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Colletta per la Jordan 191 di Schumacher?

Quel week-end del 1991, a Spa-Francorchamps, non era facile essere Andrea De Cesaris: non è bello essere un navigato pilota di monoposto e rendersi conto che il novellino va più forte di te. Quel novellino si chiamava Michael Schumacher e il GP del Belgio fu il suo debutto ufficiale in F1. E che debutto, considerato che Schumi la Jordan l’aveva vista giusto in fotografia e che non avrebbe nemmeno dovuto essere lì.

– siate sinceri, quanto vi piacerebbe una collaborazione fra il vostro rollingsteel e fuoritraiettoria? –

Il tedesco, infatti, fino ad allora era stato impegnato nel mondiale Gruppo C con la Mercedes e, se non fosse stato per quel colpo di cu quell’evento fortuito, non sarebbe salito a bordo della Jordan e non avrebbe dato vita ad uno dei debutti più spettacolari della storia della Formula 1.

Forse sarebbe comunque accaduto il week-end successivo o nel corso del resto della stagione, chissà… di sicuro c’è solo che il destino sa come divertirsi: il compagno di De Cesaris, Bertrand Gachot, si fa arrestare per aver malmenato un tassista e trascorre il week-end di gara dietro le sbarre; serve al più presto un sostituto e Mercedes, convinta di aver scommesso giusto sul pilota di Kerpen, propone Schumacher. Eddie Jordan è ben contento di accoglierlo, perché, male che vada, ha comunque intascato 300.000 dollari che Mercedes accetta di versare per far correre il suo pilota. Ma a Jordan non lo diciamo che Schumi la pista di Spa non la conosce per niente…

Jordan aveva portato a Spa tre vetture, telai 4, 5 e 6. Schumacher si infila nella 5 e mette subito in chiaro come stanno le cose: è più veloce di De Cesaris. Il romano tenta il “sorpasso” cambiando la 6 con la 4, ma Schumacher fuga ogni dubbio prendendo proprio la 6 e, alla guida di un’auto mai nemmeno vista e un tracciato che non aveva mai percorso, stacca l’8° tempo nelle prove libere, migliorando ulteriormente a settimo in qualifica, mentre De Cesaris non va oltre l’11ma posizione.

Insomma, Schumacher era atterrato sul nostro pianeta e la sua carriera stava decollando. Poco importa se poi in gara andò male a causa di un problema alla frizione – forse proprio per colpa sua, per via di uno stacco troppo violento.

Ora, fate un salto sul sito di Speedmaster Cars. Ci troverete una Jordan 191. Ma non è una 191 qualunque, è proprio la telaio n°6 di Schumacher. Un’auto che, al di là della formidabile prestazione di Schumi, era una delle migliori monoposto del tempo: lo stesso De Cesaris, in gara, dopo essersi messo dietro Williams, McLaren e Benetton, aveva nel mirino un certo Ayrton Senna e la sua McLaren (benché quest’ultima avesse problemi al cambio); finì con un motore rotto, ma la Jordan dimostrò di essere veloce nonostante un motore “scarso”, perché aerodinamicamente molto efficiente e bella da guidare. Il bello, poi, è che questa numero 6 avrebbe dovuto essere la riserva per il resto della stagione.

Al termine della sua “carriera”, la 191-6 fu venduta al collezionista belga Jean Blatton, che la conservò fino al 2005; passò poi nelle mani di Didier Siruge, che ci corse nel campionato Boss F1 e la mostrò in diverse occasioni al GoodWood Festival of Speed. Proprio quest’anno era presente al Masters Historic Race Weekend di Donington. Infatti anche oggi la potete guidare, perché il suo motore Ford HB è perfettamente funzionante, revisionato di fresco da Langford Performance Engineering, la stessa azienda che se ne occupava nel 1991.

https://www.youtube.com/watch?v=eVPVTR8ExLU

Della 191 si dicono solo belle cose: pura, efficace, come del resto tutte le F1 di quel periodo, con una marea di grip meccanico, perfettamente equilibrata. Sincera. E poi ve la danno con tutto l’occorrente per metterla in moto, documentazione storica e certificato di autenticità, oltre ad un modellino firmato da Schumi e il suo volante originale in bella mostra in una teca. Se avete £1.25 milioni da parte, sapete cosa fare.

Articolo del 14 Giugno 2021 / a cura di Davide Saporiti

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  • Flavio

    Che poi non costa nemmeno tanto, considerando che quel ammasso grasso della veyron costa il doppio, almeno qui compri la storia

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