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Mazda MX-5 – un test lungo un anno

Ci ho messo un anno a scrivere questo articolo, un anno di gioie e piaceri, un anno di soste dal benzinaio ma, come è giusto che sia, prima di raccontarvi del mio lavandino a quattro ruote, una giusta premessa è d’obbligo.

Una giusta premessa.

Chi vi scrive sono sempre io, Lorenzo, il mega direttore supremo nonché farabutt. gran lup.mann. di RollingSteel.it che, da sempre grande appassionato di auto e di guida, forse più della seconda che della prima, ho però sempre guardato il mondo di “quelli con le auto giuste” da lontano. Sì, perché fino ad un anno fa possedevo una modesta ma comunque ottima Seat Ibiza 1.4 tdi che, per quanto fosse una buona macchina da tutti i day tranne i trackday, non era certamente una sportiva con la quale sentirsi parte di quella fetta di maschi che un po’ invidiavo. Con le ci ho fatto di tutto, ci ho caricato la mia prima fidanzatina e anche l’ultima, ci sono andato a matrimoni e funerali, vacanze, lavoro e camporelle. Sempre con lei. Non era niente di che ma la sua turbina a geometria variabile me la porto qua, nel cuore. Non potendo sfogarmi su di lei, prima di tutto ho scaricato ogni mia voglia sulla mia Vespa:

poi però non mi è bastato più e, invece che farmi sopraffare dall’invidia e diventare un vaggaro infame per te solo le lame ed iscrivermi ad un club di soft tuning, me ne sono stato in disparte, ho fondato RollingSteel.it e, fra le varie macchine che pubblicai nei primi tempi, incontrai questa e il mio cuore iniziò a battere forte.

(qui l’articolo su di lei)

Ecco allora che un anno fa, morta l’Ibiza, ho fatto il grande passo e mi sono comprato una bellissima Mazda MX-5 nbfl 1.6 in allestimento Phoenix (come l’AIM-54), differenziale aperto e 110 puledri. Siccome voglio essere diverso dal classico appassionato di auto scassapalle vi dirò una cosa che molti fanno fatica a dirvi: l’ho pagata 5300 monete da un euro con 93000 km sul groppone a cui ho dovuto aggiungere solamente 50 euro per ricaricare l’aria condizionata e una quantità imprecisata di benzina.

Il ragazzo che l’aveva prima di me, un bomber dell’hard parking, la conservava come se fosse un gioiello prezioso e me l’ha lasciata in condizioni impeccabili, quasi come nuova, mai pista, solo parcheggi. Questa è la prima foto che ebbi di lei, fu amore a prima vista:

Rimontati i cerchi originali e le sue sospensioni e riportata ad una altezza sensata, la Mazda MX-5 della foto è venuta a Bologna con me da Torino facendosi amare ma al contempo maledire già nel primo viaggio assieme: mai avrei pensato che un abitacolo potesse diventare così caldo, ma di questo parleremo a tempo debito.

Un anno con lei.

Visto che proprio in questo periodo ho concluso il mio primo anno di fidanzamento con questa Mazda, è lecito fare un resoconto di quello che alla fine è un profondo e approfondito long test, sperando di raccontarvi qualcosa di utile qualora mai voleste farvi anche voi un regalo bellissimo.

Un regalo che non vi farà mai sfigurare.

Attenzione però: questa non sarà una recensione classica, no. Con questo articolo voglio fare una rassegna di tutti i pensieri e riflessioni che ho fatto in un anno assieme a lei. Riflessioni e pensieri che ogni giorno mi convincono di quanto lei sia speciale e di quanto io abbia fatto la scelta giusta.

Intanto voglio specificare una cosa: la MX-5 è stata una scelta che è arrivata un po’ per caso ma anche un po’ obbligata. Il mio vero sogno sarebbe stata una Honda Integra ma è praticamente impossibile trovarne una a un prezzo onesto e chilometraggio pronunciabile. Una volta resomi conto che non ce l’avrei mai fatta – per ora – a prendere una Integra, ho deciso di partire dal mio budget: con quanto a disposizione, cosa potevo fare? Quale era la macchina più giusta con quanto avevo da spendere? La risposta è arrivata da sola:

Trovatemi voi una alternativa migliore a 5000 euro con gli stessi costi di gestione e affidabilità (e mi tocco la borsa). Trovatemi voi una macchina che ti permette di provare cosa sia la guida sportiva pura, genuina e semplice al prezzo di una Clio diesel con 150.000 km.

Mentre ci pensate voglio solamente dirvi che la guida a capote abbassata è una cosa alla quale se ci si abitua poi non si riesce più a farne a meno. I primi tempi ero estasiato, salendo lungo il passo Pordoi si sentono gli odori del bosco, si diventa parte integrante dell’ambiente che vi circonda godendo appieno di ogni singolo metro di spazio che attraversate.

Attenti alle ex.

Quando salite su una macchina come questa, QUALUNQUE vostra precedente esperienza di guida, a meno che non veniate da una Lotus Elise o simili, verrà spazzata via con un colpo di straccio. Nella vita di macchine ne ho guidate tantissime, da dei cancheri improbabili a delle hypercar per gente ridicomente ricca ma nessuna, NESSUNA mi ha mai dato indietro la purezza, la genuinità e la franchezza che mi dà la MX-5 (macchine d’epoca a parte). Ho provato anche una ND, è simile, ma come questa (e la NA), nessuna mai.

Lasciate stare i numeri, lasciate stare i commenti di chi non capisce una mazza di auto, questa è un altra cosa, la MX-5 non si può descrivere con i numeri.

(tu si che ne capisci, amico)

Un esempio al volo? L’anno scorso ero a Brno per la SBK e avevo noleggiato una Skoda Fabia. Dopo averci girato per quattro giorni in Repubblica Ceca, l’ho ridata alla Merdtz e me ne sono tornato a casa. La sera vado giù, apro il garage, accendo la spider ed esco in strada ma la sentivo strana, dura: sono sceso a controllare se avevo bucato ma era tutto meravigliosamente in ordine. Lo sterzo è talmente diretto e vero che mi sembrava di avere le gomme a terra. Questo è l’effetto che fa questa macchina: è un ferro incredibilmente meccanico, siete voi a sterzare, siete voi a cambiare le marce, siete voi a guidare.

E per quanto riguarda le ex, attenti a quelle in carne ed ossa, la tela della capote è allergica agli oggetti appuntiti.

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Stai concentrato! (cit.)

La guida di questa macchina, che è sempre tesa e nervosa e reattiva, richiede concentrazione: forse sono io, ma trovo veramente difficile guidarla facendo qualunque altra cosa che non sia guidare. Odio e mi stanno sulle balle quelli che cazzeggiano con il telefono in auto ma va detto che con le macchine moderne distrarsi riesce facile, quasi agevole. Ci vorrebbero più macchine come la MX-5 in giro, o guidi o guidi, non c’è alternativa.

È una macchina che richiede concentrazione costante anche perché in mezzo al traffico di tutti i giorni la faccenda diventa impegnativa, quasi stancante. La MX-5 è bassa e piccola annegata in un mondo di macchine inutilmente e stupidamente alte e la gente non vi vede: sia per strada che nei parcheggi e nelle manovre si rischia che vi passino sopra. Questo qui sotto è il risultato dell’averla parcheggiata dietro ad una Volvo XC-60 in ferie lo scorso anno. La tipa è semplicemente salita sul suo elettrodomestico ed è partita in retro, non vi dico il rumore che ha fatto il mio cuore quando ho visto la scena dal terrazzo dell’albergo.

Un’altra buona idea è investire 2-300 euro per uno scarico aperto: la macchina canta che è una meraviglia e la gente almeno vi sente. Ricordate: uno scarico rumoroso può salvarvi la vita e – perché no – la carrozzeria.

Via dal casino

Non appena il maledetto traffico vi lascerà spazio attorno potrete finalmente godere di una macchina meravigliosamente messa a punto, senza stupidi fronzoli elettronici a distrarvi o a cercare di tenervi in strada. Se la strada lo permette la goduria che la MX-5 vi passerà attraverso il telaio ed il volante sarà inferiore solo a quella di una moto o, ancora, di una Lotus. Anche con l’assetto originale è precisa e affilata, il motore, per quanto poco potente, risponde al gas con uno sprint ed una voglia di salire di giri che il mondo moderno ha dimenticato. L’acceleratore a filo è una manna dal cielo, sembra di tenere la farfalla fra le dita, la precisione con cui è possibile comandare il gas è semplicemente impressionante, voi pensate di dare gas che la farfalla è già aperta. Bisogna solo prestare attenzione quando piove, le rotonde passano dall’essere divertenti a terrorizzanti con la stessa velocità con cui dite “oh cazzo, stavolta mi giro”. È una macchina che si fa dare del tu il 95% delle volte ma il restante 5% sono cazzi vostri. Ricordate, con la trazione posteriore è sempre meglio tenersi in tasca una piccola riserva di rispetto.

Mazda MX-5 mutande

(mutande di ricambio non obbligatorie ma suggerite)

C’è poi da dire che la MX.5 vi permette di divertirvi a velocità relativamente basse. Con questo piccolo ferro potete godere della guida sportiva e fare gli asini anche a velocità umana; con altre auto anche solo per fare un traverso dovete andare il doppio di quanto richieda una MX-5 con il conseguente aumento di fare danni a sé stessi, alla macchina e, peggio, agli altri.

Ma quanto mi costi?

I costi di gestione sono ridicoli: di assicurazione (maschio adulto, 33 anni, Bologna, classe 1) ho dovuto aggiungere 2€ all’Ibiza. Le gomme, misure 195/50 R15 costano il giusto e il bollo costa meno dei tre quarti delle auto moderne. Unico problema, i consumi: arrivare da una macchina da 30km/l probabilmente non aiuta ma questa è veramente scandalosa, non ho fatto calcoli precisi ma vi garantisco che anche a guidare con il piedino da fatina frufru finirete dal benzinaio in fretta, si parla di circa 11km/l ma a volte sono di meno. La velocità con cui la MX-5 trasforma litrate di benzina in rumore e calore è surreale.

(quando vieni da una macchina che fa i 30 al litro)

Ho detto Calore? Bene. Dentro questa macchina non fa caldo, fa caldissimo. Siete seduti accanto al cambio e il catalizzatore, d’inverno è piacevole, d’estate è un inferno, specialmente in autostrada dove risulta scomodo andare con la capote giù, specialmente se come siete dei giovani vecchi con il male alla cervicale che dio d’un dio devo girare con il voltaren in tasca. L’aria condizionata funziona – il giusto – ma oltre a togliervi preziosi cavalli renderà i consumi ancora più proibitivi.

(girare in cabrio a metà dicembre e lamentarsi del male alla cervicale? ✔ fatto)

Ma aspettate che la strada si arrotoli su se stessa, tutto quello che avete speso in benzina verrà ripagato in sorrisi e piacere. Di macchine così non ne fanno più e probabilmente non ne faranno mai più, una macchina fatta per appagare chi la guida piuttosto che chi guarda. Non stupitevi se vi sorprenderete a guidarla con questa faccia:

A proposito di “chi guarda”: con questa macchina la gente vi noterà e, se possibile, vi romperà le palle. In 15 anni di Ibiza non ho mai avuto problemi con nessuno per strada, ci si mandava affanculo e ciao, ognuno per la sua. Con la Mazda MX-5 è diverso: un colpo di clacson, un dito medio, una mano alzata, si trasformano quasi sempre in inseguimenti e brutti insulti alle mamme. Con la MX-5 sono passato da “uno con l’Ibiza” allo “sborone in cabrio adesso lo ammazzo”.

Hanno tutti una gran voglia di suv, si sentono tutti fighi dentro le loro scatole di ferro senza valore e che nessuno fra due anni ricorderà ma quando vedono voi e la vostra bella spider diventano invidiosi e cattivi, quindi attenzione. Attenzione anche al fatto che se fate incazzare qualcuno, scappare con la MX-5 diventa difficile, già ve lo avevo raccontato QUI.

Mazda MX-5, una macchina divertente

Spesso negli anni ho sentito additare la MX-5 come una macchina divertente. Senza scomodare lo Zingarelli, divertente significa che fa ridere e la MX-5 a me non ha mai fatto ridere. Voglio scardinare questa cosa del MX-5 = divertente. La MX-5, prima di essere divertente è gustosa, appassionante, coinvolgente, goduriosa, appagante, viscerale, educativa, scomodamente perfetta. Poi, se trovate il modo per farci l’amore dentro, è anche divertente.

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La Mazda MX-5 è una macchina che nell’ultimo anno mi ha portato a prenderla anche solo per andarci a fare un giro (di notte, senza paracarri in giro), solo per guidare, non è solo un mezzo di trasporto per andare da A -> B ma un oggetto con cui guidare. Per fumare usate la pipa, per guidare abbiamo la MX-5. I motociclisti hanno la grande fortuna di poter prendere il loro ferro e andare a fare un giro solo per il gusto di farlo, io che non ho la patente A e le moto mi fanno paura lo faccio con la MX-5 e mi gaso di brutto.

Mazda MX-5 montagna

Oltre a tutto questo la MX-5 è una delle poche macchine rimaste con cui imparare a guidare, il suo piccolo motore non perdona, se entrate in curva sotto coppia vi inchiodate, con questo ferraccio dovrete imparare a sfruttare un motore aspirato, a gestire un telaio non poi così rigido ma molto comunicativo, a “sentire” la macchina con il culo, a fidarvi di lei lanciandola in curva a velocità da fuori di testa sfruttando il fatto che pesa la metà del 70% delle edicole con le ruote che avete attorno. In città o autostrada è calda e scomoda ma allungatevi lungo una strada di provincia o su un passo montano, vi renderete conto da soli che le parole e i numeri non dicono nulla, dirà tutto lo sguardo con cui la guarderete una volta che avrete parcheggiato.

Prendetevi cura della vostra macchina se la amate.

Sono un appassionato di meccanica. Mi piace la bici perché ma la posso smontare e rimontare da solo con pochi attrezzi, idem il kart e la Vespa che basta una chiave del’11 e la si smonta tutta. Idem la Mazda: questa meraviglia su ruote vi mette nella non banale condizione di essere voi a prendervi cura di lei. Non c’è molto sotto alla carrozzeria di questa macchina, un motore longitudinale con il suo cambio, quattro sospensioni indipendenti e basta, è tutto a portata di mano, tutto semplice che basta veramente avere una minima conoscenza della meccanica di base e il 70% dei problemi sono risolvibili in garage. È una macchina che vi porta a prendervi cura di lei, non ci sono stronze viti a testa torx, non c’è niente di nascosto, è bellissimo, la amo. La amo e mi prendo cura di lei.

Mi sono cambiato le pastiglie dei freni con due chiavi e quattro bestemmie, stesso dicasi per il terminale dello scarico. Attenti solo ad una cosa: la MX-5 – meraviglia delle meraviglie – ha gli angoli regolabili sia davanti che dietro (camber, caster e convergenza) e non tutti i gommisti sanno dove mettere le mani, andate da chi conosce questo ferro o rischiate che ve la incasinino per bene.

E in pista?

L’ho portata anche in pista e, mi duole ammetterlo, è l’unica situazione nella quale sono rimasto un po’ deluso. Io ci ho fatto solo un paio di turni a Modena e non sono rimasto impressionato nonostante quello di Marzaglia sia un circuito corto e più a misura di MX-5. Con assetto originale (e 100mila km) e gomme stradali (Michelin Pilot Sport 3) la Mazda si corica un bel po’ e una volta al limite tende al sottosterzo mentre in percorrenza se esagerate tende a sovrasterzare.

Mazda MX-5 pista 2

L’unico modo per tirare fuori qualcosa da questa configurazione è guidarla come se la si volesse rompere ma è una cosa che non voglio farle, per correre per davvero ho il kart. Per farla andare veramente forte fra i cordoli bisogna modificarla rischiando di perdere tutta la sua purezza allontanandosi da concetto di Jinba Ittai (fusione perfetta tra cavallo e cavaliere) attorno al quale questa macchina è stata costruita.

Ve mò che bel Jinba che sono

Mazda MX-5 pista

Sicuramente un assetto più pistaiolo e delle gomme migliori cambierebbero la situazione ma il motore rimane un po’ spompo. In molti punti di Modena non sono riuscito a capire bene con che marcia stare, in seconda il motore urlava come un matto avvicinandosi al limitatore mentre in terza stava giù di giri, probabilmente la soluzione era stare in terza e con il coltello fra i denti ma, ripeto, non è una cosa che voglio fare con la macchina con cui devo tornare a casa.

C’è poi da dire che la personalizzazione di questo ferro è parte integrante del possederla… ci sono decine di siti web nei quali perdersi e passare pomeriggi a scegliere questo o quel particolare, roba che se non state attenti vi serve la carta di credito raffreddata a liquido.

Quindi?

Quindi la ricomprerei subito. Forse aspetterei per vedere di trovare una 1.8 con l’autobloccante ma solo per quest’ultimo, non per la potenza. Non ho mai sofferto la poca potenza del motore (pista a parte) e sento che, per come va ed è stata messa già dalla Mazda, non ha questo impellente bisogno di potenza in più. È un ferro vecchio, una macchina d’altri tempi, una vera sportiva, un’icona di un tempo passato che non ritornerà mai più. Fregatevene di tutto e di tutti, provatene una – magari con il fresco – e non potrete più fare a meno di lei e del suo cambio da segh esagerato. Giusto l’altro giorno l’ho prestata ad un mio amico che si sposava e quando è sceso al ristorante mi ha detto solo due cosa: grazie, quanto costa? (e lui ha uno di quei moderni Suv Coupè).

Mazda MX-5 matrimonio

Articolo del 6 Giugno 2019 / a cura di Il direttore

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  • Luca Grassetti

    già mi era venuta voglia di comprare una NBFL 1.8, adesso non posso più aspettare e quindi un pochino ti odio

  • Lanfranco Albani

    In pista, oltre a freni e assetto ci vuole il 6 marce, tenendo la conica del 5 marce (4.1). Hai 2 marce sempre in coppia e ci si diverte.
    Ciao, Lanfranco (lanf55 su llcc.it)

    • E così ha senso! La mia a modena o giravo in seconda con la lancetta che picchiava il limitatore o in terza sottocoppia, quasi frustrante dopo un po’

  • Luca

    Dalle tue parole traspare chiaramente la sensazione che provi quando la guidi, quindi ho deciso che la compro anche io grazie ciao.
    Una sola domanda: parli di una macchina che coinvolge nel piacere di guida, che di macchine così non ne fanno più: io sono felicemente fidanzato con una gt86 da un annetto, e per me è come un feticcio. Cosa ne pensi? È paragonabile come piacere di guida alla tua Miata?
    Grande come sempre!

    • Beh, ad oggi, la GT86 è l’unica vera possibilità per chiunque sia appassionato di guida assieme, non scordiamolo alla MX-5 nd. Sicuramente la guida a capote abbassata regala sensazioni che vanno oltre ma la Toyota/Subaru rimane ugualmente un ottimo prodotto, con un gran telaio un gran cambio ed un motore che insegna ad andare forte per davvero. Ad ogni modo ne abbiamo parlato qui -> http://rollingsteel.it/auto/toyota-gt86-forse-non-tutto-perduto/

  • Ho avuto una NBFL 1.6 per 9 anni. Era una di quelle con l’allestimento più povero di sempre, neppure l’ABS.
    Avevo ribassato l’assetto con coilover regolabili. Al primo dosso rimasi arenato come una balena sulla spiaggia..
    Avevo sostituito il volano mettendo un fidanza alleggerito da 3Kg contro i 9 dell’originale.
    Avevo comprato l’hard top per l’inverno, style bar, filtro a pannello, sostituito le frecce laterali giallo schifo con bianche.
    Ho dovuto venderla quando mi è nato il bimbo, non sono riuscito a trovare il posto per il seggiolino e la donna.
    Sono passato ad una megane sporter che quando sono in rotonda devo strambare che manco Luna Rossa all’America’s Cup.
    Dopo quasi due anni, ogni tanto sogno ancora di guidarla.
    Grazie.

    • Grazie a te… ma non disperare, i prezzi sono ancora buoni, sei ancora in tempo!

      • Eh, resterebbe lì a prendere polvere, un bimbo piccolo assorbe tutto il tuo tempo libero. Ad ogni modo, visto che era la mia unica macchina, quando per esigenze lavorative ho cominciato ad usarla quotidianamente per fare 60km mi sono trovato davanti al problema di cambiarla o vendere qualche organo per trovare i soldi per la benzina. Avevo deciso, pur di non venderla, di snaturarla un po’ installando un impianto GPL… e ti dirò che in fin dei conti il bombolo da 30 litri nel baule non è che facesse chissà quale differenza. Poi qualche anno dopo mi sono scontrato con l’invalicabile problema dello spazio e lì ho dovuto cedere…

        • Gianluca

          Ho incrociato rollingstell stasera e per caso e mi sono letto 2 articoli sulla Miata….ho posseduto una nerissima nb per 8 anni arrivando a farle fare 240.000 km ovunque, tranne che in pista. Ricordo un “duello”con una 500 Abarth che allungava sui rettilinei ma che quasi superavo passandoci da sotto nelle curve…..all’arrivo dell’amore della mia vita, Elena, avevo bisogno di un sedile su cui montare il seggiolino e di un bagagliaio piú grande e dopo aver tenuto la Mx5 in garage per qualche mese a prendere polvere ho approfittato di una proposta di scambio e il suo posto in garage l’ha preso un vecchia crucca E21 con cui gustare il sapore della Guida ogni tanto. Per tutto il resto ci sono elettrodomestici con isofix, fap,………
          Mia moglie adorava la Mx5 per come riusciva ad addormentarsi in quel sedile da f104…..vai a capire le donne!
          Ogni tanto ancora oggi vado a controllare le inserzioni di vendita di quella bella invenzione che é la Mx5, non si sa mai!

  • Milo

    Ti ho scoperto da poco e mi piace ciò che scrivi.
    Da sempre appassionato di motori dopo 18 anni di moto ho deciso di prendere anche la macchina goduriosa, ma la volevo nuova. La scelta era amplia e varia. Mazda ND o Fiat 124. Varie cose mi hanno portato a scegliere “l’italiana”
    Ora la moto non la uso quasi più. I giri del sabato e della domenica sui passi rigorosamente in auto.

  • Claudio

    Dopo anni di fatiche mi sono preso una Megane RS ma volendola tenere bene mi sono messo a cercare un qualsiasi elettrodomestico a poco che non pagasse tanto di tasse e manutenzione per muovermi tutti i giorni. Alla fine con la filosofia “ma perché mai dovrebbe essere noiosa” sono incappato in una NB del ’98 un filo acciaccata di carrozzeria ma in ordine di meccanica ed é stato amore a prima vista, o meglio godimento a prima guida. L’ho sempre un pochino snobbata per la poca potenza … errore madornale.
    Mi sono davvero ritrovato nelle parole che hai scritto, complimenti hai comunicato alla grande cosa significa questa macchina!

  • Lorenzo Pagotto

    Ciao lorenzo avrei voluto scrivere anche io un articolo così da tempo la mia prima auto è stata una nbfl blu con 340000 chilometri pagata 3000 euro e distrutta dopo meno di un anno da un pirata della strada che mi ha tamponato in autostrada.
    Ovviamnte non potevo far altro che comprarne un altra. Sento che però è il momento di provare qualcosa di più quindi ho deciso di provare a passre a mr2 turbo del 91 ma una cosa la so… mi spiace ma la nb nbfl è unica fantastica e ho già detto a chi la compra che se un giorno dovrà venderla me la ricomprerò tempo 0.

  • Lorenzo Pagotto

    Ciao lorenzo avrei voluto scrivere anche io un articolo così da tempo la mia prima auto è stata una nbfl blu con 340000 chilometri pagata 3000 euro e distrutta dopo meno di un anno da un pirata della strada che mi ha tamponato in autostrada.
    Ovviamnte non potevo far altro che comprarne un altra. Sento che però è il momento di provare qualcosa di più quindi ho deciso di provare a passre a mr2 turbo del 91 ma una cosa la so… mi spiace ma la nb nbfl è unica fantastica e ho già detto a chi la compra che se un giorno dovrà venderla me la ricomprerà tempo 0.

  • Aniello Del Sorbo

    Bhe se la volete a poco, venite a prenderla in UK, anche se poi vi troverete dal lato sbagliato.
    La mia NB-FL (o Mk2.5 come la chiamano loro) 1.8 S-VT, l’ho pagata (ed e’ tra i prezzi piu’ altri perche’ ha solo 70.000 miglia) solo 1800 sterle (un mese fa). E non si paga neanche il passaggio di proprieta’.

  • Danilo

    Buona, ho preso una 1.6 NB e a parte piccole cose da sistemare quando salgo sopra mi sento un altro . Non serve nulla solo orecchie, occhi e tanta dinamica.
    Buon divertimento

  • Possiedo una NB del 99 comprata per scherzo a pochissimo (500 delle stesse monete di cui parlavi tu, e 3 spritz per l’ex proprietario…che forse è per quello che alla fine l’ha venduta a quel prezzo ridicolo) l’ho risistemata completamente spendendo forse più del dovuto, una volta finita dopo poco più di un anno di lavori saltuari avevo la mezza idea di rimetterla in vendita per guadagnarci qualcosa con sta moda del JDM che sta ritornando…….ma niente, è rimasta nel mio garage per tutti quei motivi che hai elencato nel tuo bellissimo articolo…penso proprio che non la rivenderò più…chi non la guida, chi non la usa, chi non ci scappa la domenica dallo stress della vita quotidiana non può capire che cosa ti lascia addosso questa meraviglia quando scendi…e la riponi in garage in attesa della prossima volta che avrai una scusa per guidarla di nuovo.

  • Tubaz

    Lorenzo, scrivi benissimo e dici verità. Riproponi i miei pensieri. Ho una Na dal 92 che faticosamente sono riuscito a tenere al momento della nascita del primo figlio (con la seconda figlia non c’è stato nemmeno da discutere). E’ così, la prendi su anche solo per fare 2 rotonde e qualche curva. Quando mio figlio era nato da poco, talvolta alla domenica mattina alle 7 aprivo il box, la prendevo per un giro da solo di un’oretta come un ladro, la rimettevo nel box e l’ammiravo. Oggi dopo quasi 28 anni, apro la saracinesca e….niente da fare, sono ancora innamorato. E’ terapeutica: sei incazzato? Apri il tetto e passa tutto, ti trovi con il sorriso in faccia anche in tangenziale. Ha un altro effetto collaterale: è decisamente virale. Negli anni molte persone venute a contatto con me, hanno preso il suo virus e poi l’hanno comprata, anche senza provare la mia! La amo. Grande articolo. Roberto

  • Marco

    Ciao, da possessore di nbfl 1.8, condivido la tua bellissima recensione. Bravo e complimenti

  • Angelo

    Sei un grande! Ciao , tra 2 giorni farò un viaggio da Catania a Bisceglie per acquistare una MX-5 nb 1.6 green del’ 99 . Ho 51 anni e come un bambino non vedo l’ora di avercela sotto il mio culetto . Grazie per il tuo articolo che mi dà ancor di più la conferma di avere scelto l’oggetto più giusto e soprattutto bello, per continuare al di là della moto, a provare a star bene dall’ incubo di un malessere che ormai da qualche anno mi dà molti pensieri. Spero che sia appunto altrettanto terapeutica come lo è per me la mia moto. Ciao, alla prossima.

    • Tubaz

      Molto terapeutica, stanne certo. Basta partire, aprire il tetto e trovare 2 curvette et voilà. Anche quando sei incavolato, prendi la macchina la apri e via, passa tutto.

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