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Nuova McLaren 750S: melius abundare

Ma questi di McLaren fanno la presentazione a mezzanotte? Ma sono fuori? Io c’ho quarant’anni. Un po’ di rispetto per gli anziani, diamine. Per poi fare cosa? Presentare di nuovo la 720S? O almeno è quello che ho pensato sulle prime, con la mente obnubilata dai fumi della mia camomilla con melatonina serale. Sullo schermo appaiono le indiscutibili forme di una McLaren 720S. Oppure no? Quel paraurti è diverso… peggio: è più brutto. Chi mi ha toccato la setteventi!!

Spiegazione: ieri notte è stata presentata la nuova McLaren 750S. Sostituisce la 720S. Qualcuno alza la mano: “Ma non era la 765LT che sostituiva la 720S?”. *SDENG [suono della risposta sbagliata]. No. Non era la 765LT perché quella era una evoluzione incazzurrita della 720S. Anche questa è una versione ulteriormente incazzurrita, ma senza gli eccessi di una versione più track-oriented: sono le qualità della 720S ulteriormente distillate e raffinate. Ci cambieranno la vita su strada? Ovviamente no. Ci interessa che non lo facciano? Ovviamente no.

– La sobria e rilassante McLaren 765LT –

La McLaren 720S non è così anziana, è nata nel 2017. Ma il mondo va talmente veloce che la notizia di un nuovo modello mi aveva fatto pensare ad un’auto completamente nuova. Invece, McLaren ha scelto la via di un corposo restyling che è solo in parte estetico. McLaren parla di un 30% di componenti nuovi o aggiornati, senza toccare il V8 biturbo di 4 litri collocato al centro del telaio monoscocca (loro lo chiamano Monocage II) in fibra di carbonio. I pistoni, ad esempio, sono proprio quelli della 765LT e lo scarico, ora, converge al centro in luogo della precedente doppia uscita (pare, fra l’altro, che il sound sia più cattivo, il che fa solo bene ad una sportiva come la 720, che, fra i pochi difetti che aveva, non era particolarmente loquace).

PRIMA e DOPO

– Qui sopra, le McLaren 720S e 750S. Notate il diverso disegno della carrozzeria, le prese d’aria maggiorate, i nuovi sfoghi e lo scarico ora centrale –

Bla, bla, bla. Vediamo i numeri, va, che poi torniamo con alcune considerazioni:

  • 0-100 in 2.7″, 0-200 in 7.2″, 332 km/h

  • +30 cv e +30 Nm per un totale di 750 cv e 800 Nm di coppia

  • -30 kg (la coupé) rispetto alla 720S (McLaren dichiara 1390 kg DIN): han limato chilogrammi perfino dalla strumentazione, dal parabrezza e dalle sospensioni

  • carrozzeria rivista

  • carreggiata maggiorata all’anteriore (+6 mm)

  • sterzo sempre idraulico, ma più diretto del precedente

  • pistoni della 765LT

  • sospensioni Proactive Chassis Control PCC III; taratura molle più morbida all’anteriore e più rigida al posteriore

  • prese d’aria motore maggiorate

  • rapporti del cambio accorciati (con funzione che impedisce il fuorigiri in cambiata per limitare i danni (momento… con la 720S eri così a rischio? Dobbiamo verificare)) e tempi di cambiata ridotti del 10%

  • sedili in carbonio di serie (e un ulteriore modello optional ancora più leggero)

  • cerchi forgiati ancora più leggeri

  • freni carboceramici monoblocco della Senna, con pompa e servofreno nuovi per un feeling migliore (100-0 km/h in 30 m, 200-0 in 113 m)

  • spoiler attivo maggiorato e più leggero

  • pneumatici P-Zero Corsa o Trofeo R (optional)

  • nuova strumentazione, nuovi comandi, touchscreen con CarPlay, nuova illuminazione dell’abitacolo e impianto audio Bower & Wilkins

Insomma, questa è la 720S per chi ha sempre da lamentarsi. Perché c’è poco da modificare in una sportiva che già possedeva tutte le qualità per tenere testa alla concorrenza e cercare di essere originale e pura. A partire dal fatto che lo sterzo resta idraulico – McLaren è convinta e, probabilmente, a ragione, che lo sterzo idraulico offra un feeling che nessun altro elettrico riesce ad eguagliare. E, a proposito di elettrico, qui non c’è l’ibrido e il peso è sempre molto basso (parliamo della massa di una vettura moderna medio-piccola, signori).

– Il telaio Monocage II è sempre lì. Per fortuna. –

Cosa vuoi dire, oltretutto, al telaio Monocage II? O al Proactive Chassis Control, che qui arriva alla terza generazione? Se non avete mai guidato una 720S non potete capire: è un’auto che regala emozioni anche a 50 all’ora e perfino in autostrada, perché è capace di offrire un comfort da berlina quando serve (considerate le strade sulle quali guidiamo, ce n’è tanto bisogno) e, allo stesso tempo, è affilata e precisa nella guida sportiva e in pista (lo fa rinunciando agli ammortizzatori e alle barre antirollio ai quali siamo abituati, sostituendoli con un sistema idraulico).

– Il V8 biturbo guadagna 30 cv e 30 Nm. Ma servivano? Assolutamente no… 😀

– Guardo il mon… il motore da un oblò. –

La carrozzeria mi sembra un po’ meno attraente della precedente, ma McLaren ha mostrato in più di un’occasione come prediliga la funzione alla forma (la McLaren Senna, ad esempio, sarà anche efficace ma è bruttina, relativamente parlando). Anche in questo caso, evidentemente, ha ritenuto di dover rimettere mano al design per ottenere miglioramenti sul fronte della deportanza e del raffreddamento. Anche perdere il doppio scarico è un peccato, ma, se il nuovo serve per darle ancora più voce, ben venga.

All’interno, è sparito lo schermetto ripiegabile (peccato, a me piaceva) ed è apparsa la strumentazione della sorella Artura; utile, più che altro, poter intervenire sulle impostazioni di telaio e motore senza dover allontanare le mani dal volante (prima si trovavano sulla consolle centrale).

Poi, se volete, la 750S torna anche in versione Spider. Pesa un filo di più (ma riuscite davvero a sentirli +50 kg su strada? Non credo), ma secondo me il tetto rigido retrattile è sempre una valida soluzione: non rinunci alla linea della coupé ad auto chiusa e, quando ti gira, la apri in pochi secondi.

Insomma, McLaren, con le sue auto tutte un po’ simili, con nomi molto simili (e, secondo qualcuno, un po’ bruttine), ha deciso che, per ora, di motori elettrici e company non ne vuole sapere e quindi ci rallegra la giornata con questa nuova bestiaccia. Come possiamo non esserne felici? Peccato solo che a toglierci il sorriso ci pensa il listino: i prezzi sono ancora da capire, ma sembra ci sia un aumento del 10% rispetto a quelli della 720S (circa 250.000 euro per la coupé e 270.000 per la Spider).

Dovete aspettare, però: fino a fine 2024 sono già tutte ordinate… nel frattempo, potete giocare col configuratore: https://configurator.mclaren.com/mclaren-ui/?profile/750S

Articolo del 26 Aprile 2023 / a cura di Davide Saporiti

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  • Alessandro

    Lasciando da parte l’Artura mi piace la filosofia McLaren, il peso contenuto, lo sterzo orgogliosamente idraulico: evviva! Del CarPlay invece si poteva benissimo fare a meno, imho. Dell’illuminazione abitacolo m’importa ‘nasega sai (ma fatta bene ché non si sa mai). Nemmeno l’impianto audio Bower & Wilkins mi sembra indispensabile in un contesto come questo.
    Mi è sempre piaciuta la 720S: bruttina? Bah, son gusti. Per me è sexy.
    Convengo che le modifiche (paraurti anteriore e posteriore, terminali di scarico, niente più strumentazione pieghevole) che troviamo nella 750S sono lievemente peggiorative ma appena appena. Se c’è la motivazione funzionale sta bene così: oggi sono così rare le auto con una forma che segue la funzione (ormai anche nei segmenti alti i car designer drammatizzano con effetti speciali pacchiani e incoerenti che strizzano l’occhio ai gusti dei mercati orientali).
    Ma quel che a mio parere non si può vedere in una McLaren sono quei cerchi con finitura nero e diamantato (odio il nero e diamantato), brutti senza appello. Dimensioni a parte, potrebbero stare su un’ibrida del segmento C. Meno male che ci sono alternative. Si fa per dire, tanto chi se la può permettere una McLaren?

  • Roberto

    per me in estetica è migliorata rispetto la 720…quale era il modello con il controllo di sbandata?

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