Voi ve la ricordate la Renault 21?
Eh?
Quale?
Renò 21?
Visto? Non ve la ricordate. E ci credo. La Renault 21 è stata una di quelle berline medie degli anni ’80 e ’90 che, un po’ come la Croma, l’Audi 80 e la Lancia Dedra (dio che brutta roba) erano estremamente popolari e simboliche della classe media, erano un po’ la macchina del padre di famiglia (il mio aveva una Ascona arancione). Però, come molte altre, la 21 è finita nel dimenticatoio (forse fra tutte le auto di quella categoria le uniche ad essersi salvate ed essere giunte ai giorni nostri sono l’Alfa 75 e la BMW Serie 3 E30) e ad oggi se la ricordano solo un manipolo di nostalgici appassionati.
In fondo non c’è da sentirsi in colpa, era una macchina abbastanza normale, con una linea abbastanza normale ed una meccanica anch’essa abbastanza normale. Tutto vero, se non fosse per la versione Turbo.
Renault è da sempre una casa legata a doppio filo con il turbocompressore e anche con la 21 era d’obbligo la versione Turbo. E come tutte le auto con velleità sportive della casa francese anche questa 21 Turbo si scrollava di dosso tutta la sua normalità.
Parliamo di una macchina con montato in posizione anteriore longitudinale un 2 litri turbo capace di 175CV e con un kit estetico specifico capace di dare alla macchina tutt’un altro aspetto e di renderla, per davvero, una bella macchina. Ancora oggi riesce a farsi guardare ed apprezzare. Era un bel ferro, non c’è altro da dire.
Ma le cose diventarono interessanti per davvero solo quando la Renault 21 Turbo, da normale berlina veloce, venne fatta incazzare e preparata per menare le mani in pista.
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Renault 21 Turbo Europa Cup
Ed eccola qua, senza mezze misure, la Renault 21 pronta a spaccare culi a tutti ed a farla pagare a chiunque si sia scordato di lei.
Bel ferro eh? La cosa bella è che no, questa Renault 21, non è un tentativo di tuning riuscito particolarmente bene, non è una macchina “replica” di una qualche strana auto da DTM e no, non è nemmeno una cosaacaso™ ma è una vera auto da corsa in tutto e per tutto. Dotata di un 4 cilindri in linea capace di 300CV, questo ferro qua partecipava alla Europa Cup, un campionato che negli anni 1989 e 1990 faceva da contorno al ben più blasonato e seguito campionato mondiale di Formula 1.
In attesa che Senna andasse a far a sportellate con Prost, le piste erano prese d’assalto da una serie di Renault 21 turbo messe giù da guerra. Per ben tre anni le Renault 21 Turbo Europa Cup sono state le protagoniste del campionato mono marca (vinto in tutte e due le occasioni dall’italiano Massimo Sigala) organizzato dalla Renault Sport. Prima di lei c’era la strepitosa Alpine V6 Turbo Europa Cup, dopo toccò alla neonata Clio, sempre in versione Europa Cup.
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Vediamo da vicino questo Ferro del Dio.
Il resto della macchina – rispetto a quella di serie – era assente. La macchina veniva fornita al team completamente spoglia, senza sedile, cinture e volante in modo che ognuno potesse personalizzarla in base alle proprie esigenze. Ad esempio nel modello fotografato ci doveva essere l’esigenza di andare a spaventare qualche passeggero vista la presenza di una seconda seduta (che in realtà è stato montato solo recentemente). A parte lo stretto necessario per poter guidare l’auto (tipo sedile e volante) gli interni sono veramente un tripudio di vuoto e sono dominati dal robusto rollbar che rende abbastanza difficoltoso salire e scendere dal mezzo ma che fanno sentire molto più racing e che non mentono sulla reale natura di questa auto.
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Una volta aperto il cofano ecco che il cuore di questa ex auto da ex padre di ex famiglia viene fuori. Come già accennato a farla da padrone è il 4 cilindri in linea tipo J7R da 2 litri, 8 valvole SOHC con basamento in lega leggera capace di 300CV a quasi 7000 giri tutti scaricati, attraverso un cambio a 5 rapporti, sulle sole ruote anteriori. Non c’è quindi da stupirsi se i cerchi in magnesio, no aspettate, se i magnifici cerchi in magnesio sono da 17″ davanti con gomme da 250mm e da 16″ dietro con gomme larghe 210mm. Esatto, data la potenza e l’esuberanza del motore, nonostante un differenziale a scorrimento limitato, sono necessarie gomme molto più larghe all’anteriore onde evitare di venir uccisi dal sottosterzo alla prima curva.
La cosa sborona è che questa 21 Turbo, in configurazione Europa Cup non è nemmeno la versione più spinta. Dalla 21 Turbo Europa Cup nacque un ferro ancora più incredibile ed estremo, denominato Superproduzione (stesso nome del campionato nel quale gareggiò), che aveva 4 ruote motrici (il modello di partenza era infatti la 21 Turbo 4×4, chiamata Quadra) con tanto di albero di trasmissione lungo 2 metri e 35 costruito in fibra di vetro. Questo modello era capace di 430CV ad 8000 giri e, con al volante il buon Jean Ragnotti e Jean-Louis Bousquet, vinse sei gare delle 10 in calendario, davanti alle Audi Quattro all’avanguardia della tecnica ed alle Porsche, alla faccia della normale berlina media.
A todo gas!
Tutta questa storia quindi per raccontarvi una macchina che mi ha letteralmente stregato, come al solito la Renault Sport degli anni ’80 e ’90 spaccava i culi ed era capace di creare vetture incredibili partendo da macchine praticamente normali (tipo questa) a cui nessuno avrebbe dato una lira.
Anche con questa 21 la Renault ci ha dimostrato come, con la buona volontà, le giuste conoscenze tecniche e, perché no, un po’ di sana follia, sia possibile creare vere macchine da corsa. Macchine da corsa che, udite udite, qualora non possiate permettervi l’altro nostro consiglio per gli acquisti, si possono trovare a cifre che vanno dai 30mila ai 50mila euro (a seconda, ovvio, delle condizioni) per poter andare al prossimo track day a devastare l’ego e le velleità di molta gente.
Ma sappiatelo, al prossimo trackday non sarete nessuno senza un nostro patacco sul paraurti!
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Fabulous photos
https://www.facebook.com/groups/1983531368540249/ My Facebook group ffor Renault 21 Turbo
Ahahahahaaaaa!! Cazzo!! “Renault Muoversi Oggi”, me lo ricordo come fosse ieri quello slogan
Cmq beh oddio… si le berlinone renault erano pareeechio anonime, ti do ragione, anche la Dedra non scherzava (eh ma il Deltone), ma l’audi 80 no dai! Era squadrata come un bric di succo di frutta (schiacciato sotto un piede), ma era uno spettacolo… io credo che come personalità delle forme faccia ancora il mazzo a qualsiasi A4. Era la signora berlina dei primi anni 90, smaccatamente non rivolta ai giovani (manco per sbaglio, e anche tolto il design: il motore più potente avrà avuto 112cv) ma tutt’altro che bigia e tediosa
salve ho appena acquistato una bella 21 turbo bianco ora la voglio riporate a correre e vorrei delle info su che tipo di materiale usare ad esempio che garnizione testata e cinghi di ditstribuzione ecc.
Guarda ti consiglio di scrivere ai ragazzi che gestiscono questo sito: http://www.21turbo.it/
Di sicuro ti sapranno aiutare!