro un ragazzo sui 30 anni urlando, gesticolando e facendomi cenno di accostare.
    Ho scalato in seconda e sono schizzato via.

  • Lorenzo

    Al semaforo faccio tutta la fila per girare, questo arriva bello bello e supera tutta la fila! Io non ci sto allora mentre giriamo insieme accelero per non farmi passare e gli suono, lui di tutta risposta mi risuona, mi si affianca bofonchia qual cosa e va via….. Senza parole

  • Paolo

    Io e mia moglie abbiamo entrambi una Mercedes 200E serie w124, entrambe nere. Ai semafori se ci distraiamo e non partiamo subito nessuno si azzarda a suonare.

    • Marco Gallusi

      In generale i furgoni incutono timore, soprattutto se a tinta unita e senza loghi. Poi servirebbero recenti, non troppo vecchi (altrimenti ogni volante è vostra) né troppo nuovi (non sono credibili). Se dietro hanno le gemellate meglio.

  • alessio

    Astra 2.0 td del ’01. Grigia e con un copricerchio mancante. A parte il fatto che è berlina direi che sono a posto, ho la macchina da giostraio per eccellenza

  • Alessandro

    Io sono stato inseguito da una 147 con a bordo un poker di zingari perché dopo averli avuti per 5 km a culo mi sono permesso di farlo notare a gesti. Me la sono dovuta cavare con la mia vecchia Grande Punto 1.3 multijet e con una bella dose di guida da coltello tra i denti. A certa gente che si incrocia per strada auguro sempre vivamente di finire fuori strada contro un rivone di una risaia.

  • dario

    Anche a me è successo, un tipo poco mansueto non era d’accordo sul fatto che entrassi in autostrada senza lasciargli 200 metri di spazio di manovra, quindi mi si affianca e mi fà una sceneggiata stile film muto di Charlie Chaplin accompagnata da suonate di clacson ritmate e segno della pistola puntata, stranamente si è prontamente calmato quando ho mostrato la mia pistola vera e acceso le sirene, mah valla a capire certa gente, anche perchè dopo balbettava e piangeva come un bambino che non si capiva veramente nulla di quello che diceva…

Altre cose da leggere